L’immaginazione è “plurale femminile”

Scritto da: Francesco Rea
Fonte: http://www.media.inaf.it/2012/10/23/limmaginazione-e-plurale-femminile/

Una mostra diffusa per le vie del Festival, di pannelli 2×3 che ritraggono le astronome dell’INAF nei loro istituti, è il cuore della presenza dell’INAF alla decima edizione del Festival della Scienza. Una presenza articolata che vuole presentare l’astronomia italiana nella sue diverse realtà.

È dedicata all’immaginazione la decima edizione del Festival della Scienza di Genova, la più importante manifestazione, almeno per numeri e importanza, tra le molte che, per fortuna si svolgono in Italia.

L’Istituto Nazionale di Astrofisica è tra i membri della Associazione Festival della Scienza di Genova, insomma vota nell’assemblea dei soci, come altri enti e le istituzioni locali, tra cui CNR, INFN, ASI e quindi non poteva mancare a questa importante edizione che segna un decennio di attività e che punta anche al rilancio di una manifestazione che nelle ultime edizioni si è dibattuta in varie difficoltà, anche se non di partecipazione.

Dovevamo giocare con l’immaginazione per rispondere allo stimolo che ci giungeva dagli organizzatori del Festival e allora abbiamo colto l’occasione per giocare con la creatività di un fotografo profesionista con Gerard Bruneau , allievo di Andy Warhol, recentemente in esposizione all’Ara Pacis in Roma e l’importanza delle donne nella ricerca astronomica e astrofisica.

Abbiamo usato anche l’immaginazione nel formulare il lessico della nostra partecipazione. Anzi un dannunziano immaginifico motto: “astronomia plurale femminile”. Nel pdf allegato vi proponiamo alcune immagini in anteprima che saranno posizionate lungo le vie principali del festival, dalla stazione di Porta Principe al Porto Antico, passando davanti al Palazzo della Meridiana, Via Garibaldi, Piazza De Ferrari, Palazzo Ducale e Piazza Matteotti, su strutture 3.50×2.50.

Due striscioni con l’immagine del TNG con sullo sfondo la Via Lattea, completano questa mostra diffusa.

A dire il vero non è proprio così. A Porta Principe, nel palazzo Balbi, l’ESO ha allestito una mostra dedicata ai suoi cinquanta anni. Non potevamo non rendergli omaggio allestendo all’entrata che affaccia sulla piazza, visibile comunque, che si vada a visitar la mostra o meno, una grande immagine del VST e della sua capacità di osservare il cielo, ricordando nello stendardo che l’Italia quest’anno celebra i 30 anni di appartenenza all’ESO.

Questo nostro voler essere pervasivi ha spinto gli organizzatori a chiederci di non mancare allo Spazio Europa in realizzazione a Palazzo della Borsa, chiedendoci, cosa che abbiamo fatto con piacere, di coinvolgere con noi ASI e ESA. E così è nato lo spazio Europa a Gravità Zero. I totem descrittivi di questo spazio hanno come immagine di fondo ancora una volta VST.

In questo spazio verrrà inoltre trasmesso un video che ha avuto grande successo al festival di Bergamo, visto da migliaia di ragazzi e che diverse scuole della provincia bergamasca hanno chiesto di poter avere. Una produzione Media INAF.

Stesso video girerà nel monitor posizionato davanti al Planetario dell’Osservatorio Astronomico di Bologna dell’INAF, gestito dalla società Sophos e che sarà collocato all’interno di Palazzo Ducale.

Questo per quanto riguarda gli spazi. Ma ovviamente l’INAF è presente anche con propri relatori, a partire dal Presidente Giovanni Bignami che il 30 ottobre, alle 21:00, a Palazzo Ducale, nella Sala del Maggior Consiglio, terrà una conferenza su Giovanni Domenico Cassini. Nella stessa sala, alla stessa ora, il 26 ottobre, Nicola Nosengo (Media INAF) terrà una conferenza dal titolo Universi. Dalle teorie scientifiche all’immaginario letterario (e viceversa?) sarà invece il titolo della conferenza di Stefano Sandrelli (OA Brera dell’INAF) prevista per il 3 novembre, alle 15:00 presso Galata Museo del Mare. Ovviamente le conferenza hanno un altro iter e non siamo noi a contribuire alla loro organizzazione ma i soingoli relatori. Ne ho citate alcune in programma che sapevo, ma immagino che ne ve siano molte altre che vedranno partecipi gli astronomi e i divulgatori dell’INAF.

