Uomini e dinosauri contemporanei? Il fossile che inquieta i ricercatori

Fonte: http://www.ilnavigatorecurioso.it/2015/01/27/uomini-e-dinosauri-contemporanei-il-fossile-che-inquieta-i-ricercatori/
I dinosauri si sono estinti 65 milioni di anni fa. Eppure, nel 2012 è stato recuperato il corno di un triceratopo, la cui datazione al radiocarbonio ha restituito una datazione di 33.500 anni, mettendo in crisi la cronologia ampiamente condivisa dagli scienziati. Una clamorosa svista o libri di paleontologia da riscrivere?

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[Ancient Origins] Il corno di un triceratopo scoperto a Dawson County, Montana, nel 2012, sta mettendo in crisi l’opinione corrente secondo la quale i dinosauri si sono estinti circa 65 milioni di anni fa.

La datazione al radiocarbonio del reperto, infatti, ha restituito un’età di 33.500 anni fa, il che significherebbe che uomini e dinosauri hanno camminato insieme sul nostro pianeta.

Il reperto è conservato presso il Glendive Dinosaur and Fossil Museum, il quale ha richiesto la datazione di un frammento del corno alla Center for Applied Isotope Studies dell’Università della Georgia.

Il campione è stato suddiviso in due parti, che sono state sottoposte a due tecniche di datazione differenti, così da valutare la coerenza dei risultati. I campioni hanno restituito rispettivamente una datazioni di 33.570 (± 120) anni e di 41.010 (± 220 anni), abbastanza concordi da far saltare i paleontologi sulla sedia.

Il triceratopo (nome che significa “faccia con tre corna), infatti, è un dinosauro erbivoro che secondo le conoscenze attuali è vissuto verso la fine del Maastrichtiano (tardo Cretaceo), circa 68 milioni di anni fa, in quella che è oggi il Nord America, estinguendosi circa 66 milioni di anni fa.

Dunque, come ci è arrivato un triceratopo nel periodo in cui l’uomo moderno cominciava a muovere i primi passi?

In realtà, secondo gli scienziati del Paleochronology Group, un gruppo di geologi, paleontologi, chimici e ingegneri che indaga su quelle che vengono definite “anomalie della scienza”, la datazione del triceratopo non sorprende affatto, ma conferma quello che si sospetta da tempo, e cioè che i dinosauri non si sono affatto estinti milioni e milioni di anni fa, ma ci sono prove sostanziali che essi sono vissuti fino a 23 mila anni fa!

Su quale fondamento è possibile affermare una cosa del genere? Fino a poco tempo fa, la tecnica del carbonio-14 non si riteneva necessaria per datare le ossa di dinosauro, dato che il test è affidabile solo fino a 55 mila anni indietro nel tempo.

Poichè i fossili di dinosauro vengono spesso trovati negli strati del terreno che corrispondono a milioni di anni fa, a cosa serve datarli? Gli scienziati infatti stabiliscono l’età di un fossile di dinosauro sulla base della misurazione radiometrica dei sedimenti vulcanici depositati sotto e sopra il reperto, un metodo che secondo il Paleochronology Group presenta “seri problemi e richiede la formulazione di troppe ipotesi”.

«È diventato chiaro anni fa che i paleontologi non solo trascuravano di datare le ossa di dinosauro con il C-14, ma addirittura si rifiutavano», ha spiegato Hugh Miller, capo del Paleochronology Group. «Normalmente, un buon scienziato sarebbe curioso di confrontare i metodi di datazione».

Secondo quanto dice Miller, i risultati della datazione del triceratopo non sono unici: numerosi test eseguiti su altre ossa di dinosauro hanno restituito tutti risultati che risalgono a migliaia di anni fa, piuttosto che a milioni di anni fa.

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Il fatto che i dinosauri possano essere più giovani di quanto si pensi è un’idea che numerosi ricercatori indipendenti sostengono da tempo, ritenendo che un tempo i grossi rettili e gli uomini abbiano camminato insieme sul nostro pianeta.

Esistono, infatti, numerose opere d’arte antiche e manufatti che sembrano rappresentare proprio i dinosauri, realizzati migliaia di anni prima che la scienza scoprisse il primo fossile e ricostruisse il loro aspetto.