Però supportiamo quanti hanno voglia di sperimentare e proporre forme diverse di divulgazione e ce lo chiedono. In questo caso, nel caso di “Il viaggio di Joe il Fotone” presentato dai divulgatori dell’Osservatorio di Bologna, Stefano Corbelli e Francesco Poppi, ce l’hanno chiesto prima di tutto gli organizzatori del Festival che non volevano rinunciarvi.

Concludo dicendo che Media INAF seguirà giornalmente il festival, con servizi video giornalieri, così da poter raccontare, anche con le immagini e le testimonianze dei protagonisti, la manifestazione a chi non potrà esserci.

Litio, disturbo bipolare ed orologio biologico, scoperto nuovo legame

Scritto da: Gianluca Molinaro
Fonte: http://www.iovalgo.com/litio-disturbo-bipolare-orologi-biologici-scoperto-legame-13324.html

Il disturbo bipolare è una condizione clinica caratterizzata dall’alternanza di umore elevato, mania e depressione e riguarda un numero di persone compreso tra l’1% e il 3% della popolazione generale. Sebbene il trattamento più diffuso ed efficace nella cura di questo disturbo negli ultimi 60 anni sia stato il sale di litio (cloruro di litio), pochi sono stati gli studi finalizzati a scoprire gli effetti del farmaco su alcuni meccanismi cerebrali.
In genere gli sbalzi d’umore, tipici della sindrome, sono correlati ad un cattivo funzionamento dei ritmi circadiani e del nostro orologio biologico che controlla e regola la nostra attività diurna e notturna.
Un nuovo studio condotto presso l’ University’s Faculty of Life Sciences ha mostrato come il litio abbia un effetto potente per aumentare l’ampiezza o la forza dei ritmi circadiani, rivelando un legame nuovo tra il classico stabilizzatore dell’umore, il disturbo bipolare e gli orologi biologici. I ricercatori sono giunti a queste conclusioni seguendo le dinamiche di una proteina orologio chiave e scoprendo che il litio aumentava, fino a 3 volte, la forza del meccanismo nelle cellule, bloccando l’azione di un enzima chiamato glicogeno sintasi chinasi o GSK3 . La ricerca, finanziata dal Medical Research Council e dal Biological Sciences Research Council (BBSRC), è stata pubblicata sulla rivista PLoS One.
Il Dr Qing-June Meng, uno dei principali autori della scoperta, sostiene che i risultati sono importanti per due ragioni: in primo luogo, spiegano come il sale di litio può essere in grado di stabilizzare gli sbalzi di umore nei pazienti, in secondo luogo offrono l’opportunità di creare nuovi farmaci per il disturbo bipolare,  in grado di produrre o migliorare l’ effetto del litio sull’enzima GSK3, al fine di scongiurare la presenza degli effetti collaterali associati al farmaco (tra questi, nausea, acne, debolezza muscolare, tremore, sedazione). La creazione di farmaci selettivi, che bloccano solo l’azione del glicogeno sintasi chinasi, avrebbe il grande vantaggio di evitare gli effetti “off-target” del litio. La ricerca su questi farmaci è già in atto e ciò rappresenta una buona notizia per pazienti affetti da altre malattie, compreso il diabete e morbo di Alzheimer.

Egitto: verso una costituzione islamica contro le donne e la libertà. Altro che democrazia!

Scritto da: Fausto Carotenuto
Fonte: http://www.coscienzeinrete.net

E’ in fase avanzata la predisposizione della nuova Costituzione egiziana. Un disastro per i diritti civili e per quelli delle donne. Per quelle stesse ragazze e ragazzi che scendendo in piazza hanno inconsapevolmente fornito una copertura rispettabile ed una oscena manovra dei poteri di manipolazione occidentali.

L’occidente e i servizi segreti americani hanno fatto di tutto per suscitare la rivolta di Piazza Tahrir e per guidare un vero e proprio colpo di stato che ha messo al potere in Egitto la setta dei Fratelli Musulmani per la parte politica e uomini fidati della CIA per la parte militare. Obama, caso scandaloso di Nobel per una Pace che non ha fatto, ha con bei discorsi e voce suadente coperto la brutale operazione.

In Europa i media hanno seguito ciechi ed entusiasti il bel capolavoro che, come le altre “primavere” arabe, tende solamente a creare un forte nemico islamico credibile per l’Occidente. Per perpetuare le enormi spese militari e le potenti organizzazioni di sicurezza e di controllo dei grandi Paesi occidentali.

Lo scriviamo da quando i giovani egiziani erano nelle piazze, osannati dai nostri giornalisti stolti o servi del potere. E purtroppo quello che avevamo scritto allora si sta avverando. ( Vedi i precedenti a fondo pagina)

La nuova Costituzione si avvia ad essere sottoposta alla legge islamica, la terribile Sharia che costituisce una vera e propria gabbia per il pensiero libero e per le donne.

Non ci sarà una “Corte Costituzionale”, frutto di meccanismi elettivi democratici, a vigilare sull’applicazione della carta fondamentale egiziana, ma questo compito verrà affidato ai preti del’Università Islamica di Al Azhar. Che prenderanno ogni decisione sula base del metro islamico…

E poi le regole dei rapporti tra uomo e donna, e quindi il diritto familiare, ecc.. verranno fissati in base alla Sharia, la legge islamica che relega la donna ad appendice di un maschio che se vuole “essere gentile” la tratta bene, altrimenti ne diventa un vero e proprio tiranno protetto dalla legge.

Ecco, questa la bella democrazia che sta avanzando in tutti i paesi delle meravigliose primavere arabe tanto esaltate dalla nostra stampa e dai nostri politici servi di poteri oscuri. Interiori ed esteriori.

Dobbiamo renderci conto bene di quello che combinano, per sapere che non possiamo fidarci di loro, nemmeno per quello che riguarda le nostre questioni italiane ed europee. Non dipendono da noi, dai cittadini. Non fanno gli interessi della gente. Sono lì per manipolarla ed indirizzarla. Sapere questa cosa ci aiuterà a compiere scelte indipendenti e diverse. Orizzontali e non verticali. A fidarci di noi e non dei personaggi che ci propone la grande stampa: manipolazioni…

Il volo libero delle colombe di una nuova società comincia dal nostro pensiero  maturo, candido e libero!

Anche le foreste boreali a rischio per colpa dell’uomo

Scritto da: Francesca Mancuso
Fonte: http://www.greenme.it/informarsi/natura-a-biodiversita/8833-foreste-boreali-rischio

Le foreste boreali dell’Alberta settentrionale sono a rischio, insieme ai loro abitanti. Nonostante il patrimonio boschivo canadese abbia finora resistito bene alle intrusioni dell’uomo, è ormai giunto al limite della sopportazione.

 Un nuovo realizzato da un team ricercatori dell’University of Alberta ha lanciato l’allarme. Le foreste boreali non sono più in grado di tollerare l’invasione dell’uomo e delle sue attività. La resilienza (la capacità di un ecosistema di ripristinare l’equilibrio del sistema, a seguito di un intervento esterno, ndR) all’intrusione umana ha addirittura sorpreso i ricercatori. Come dire, hanno resistito bene fino ad oggi nonostante ciò che l’uomo ha loro inflitto, ma non può più sopportare altro.

Il team di ricerca, guidato dallo studente di biologia Stephen Mayor, ha scoperto che, fino ad un certo punto, la vita vegetale nella foresta boreale ha risposto alle intrusioni tra cui la costruzione di strade e i campi coltivati. Addirittura nelle foreste è stato comunque registrato un aumento della biodiversità.