Tra gli esempi più noti ci sono le controverse pietre di Ica, una collezione di pietre di andesite recanti una serie di incisioni superficiali, fra cui rappresentazioni di dinosauri e tecnologia avanzata. Sono state scoperte in una grotta vicino alla città di Ica, in Perù, e rese note dal medico peruviano Javier Cabrera Darquea.

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Meno controverso l’emblematico esempio offerto da un incisione in pietra posta sul tempio buddista di Ta Prohm, in Cambogia, divenuto noto come lo “Stegosauro di Ta Prohm”. Gli archeologi ritengono che il tempio di Ta Prohm risale a circa 800 anni fa. E, allora, come è possibile che gli antichi cambogiani conoscessero i dinosauri, dato che i primi fossili sono stati tirati fuori sono un paio di centinaia di anni fa?

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In una tomba scoperta nella regione di Nazca risalente a 1300 anni fa, furono ritrovati alcuni reperti ornamentali, tra cui ceramiche e tessuti, con la rappresentazione di quelli che sembrano autentici dinosauri.

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Sebbene il Paleochronology Group afferma di non appartenere a un credo specifico, alcuni critici contestano i risultati perchè sarebbero viziati dalla tendenza “creazionista” di alcuni suoi componenti. Tuttavia, il gruppo di ricercatori ha replicato invitando gli scettici ad eseguire rigorose datazioni C-14 sui campioni di dinosauro il loro possesso, così da poter confrontare i risultati.

Sebbene la sfida sia stata lanciata, la comunità scientifica “ortodossa” ha incredibilmente rifiutato e i precedenti tentativi di pubblicare i risultati dei test sulle riviste d’élite sono stati ripetutamente bloccati.

Inoltre, è stata anche impedita la presentazione dei dati grezzi, cioè senza interpretazione, in numerosi simposi scientifici: nel 2009 dal North American Paleontological Convention, nel 2011 e 2012 dall’American Geophysical Union e dalla Geological Society of America.

“Il pubblico deve essere informato sul fatto che le datazioni dei reperti e le raffigurazioni antiche dei dinosauri rendono le attuali convinzioni obsolete”, ha detto Miller. “Il ruolo della scienza è quello di trovare prove, non di rimanere prigioniera delle proprie convinzioni, lasciandole cadere dove possibile”.

IL REISHI, FUNGO DELL’IMMORTALITA’

Scritto da: Rossella
Fonte: http://www.terraemadre.com/2015/01/27/il-reishi-fungo-dell-immortalita/

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Oggi vorrei cominciare a parlarvi di uno dei tre funghi salutistici  giapponesi o  cinesi. Anche in occidente, numerose ricerche scientifiche hanno riconosciuto il valore terapeutico di questi funghi, creando addirittura la “micoterapia”!

I nomi sono: Maitake, Shiitake e, il più famoso, Reishi.

Questi funghi sono tutti immunostimolanti, cioè rinforzano le difese dell’organismo nei confronti di agenti patogeni, quali virus, batteri, e cellule cancerogene. Ogni fungo, poi, ha anche qualità specifiche, che contribuiscono ad attuare azioni mirate sul nostro corpo.

Partiamo dal Reishi. Il Reishi, Lingh Zhi o anche “fungo dell’immortalità”, sono tutti nomi asiatici provenienti dalla Cina altri dal Giappone. Il Ganoderma Lucidum è un fungo saprofita che cresce sugli alberi in decomposizione come la quercia o il castagno, in zone molto umide e calde. Le sue proprietà vennero scoperte circa 4000 anni fa dai cinesi, e venne utilizzato per moltissimi anni solo dagli Imperatori.

Il fungo Reishi non è un medicinale ma un nutraceutico e viene consigliato da molti medici  per l’ipertensione, la trombosi, alcune malattie legate al sistema cardiovascolare, oppure viene impiegato anche per diverse malattie più leggere come mal di testa, mal di denti, infezioni, asma e allergie. Pare abbia anche potere dimagrante, visto che agisce sul grasso corporeo. E’ un antinfiammatorio, aiuta il corpo umano in situazioni di grande stress e stanchezza, aiuta il sangue regolando la pressione, controllando la glicemia, e inibendo l’aggregazione delle piastrine.