Per dimostrarlo, i ricercatori canadesi hanno fatto una sorta di censimento, contando le specie di piante nei siti di tutto l’Alberta del Nord, un’area più grande della Germania. Hanno quindi utilizzato foto satellitari e aeree per confrontare il numero di specie vegetali con la percentuale di ‘disturbo’ umano e la percentuale di paesaggio boreale incontaminato. E i risultati sono stati sorprendenti.

Ci si potrebbe aspettare che nelle aree più disturbate dall’uomo fossero presenti meno tipi di piante. Così non è stato. Tuttavia, spiega Mayor, si raggiunge un punto critico quando più della metà di una superficie viene visibilmente cambiata dall’uso umano.

Durante la loro ricerca, gli studiosi hanno notato che quando la quantità di terreno ‘disturbato’ aveva iniziato a superare il 50 per cento, c’erano meno specie di piante: “I nostri risultati di ricerca mostrano che la varietà di piante della foresta boreale può tollerare aziende agricole, forestali, anche l’estrazione di gas e petrolio, ma solo con moderazione. Ci sono dei limiti reali e prevedibili”.

Lo studio dimostra che la Natura ha un limite di sopportazione davvero molto elevato, che Madre Natura ha una grande pazienza ma soprattutto una grande capacità di tollerare l’ingerenza umana. Ma tirare troppo la corda significa danneggiarla irreparabilmente.

La ricerca è stata pubblicata il 16 ottobre su Nature Communications.

La rovina di Bani Walid

Scritto da: Tommaso Caldarelli
Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/553103/la-rovina-di-bani-walid/

Proteste e battaglie nell’ultimo baluardo dei lealisti.

La Libia non è in pace. Continua l’assedio delle forze del nuovo governo a Bani Walid, la città sulla costa nord-occidentale del paese che una volta era una vera e propria “fortezza del colonnello Gheddafi”. Dopo il cambio di regime, la situazione non sembra cambiata più di tanto, spiega il New York Times.

L’ASSEDIO – “Bani Walid sta rapidamente diventando un centro di opposizione, per persone ricercate per i loro crimini durante la guerra di liberazione”, dice Abdulrahman Sewehli, parlamentare di Misurata.

Almeno 22 persone sono state uccise la scorsa settimana, spiega il giornale americano, e un centinaio ferite – Al Jazeera parla di 200 persone – “in un attacco ai margini della città”. I cittadini di Bani Walid dicono che in città è stata tolta la corrente e il gas e che “le milizie che circondano la città”, inclusi moltissimi effettivi da Misurata, la stanno “bombardando in maniera indiscriminata”. Al Jazeera riporta le parole di un ex-comandante ribelle che sta assediando Bani Walid: “Stiamo gestendo sacche di resistenza, in particolare cecchini sul tetto”, ha detto: “Stiamo avanzando in città, abbiamo preso i checkpoint.

LA PROTESTA – Stiamo tentando di creare corridoi di sicurezza per permettere ai civili di lasciare la città così da avere più spazio di manovra”. La città si afferma discriminata e lasciata sola dal nuovo governo, a causa della propria lealtà al governo Gheddafi: “La loro è solo una di affermazioni simili. Altre città lealiste sono state lasciate in rovina, con ben poche speranze di recupero, e molti cittadini sono stati accusati di tradimento”. La situazione di Bani Walid ha fatto irruzione nella vita politica di Tripoli, con molti cittadini, quasi 200, che sono arrivati sotto il parlamento libico per protestare: famiglie, lavoratori, anche bambini. “E’ terribile”, dice un membro del consiglio comunale di misurata: “Non conto più i feriti. Ogni giorno è peggio”.

Conto Corrente, dal 31 ottobre lo Stato saprà tutto di te

Fonte: http://www.controcopertina.com/conto-corrente-dal-31-ottobre-lo-stato-sapra-tutto-di-te/

Ancora pochi giorni e poi sarà rivoluzione per chi un conto corrente lo possiede. Dal prossimo 31 ottobre, entreranno in vigore le disposizioni contenute nell’articolo 11 del decreto Salva Italia. In pratica ci sarà la comunicazione dei dati contabili all’anagrafe tributaria da parte di banche e operatori finanziari. Sapranno tutto di noi dal punto di vista finanziario: ogni singolo centesimo di eurospeso o semplicemente prelevato, spostato, sarà oggetto di attenzione da parte dei burocrati.