Il Reishi è un adattogeno, ciò significa che aiuta il nostro corpo per diverse sollecitazioni come la temperatura, sbalzi d’umore e stress, come tutti i a seconda della necessità. E’ anche un potente antiossidante.

Inoltre il fungo Reishi:

  • promuove il rilassamento in situazioni di stress e produce un effetto calmante sulla mente e sul sistema nervoso;
  • aiuta il fegato a combattere gli ormoni dello stress;
  • aumenta la quantità e migliora la qualità del sonno;
  • i triterpeni sostengono e regolano il sistema endocrino aiutando il corpo a rilassarsi e recuperare le energie durante la notte;
  • ha effetto antistaminico e aiuta a prevenire reazioni allergiche;
  • è un vero e proprio trattamento per la candida e altre malattie fungine;
  • svolge attività antinfiammatoria equivalente a quella con dell’idrocortisone;

I funghi medicinali possono essere acquistati sia secchi, sia sotto forma di integratori (capsule), sia da soli, sia in abbinamento tra loro, oppure come polvere aggiunta in alcuni prodotti solubili come caffè, tè e cacao.

Se volete provarlo il Reishi lo trovate in capsule su Macrolibrarsi, oppure lo trovate in alcuni ottimi prodotti solubili che ho provato personalmente, come questa cioccolata solubile.

Essere pronti per gli asteroidi

Fonte: http://www.esa.int/Our_Activities/Operations/Space_Situational_Awareness/Getting_ready_for_asteroids
Fonte e traduzione: http://www.astrocupola.it/2014/01/essere-pronti-per-gli-asteroidi/

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Per la prima volta, le agenzie spaziali del Nord e del Sud America, dell’Europa, dell’Asia e d’Africa creeranno un gruppo di esperti con l’obiettivo di unire l’impegno di tutte le nazioni quando si tratterà di reagire ad una minaccia proveniente da un asteroide.

Il suo compito è quello di coordinare le competenze e le capacità per delle missioni volte a contrastare gli asteroidi che potrebbero un giorno colpire la Terra.

Degli oltre 600.000 asteroidi conosciuti nel nostro Sistema Solare, più di 10.000 sono classificati come oggetti vicini alla Terra, o NEO (near-Earth objects), perché le loro orbite li portano relativamente vicini al nostro pianeta.

Trace_of_an_alien_visitorLa prova drammatica che un asteroide possa colpire la Terra si è avuta il 15 febbraio 2013, quando un oggetto sconosciuto del diametro presunto di 17-20 m è arrivato verso la Terra alla velocità di 66.000 km/h ed è esploso sul cielo di Chelyabinsk, in Russia, sviluppando un’energia più grande 20-30 volte più della bomba atomica di Hiroshima. L’onda d’urto risultante ha causato danni diffusi e ferite alle persone, rendendolo il più grande oggetto naturale conosciuto che sia mai entrato nell’atmosfera fin dall’evento di Tunguska del 1908, che ha distrutto una remota foresta in Siberia.

Coordinare gli sforzi globali

Lo Space Mission Planning and Advisory Group (SMPAG – pronunciato ‘same page’) è stato creato dall’Action Team 14, un forum tecnico con un mandato dell’UN Committee on the Peaceful Uses of Outer Space (UNCOPUOS) per sviluppare una strategia di reazione ad una possibile minaccia di impatto di un asteroide.

Il gruppo coordinerà il know-how tecnologico delle agenzie per suggerire sforzi specifici correlati alle minacce degli asteroidi, incluse una ricerca di base e lo sviluppo, misure di mitigazione dell’impatto e missioni di deviazione degli asteroidi.

Control_room_at_ESA_s_Optical_Ground_Station_TenerifeSMPAG svilupperà e perfezionerà anche una serie di missioni di riferimento che potrebbero essere lanciate per intercettare un asteroide sia individualmente che in cooperazione” dice Detlef Koschny, Direttore del NEO Segment del programma dell’ESA Space Situational Awareness (SSA). “Queste includono missioni di test o di valutazione, che ci servono per provare la tecnologia prima che giunga una vera minaccia”.

Il primo incontro avverrà il 6-7 febbraio al Centro operativo dell’ESA a Darmstadt, in Germania.

Più di trenta rappresentanti di 13 agenzie diverse, sette ministri di governi e le Nazioni Unite condivideranno la conoscenza e le ultime ricerche relative ai casi di studio degli impatti di asteroidi e svilupperanno un piano di lavoro per i prossimi due anni.

Come primo passo, il gruppo studierà le capacità organizzative e operative, le tecnologie specifiche e le abilità scientifiche di ogni agenzia e proporrà le opzioni che fanno il miglior uso di chi può fare cosa, il migliore” dice Detlef.

ESA_Space_Situational_Awareness_detecting_space_hazardsIl gruppo lavorerà in stretta collaborazione con un altro comitato con mandato Action Team 14: l’International Asteroid Warning Network (IAWN).

Ognuno studierà e raccomanderà azioni specifiche per affrontare diversi aspetti della minaccia asteroidi: IAWN coordinerà la ricerca globale dei NEO pericolosi, studiando gli effetti in caso di collisione e interfacciandosi con la preparazione al disastro e con le agenzie di risposta civile; lo SMPAG si occuperà degli aspetti tecnologici e delle missioni spaziali.

 

Minacce attuali, scenari futuri

Il primo passo critico è di rintracciare potenziali minacce nel cielo con ampio margine di anticipo.

L’ESA sta già facendo molto per sostenere lo sforzo globale per affrontare la minaccia degli asteroidi” dice Nicolas Bobrinsky, Manager del programma SSA dell’ESA.

L’Agenzia sta già sviluppando la capacità di integrare gli attuali asset di tracciamento di NEO europei, ma anche le nuove tecnologie come i telescopi automatizzati ad ampio campo di vista, in un sistema di tracciamento NEO coordinato e più efficiente che possa fornire indagini del cielo notturno e avvisi avanzati.

Tra gli altri sviluppi recenti, a partire dalla fine del 2013, l’ESA ha iniziato ad avvalersi del tempo di osservazione presso l’Osservatorio Europeo Australe (ESO) in Cile per avere conferme rapide e accurate dei NEO più pericolosi.

Olio Extravergine Oliva: Proprietà e Benefici

Fonte: http://www.mr-loto.it/extravergine.html

Frasca y rama de olivo.

Le prime piantagioni di ulivi ebbero luogo circa 6.000 anni prima della venuta di Cristo, ed esattamente in Palestina e Siria; solo nel 1000 a.C. l’ulivo venne importato in Italia. L’olio d’oliva, a differenza da tutti gli altri oli che si ottengono da semi, è l’unico che si ottiene dal frutto della pianta. L’olio di oliva è praticamente un grasso allo stato liquido a temperatura ambiente. L’olio di oliva extravergine si ottiene dalla spremitura meccanica delle olive escludendo qualsiasi trattamento industriale. Per meritarsi la denominazione di olio di oliva extravergine, oltre ad essere estratto in modo esclusivamente meccanico, l’olio non deve essere soggetto ad alcun tipo di riscaldamento, il suo grado di acidità non deve essere superiore allo 0,8% ed il suo punteggio da un punto di vista organolettico non deve essere inferiore a 6,5. Tutti gli oli che non soddisfano queste caratteristiche vengono messi in commercio con altre denominazioni.
L’olio di oliva extravergine può essere diviso in due gruppi: il saponificabile, rappresenta circa il 99% ed è costituito da trigliceridi. Insaponificabile, rappresenta circa l’ 1% ed è costituito da antiossidanti e vitamine varie. Queste sostanze antiossidanti hanno proprietà benefiche molto importanti per la salute del nostro organismo che vedremo più avanti. Altre sostanze presenti nell’olio extravergine di oliva sono: idrocarburi, cere, alcoli, steroli, polifenoli, e pigmenti colorati. Circa l’85% degli acidi grassi presenti nell’olio extravergine d’oliva è rappresentato da acidi grassi insaturi, tra cui l’acido oleico e l’acido linoleico.
 