L’Agenzia delle Entrate, in questo modo, disporrà di una quantità di informazioni e potere abnormi, mai avuti sino ad oggi. Banche, Poste italiane, intermediari finanziari, Assicurazioni, società di gestione del risparmio e qualsiasi altro operatore finanziario, dovranno segnalare al fisco tutte le informazioni relative ai conti e ai rapporti finanziari, compresi movimenti e importi delle operazioni. Una sorta di grande fratello fiscale, voluto da Mario Monti con il pretesto della lotta all’evasione, quando sappiamo benissimo che i veri evasori sono quelli che esportano il denaro nei paradisi. Decine di miliardi di euro ogni anno. Soli che per lo Stato italiano, in pratica, non esistono e che recuperare è al limite dell’impossibile. Tanto, prima o poi, ci scappa un “bello” scudo fiscale…

La plastica biodegradabile e compostabile: cosa c’è da sapere

Scritto da: silvia Lorenzi
Fonte: http://www.howtobegreen.eu/greenreport.asp?title=566

Plastica biodegradibile e plastica compostabile. Qual’è la differenza? Sono sinonimi? Un oggetto biodegradabile è anche necessariamente compostabile? Allo scopo di fare chiarezza su queste terminologie che possono essere facilmente confuse è necessario dare alcune definizioni.

La biodegradabilità.

Per biodegradabilità si intende la scomposizione di un materiale in composti chimici semplici per azione di agenti biofisici naturali come batteri, luce solare, umidità ed altri agenti. Quindi, di fatto, si può assumere che quasi tutti i materiali esistenti possano essere biodegradati. La differenza sostanziale è quanto tempo sia necessario per trasformarsi in composti chimici elementari alla fine del processo di biodegradazione.

In rete ho trovato alcuni tempi di degradazione per differenti oggetti:
– bucce di banana: 2-10 giorni
– straccio di cotone: 1-5 mesi
– carta: 2-5 mesi
– bucce d’arancio: 6 mesi
– calze di lana: 1-5 anni
– borsette di plastica: 10-20 anni

La compostabilità.

Il compost è un prodotto ottenuto per mezzo della degradazione batterica del rifiuto umido domestico e utilizzabile in agricoltura come fertilizzante naturale. La normativa europea di riferimento sul packaging è la EN13432 / EN 14995. Secondo tale normativa i materiali o i prodotti compostabili devono avere le seguenti caratteristiche:

– non devono danneggiare il processo di compostaggio
– devono comportarsi come una foglia di lattuga
– devono favorire un’alta qualità del compost
– devono garantire un’applicazione sicura del compost

Un esempio di plastica compostabile: il Mater-Bi. Il Mater-Bi è una bioplastica ottenuta dal mais e si presenta in forma di granulo e può essere lavorato secondo le più comuni tecnologie di trasformazione, per produrre prodotti bioplastici dalle caratteristiche quasi equivalenti alle plastiche tradizionali ma perfettamente biodegradabili e compostabili. I prodotti in Mater-Bi dopo l’uso si biodegradano mediamente nel tempo di un ciclo di compostaggio.

Qual’è la differenza fra biodegradabile e compostabile per la normativa?

Per essere definito biodegradabile, la direttiva stabilisce che il prodotto biodegradabile deve decomporsi del 90 percento entro 6 mesi. Mentre, per essere definito compostabile, il prodotto deve disintegrarsi in meno di 3 mesi, e non essere più visibile. Il processo di compostaggio deve avvenire in un ambiente controllato.

Ne consegue che alcune plastiche possano essere biodegradabili ma non necessariamente compostabili e quindi utilizzabili per la raccolta della frazione umida del rifiuto domestico. Vi prego di fare attenzione e di controllare attentamente le diciture riportate nella borsette di plastica.

Obama-Romney: la fiera delle panzane…

Fonte: http://www.coscienzeinrete.net/politica/item/898-obama-romney-la-fiera-delle-panzane%E2%80%A6

E siamo al secondo confronto televisivo tra l’attuale presidente Obama e lo sfidante repubblicano Romney.