Proprietà Curative e Benefici dell’ Olio Extravergine di Oliva
 
Alimento fondamentale della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva è ormai considerato un elemento fondamentale per la cura e la prevenzione di diverse patologie. Secondo diversi studi, condotti a più riprese, sono state dimostrate diverse proprietà benefiche dell’olio extravergine di oliva: il suo uso abituale riduce la presenza di colesterolo LDL o “colesterolo cattivo” ed aumenta la percentuale di quello “buono”. Diminuisce di circa il 30 % la possibilità di infarto cardiaco e diminuisce la pressione arteriosa. I polifenoli e la vitamina E presenti nell’olio di oliva extravergine, grazie alla loro azione antiossidante, contribuiscono a prevenire l’arteriosclerosi e rallentano l’invecchiamento delle cellule.  Come riportato da diversi studi, esistono dati che mettono in relazione l’uso di olio extravergine di oliva con una riduzione di alcuni tipi di tumore, in primis quello al seno. Inoltre, la mortalità dovuta ai tumori è più alta nei paesi del nord europa rispetto ai paesi della zona mediterranea.
L’olio extravergine di oliva è un alimento estremamente sano e genuino, con un’alta digeribilità che aiuta il fegato, regolando allo stesso tempo la funzione gastrica e diminuendo così il rischio di sviluppare l’ulcera duodenale.
L’olio extravergine di oliva si distingue da altri oli alimentari in quanto sopporta molto più degli altri le alte temperature. E’ in assoluto il più indicato per le fritture, mantenendo intatte le sue proprietà senza deteriorarsi, resistendo fino a temperature di 180°.
Curiosità Olio Extravergine di Oliva
La sensazione di pizzichio alla gola che si avverte gustando l’olio extravergine di oliva è sintomatica di un tocco di salute in più; infatti questa sensazione dipende da una sostanza antinfiammatoria, scoperta da pochissimo tempo, e chiamata oleocantale. Questa sostanza ha gli stessi effetti di una sostanza antidolorifica chiamata ibuprofene che pare abbia anche effetti antitumorali.
Un paio di cucchiaini al mattino, a digiuno, possono risolvere i problemi di chi è afflitto da stitichezza cronica.
Differenza tra l’Olio Extravergine di Oliva e gli altri Oli
L’art. 35 del reg. CE 1513/2001 del luglio 2001 descrive quali sono i parametri e le definizioni che riguardano i vari tipi di oli ottenuti dalle olive.
 
L’olio di oliva extravergine è l’olio che si ottiene dalle olive esclusivamente con processi meccanici o fisici con l’utilizzo del calore per facilitarne l’estrazione ma in quantità tale da non modificare le proprietà dell’olio stesso. Oltre al processo di lavaggio, decantazione, centrifugazione e filtrazione le olive non subiscono nessun altro trattamento. L’olio di oliva extravergine può quindi essere considerato a tutti gli effetti un vero e proprio succo di frutta con tutti i vantaggi ed i benefici che ne derivano per la salute.
 
Purtroppo non tutti sanno che tutti gli altri oli ( dall’olio di oliva ai vari oli di semi ), derivano da processi di raffinazione mediante l’uso di solventi chimici che avvengono in vere e proprie raffinerie industriali e non in frantoi oleari come avviene per l’olio extravergine d’oliva.
Purtroppo tutto questo non viene pubblicizzato dagli organi di informazione e la legge permette che un olio prodotto mediante l’utilizzo di processi e sostanze chimiche venga venduto con la denominazione di olio di oliva; tutto questo ovviamente a discapito dell’ignaro consumatore.


BANCHE POPOLARI: LONDRA, UNA MANINA MORTA PER AMICO!

Fonte: http://icebergfinanza.finanza.com/2015/01/27/banche-popolari-londra-una-manina-morta-per-amico/

 

Lo so, a molti non interessa nulla, ma il sottoscritto quando impianta un chiodo non lo lascia più, almeno sino a quando in molti si accorgono che il martello sta picchiando sulla loro testa, svegliandoli.

Recentemente Jovanotti, un entusiasta sostenitori di Renzi della prima ora, in un’intervista ad Huffington Post ha dichiarato “Matteo Renzi? Mi inquieta la faccenda della “manina” salva Berlusconi. Basta perdere tempo col nemico del giorno”.

Ora si sa che in Italia quando parli delle vicende politiche è come parlare di calcio guai se tocchi la squadra o il politico del cuore, a prescindere da come si comporta o da come ha giocato la sua squadra.

Renzi non ne fa mistero, di questo dobbiamo dargliene atto …Chi ha inserito la «salva-Berlusconi»? Renzi: nessuna manina l’ho voluta io… anche se la vicenda delle banche popolari è andata forse troppo in la soprattutto se è vero che…

Banche popolari, la Banca d’Italia potrà limitare il diritto di ..