I nostri media ne parlano come se fosse uno scontro vero, che può cambiare la politica americana e il mondo. Vince Romney.. no vince Obama…

Vorrebbero tenerci con il fiato sospeso… ma se non respiriamo è solo per il tanfo dei poveri resti di una democrazia morta da tempo.

In effetti quello che è in gioco è solo se una squadra di fantocci di grandi poteri di manipolazione si sostituirà ad un’altra dipendente dagli stessi poteri.

Quando poi vanno alla Casa Bianca – che di bianco ha solamente la pittura – cambia certo lo stile, ma mai la sostanza. Fanno sempre le stesse guerre devastanti. Limitano nello stesso modo i diritti dell’uomo, producono e comprano le stesse armi, schiavizzano gli stessi popoli nello stesso modo…

Lo stile cambia perché se la loro elezione corrisponde al prevalere della pancia egoista degli USA, allora questa va esaltata in modo becero dai presidenti repubblicani alla Bush: E se prevale invece l’anima migliore, più buona e solidale degli Stati Uniti, questa va  invece manipolata in modo mellifluo dai presidenti democratici alla Obama.

Naturalmente preferiremmo tutti Obama a Romney, a livello di pelle…. Dice belle cose, con una voce gradevole ed un volto sorridente.. Canta pure…

Ma la realtà è che non possiamo aspettarci nulla di buono, né dai manipolatori di buoni sentimenti né da chi cavalca quelli cattivi.

Non si sa se è meglio un diavolo vestito da diavolo o un satanasso vestito da angelo…

Ma è certamente più facile che ci imbrogli il secondo…

Rc auto: per risparmiare 300 euro basta cambiare polizza

Fonte: http://www.net1news.org/rc-auto-per-risparmiare-300-euro-basta-cambiare-polizza.html

In seguito all’approvazione del Decreto Sviluppo bis, che ha abolito il tacito rinnovo, cambiare assicurazione sarà da oggi più semplice: chi cambia polizza può risparmiare 300 euro.

L’approvazione del Decreto Sviluppo da parte del Governo porterà all’introduzione di numerose novità nel settore dell’assicurazione rc auto. Una in particolare permetterà finalmente agli automobilisti di risparmiare: parliamo della norma prevista dal decreto per cui saranno abolite le clausole di tacito rinnovo nei contratti di assicurazione auto, così da semplificare il passaggio da una compagnia all’altra. Grazie all’ultima indagine condotta dall’Osservatorio SuperMoney, portale per il confronto delle assicurazioni auto, scopriamo che cambiando polizza ogni automobilista può risparmiare circa 300 € l’anno.

L’analisi svolta dall’Osservatorio di SuperMoney ha preso in considerazione le richieste di preventivo inoltrate sul portale tra luglio e ottobre 2012. In base ai dati emersi dall’indagine, effettuando un confronto,  circa il 70% degli utenti ha potuto constatare la presenza sul mercato di una polizza assicurativa più conveniente della propria. Diverso invece il caso di quel 30% di utenti, che hanno scoperto di avere già l’assicurazione più vantaggiosa per le proprie esigenze.

L’intento dell’indagine di SuperMoney era quindi quello di dimostrare come cambiare assicurazione sia sinonimo di risparmio. Prendendo in considerazione tutti i profili assicurativi, il risparmio medio che è possibile ottenere passando a una nuova compagnia è pari a 300 euro, il 28% circa del premio pagato dagli utenti al momento della richiesta. Il Governo sembra ora aver intrapreso la stessa strada, tanto che con il Decreto Crescita 2.0 ha puntato proprio ad un’incentivazione del cambiamento di polizza. Il Decreto Sviluppo ha infatti abolito il tacito rinnovo, che prevedeva che, in assenza di disdetta da parte del cliente, il contratto di assicurazione venisse rinnovato automaticamente per l’anno successivo. In seguito alle ultime disposizioni di legge, il contratto di assicurazione non potrà più essere stipulato per una durata superiore all’anno e non potrà essere tacitamente rinnovato, in deroga all’art. 1899, commi 1 e 2 del Codice Civile.