L’aspetto che promette di suscitare più polemiche tra i vertici e i soci delle popolari, comunque, è un altro: il primo comma del decreto, rimaneggiato fino all’ultimo dai tecnici di Palazzo Chigi, dispone che via Nazionale possa limitare il diritto di recesso dei soci, “anche in deroga a norme di legge“, “laddove ciò sia necessario ad assicurare la computabilità delle azioni nel patrimonio di vigilanza di qualità primaria della banca”. Tradotto: i soci che volessero uscire dal capitale, opzione garantita dal codice civile in caso di “trasformazione della società”, potranno essere obbligati a rimanere se questo sarà necessario per scongiurare una riduzione del capitale sotto l’asticella fissata, ora, dalla Vigilanza bancaria unica esercitata dalla Bce. “Una scelta molto forte: parliamo di un diritto riconosciuto dalla legge”, spiega a ilfattoquotidiano.it Angelo Baglioni, ordinario di Economia all’università Cattolica. “C’è da aspettarsi che le disposizioni di Bankitalia chiariscano che si tratterà, perlomeno, di una limitazione temporanea per evitare un esodo di massa in corrispondenza con la riforma”. Ma è tutta da verificare la solidità costituzionale di una disposizione di questo tipo.

Passi che per decreto uno venga a cambiarti le lenzuola del letto matrimoniale e magari ci metta dentro la moglie o il marito che preferisce lui, passi che in Parlamento si continua a legiferare per salvare pensioni e stipendi ai delinquenti ma se è vero che il decreto prevede questo allora questa volta non hanno infilato solo una manina ma addirittura un palo intero e scusate la metafora.

Ovviamente ormai non si scandalizza più nessuno e per favore finiamola di scrivere fesserie. Qualcuno sostiene che non ci sono gli estremi per “insider trading” nella vicenda delle popolari perchè non c’è alcuna traccia di volumi anomali sui titoli interessati prima della decisione del consiglio dei ministri.

Suggerisco di studiarsi l’universo degli “high frequency trading” e soprattutto non dimenticare che le azioni possono essere scambiate fuori dal mercato, private placement SecondMarket – Simplified Private Transactions e SharesPost tanto per fare un esempio anche se nel caso delle popolari la storia è diversa.

Ci sono molti modi per mettere a frutto qualche suggerimento, soprattutto se le notizie le sai prima degli altri o hai suggerito direttamente il decreto, visto che ce lo chiede l’Europa e non solo.

Attenzione Ragazzi, qui stanno dormendo in troppi, anestetizzati o confusi non importa, questo è quello che vogliono loro, privatizzare ovunque, mettere le mani su tutto quello che emana profumo di soldi, ma di questo ne abbiamo già parlato all’infinito, sai Mazzalai è un complottista!

Buona Consapevolezza a tutti!

Per chi vuole contribuire liberamente al nostro viaggio cliccando qui sopra è in arrivo l’analisi “Machiavelli 2015: esplosione deflattiva!” orizzonti e visioni per il 2015 e “Machiavelli 2015… la virtù e la fortuna.” Il Tuo sostegno è fondamentale per il nostro lavoro…

Il mancato esercizio fisico uccide più dell’obesità

Scritto da : Beatrice Salvemini
Fonte: http://www.aamterranuova.it/Alimentazione-naturale/Il-mancato-esercizio-fisico-uccide-piu-dell-obesita

Per mancata attività fisica si muore il doppio che per obesità. È quanto emerge da uno studio dell’Università di Cambridge, pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition.