Il vicino di casa

Scritto da: Nicola Nosengo
Fonte: http://www.media.inaf.it/2012/10/17/il-vicino-di-casa/

Un esopianeta letteralmente dietro l’angolo. Lo hanno scoperto gli astronomi dello European Southern Observatory (ESO) utilizzando lo strumento HARPS installato sul telescopio da 3,6 metri dell’Osservatorio di La Silla in Cile. Si trova in orbita intorno a una stella del sistema di Alpha Centauri, ad appena 4,3 anni luce di distanza. Non solo è il pianeta più vicino al sistema solare mai individuato, ma anche il più leggero mai scoperto attorno a una stella simile al Sole. Si tratta infatti di un pianeta estremamente piccolo, con una massa pari a solo 1,1 volte la massa terrestre. La scoperta è illustrata sull’ultimo numero di Nature. L’equipe europea ha rivelato il pianeta osservando le piccole oscillazioni nel moto della stella Alpha Centauri B, dovute all’attrazione gravitazionale del pianeta in orbita.

Tra gli autori dell’articolo compare Francesco Pepe dell’Università di Ginevra, che spiega a Media Inaf: “Quattro anni fa abbiamo iniziato un programma d’osservazione di 10 stelle calme e del nostro vicinato, che non mostravano alcuna presenza di pianeti giganti. La speranza era di trovare dei pianeti di piccola massa, possibilmente nella zona abitabile  della stella. Questo programma ha portato i suoi frutti, producendo la scoperta di 7 pianeti intorno a quattro stelle. Alpha Centauri B è una di queste. E’ simile al nostro sole e molto luminosa. Grazie alla sua prossimità, e perciò intensità, diventa un candidato ideale per ulteriori analisi con strumenti e tecniche diverse. Continueremo a studiare alpha Cen B perché sappiamo ormai che i piccoli pianeti si trovano quasi sempre in sistemi multipli. E’ una scoperta che ci fa sognare, perché si tratta di un pianeta di massa terrestre che orbita una fra le stelle più vicine a noi”.

Così commenta invece la scoperta Raffaele Gratton, dell’Osservatorio Astronomico di Padova dell’INAF. “Benché il pianeta scoperto non sia adatto ad ospitare vita (è troppo vicino alla stella, la temperatura alla sua superficie dovrebbe essere prossima a 2000 gradi centigradi), spesso i pianeti piccoli sono in sistemi con parecchi pianeti. Potrebbe quindi esservi un altro pianeta adatto ad ospitare la vita in questo sistema. Data la distanza estremamente ridotta, è possibile cercare un pianeta del genere usando immagini dirette: certamente questo è alla portata di E-ELT che avrà la sensibilità per vedere il pianeta appena scoperto quando entrerà in funzione, fra circa 10 anni — ma forse sarà possibile scoprire altri pianeti nel sistema, se ve ne sono, usando SPHERE, il cercatore di pianeti che stiamo realizzando insieme a ricercatori di molte nazioni europee per il VLT e che sarà pronto il prossimo anno. SPHERE permette non solo di visualizzare un pianeta, ma di ottenerne lo spettro e quindi avere informazioni sulla composizione della sua atmosfera. Questo studio dimostra che già con la strumentazione attuale, osservazioni molto intensive possono portare alla scoperta di pianeti simili alla Terra, almeno in condizioni molto favorevoli. Scoperte del genere possono essere fatte usando HARPS-N, il nuovo misuratore di velocità radiali di grande precisione che è appena entrato in funzione sul Telescopio Nazionale Galileo e che è un gemello dello strumento usato per questa scoperta”.

Francesco Pepe, che è principal investigator di HARPS-N, ricorda che nell’agosto 2012, dopo l’istallazione dello strumeno al Telescopio Nazionale Galileo sulle isole Canarie, è iniziato un programma di osservazione simile a quello di La Silla. “Speriamo di ottenere presto risultati simili o ancora più eccitanti. Ma ci vorrà un poco di pazienza, perché risultati di questo tipo richiedono uno sforzo in tempo e lavoro considerevole”.