Il mancato esercizio fisico uccide più dell'obesità

Per mancata attività fisica si muore il doppio che per obesità. È quanto emerge da uno studio dell’Università di Cambridge, pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition, secondo il quale bastano anche soltanto 20 minuti di camminata a ritmo sostenuto per scongiurare il rischio di andare incontro a problematiche come le malattie cardio-cardiovascolari e il cancro.  Gli studiosi, che hanno esaminato i dati relativi a 334.161 europei che hanno partecipato allo European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition Study (Epic) hanno riscontrato che la maggiore riduzione del rischio di morte prematura si evidenziava contrapponendo un gruppo definito degli «inattivi» ,che oltre al lavoro non svolgevano altre attività, e i «moderatamente inattivi» che invece riuscivano a combinare il lavoro con attività ricreative. Analizzando questi due gruppi , in particolare, gli autori hanno evidenziato che soli 20 minuti di camminata veloce ogni giorno, in cui si bruciano tra le 90 e le 110 calorie, contribuirebbero a ridurre il rischio di morte prematura in una percentuale compresa tra il 16-30%.  In una seconda parte della ricerca, utilizzando i dati disponibili più recenti sulle morti in Europa, è stato possibile fare delle proiezioni, attribuendo 337mila dei 9,2 milioni di morti all’obesità, e ben 676mila a problematiche legate alla mancata attività fisica.   «Il messaggio è semplice: anche poca attività fisica ogni giorno potrebbe avere notevoli benefici per la salute per le persone che sono fisicamente inattive. Bastano soli 20 minuti per fare la differenza» spiega il professor Ulf Ekelund, uno degli autori della ricerca.

 

 

 

Patrick De Gayardon Icaro: la scienza e l’audacia

Fonte: http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=1271&biografia=Patrick+De+Gayardon

Patrick_De_GayardonPatrick De Gayardon de Fenayl nasce a Oulins, vicino Parigi, il 23 gennaio 1960. Trascorre un’infanzia tranquilla presso i nonni. Studia per undici anni nel convento dei Padri Mariani a Lione, consegue il diploma di scuola superiore, poi frequenta la facoltà di Giurisprudenza.

Prima di scoprire il paracadutismo pratica diversi sport tra cui windsurf, golf, tennis e sci.

Nel 1980, a 20 anni, Patrick De Gayardon debutta nel paracadutismo sportivo. Dal 1984 pratica base jump, disciplina la cui particolarità è il lancio da basi fisse: Patrick si getta da grattacieli, tralicci e ponti. La sua passione è il freestyle: compie straordinarie figure tridimensionali in caduta libera.

E’ campione di Francia di caduta libera nel 1985 e nel 1988; diventa vice campione del mondo nel 1986 nella stessa specialità.

 

Nel maggio del 1989 Patrick è tra i primi pionieri praticanti di una nuova disciplina che lo renderà famoso in tutto il mondo, lo skysurf, che consiste di realizzare durante la caduta libera con una tavola da snowboard fissata ai piedi, tutte le figure proprie dello sci alpino e del surf classico.

Nel 1991 ottiene un secondo posto nel campionato di Francia per la specialità “volo a squadre”. L’anno seguente diventa membro del “No Limits Sector team” e nella stessa primavera si lancia in base jump dalla sommità del Salto Angel, in Venezuela, la cascata più alta del mondo (979 metri).

Sempre nel 1992, in ottobre, si lancia in caduta libera nei cieli di Bordeaux da un’altezza di oltre 11700 metri. Nel 1993 Patrick De Gayardon si lancia da un elicottero nel Sòtano de Las Golondrinas, l’enorme canyon naturale del Messico. La difficoltà dell’impresa sta tutta nei tempi: Patrick apre il suo paracadute solamente dopo essere penetrato nell’immenso pozzo, profondo 376 metri e largo dai 63 ai 49 metri.

Singolare l’impresa che lo vede protagonista nell’aprile del 1994 quando si lancia da 3200 metri in un volo in skysurf sul Polo Nord. Il 14 novembre 1995 si lancia da 12700 metri nei cieli di Mosca e stabilisce il nuovo primato di lancio da grandi altezze senza respiratore d’ossigeno.

Poi nel 1996 vince il primo campionato del mondo di Skysurf, organizzato dalla Federazione Aereonautica Internazionale.

Dal 1997 Patrick De Gayardon dedica tutto il suo tempo al progetto “Wing Fight” per lo studio, la messa a punto e la sperimentazione di una tuta alare, di sua invenzione. Nei tre anni precedenti aveva studiato il volo di una singolare specie di scoiattoli del Madagascar, i quali muniti di una sottile membrana che collega gli arti anteriori, quelli posteriori e la coda, planano da un albero all’altro.

I primi prototipi della tuta risalgono al 1994 e i primi esperimenti al 1996. La particolare tuta è dotata di tre superfici alari cucite direttamente al corpo della tuta stessa, per riempire lo spazio che si crea tra le braccia, il corpo e le gambe allargate; formata da una doppia membrana, questa si gonfia durante la caduta creando un effetto portante.

Con questa tuta alare la velocità di spostamento orizzontale della caduta libera è di 140/150 chilometri orari. La velocità massima è 180 km/h; la velocità verticale di 90 km/h. Con un piano di caduta di 35 gradi e con un corpo inclinato in avanti di 20-25 gradi, si ottiene che lo spostamento orizzontale è maggiore di quello verticale.

Le prove di Patrick De Gayardon hanno portato a risultati impensabili: lanciandosi da 4000 metri è riuscito a spostarsi orizzontalmente di 6 chilometri, in poco più di due minuti: l’avanzamento orizzontale è pertanto molto di più di quello verticale. In definitiva si può parlare di volo planare, e in estrema sintesi della capacità per l’uomo di volare. Con questa impresa Patrick De Gayardon diventava l’uomo capace di rendere viva la leggenda di Icaro.

Con il volo planato, intuito, studiato e sperimentato personalmente, è stato poi capace, durante una caduta libera senza paracadute, di rientrare nello stesso aereo da cui, chilometri più in alto si era lanciato. Così come gli scoiattoli malgasci si lanciano da un albero atterrando su di un altro dopo un volo, così Patrick De Gayardon si è lanciato con la sola tuta, mentre l’aereo volava con il suo stesso angolo di discesa; e il francese si è prima avvicinato al velivolo, poi vi è rientrato.

Nel mese di aprile 1998 Patrick si trova alle isole Hawaii per sperimentare alcune migliorie sulle prestazioni della speciale tuta alare.

E’ lunedì 13 aprile, quando durante un lancio di allenamento, nel meccanismo di apertura del paracadute applicato alla tuta, compare un problema: Patrick De Gayardon muore tragicamente.

Il giorno seguente, in Italia, la Gazzetta dello Sport dedicava la sua quarta di copertina a questo moderno eroe: insieme a una stupenda foto a colori che ritraeva Patrick in volo nel cielo azzurro, compariva la seguente frase: “Ci sono uomini che con le loro invenzioni hanno cambiato il nostro modo di vivere. Altri, quello di sognare“.

BANCHE POPOLARI: SUICIDIO ITALIANO!

Fonte: http://icebergfinanza.finanza.com/2015/01/22/banche-popolari-suicidio-italiano/

Si lo so è appena usata la notizia del quantitative easing della BCE, ma chissenefrega, abbiamo cose molto più importanti di cui parlare, vi stanno fottendo il futuro e quello dei Vostri figli.

Due brevi riflessioni a proposito di quanto è avvenuto in questi giorni a proposito del decreto del Governo che rivoluzionerà il mondo delle banche popolari.

Il provvedimento, che costituisce l’articolo 1 del decreto legge in oggetto oggi, offre ai dieci istituti coinvolti “18 mesi di tempo” per superare il voto capitario e “trasformarsi in spa”. Fino ad ora, in assemblea per le popolari vigeva il principio “una testa un voto”, per il quale ogni socio ha lo stesso peso indipendentemente dalla quota di capitale azionario detenuta.

Sollecitato dai giornalisti, il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, ha giustificato la scelta di porre il limite a 8 miliardi di attivi come giusta soglia per “dare una scossa” al sistema del credito, “preservando però un sistema di governance che ha dato tanto” all’Italia. Ha però aperto, in futuro, a nuovi suggerimenti e ritocchi ai modelli di governo delle piccole banche, anche per rispondere al nuovo scenario di mercato europeo.

E’ chiaro che il Governo non ha fatto altro che sottostare al ricatto della Troika e del FMI!

La balla che il credito cooperativo e le altre piccole realtà popolari non hanno nulla da temere è riassunta nelle parole di Padoan…

Ha però aperto, in futuro, a nuovi suggerimenti e ritocchi ai modelli di governo delle piccole banche, anche per rispondere al nuovo scenario di mercato europeo.

Basterebbe pensare a quello che è successo con le Slot-machine o quello che sta accadendo con il TTIP, come l’intenzione demenziale di liquidare gioielli di Stato che danno rendimenti superiori a qualsiasi ipotesi di realizzo, o le demenziali politiche economiche di questi mesi. Potrei continuare a fornire innumerevoli esempi, di come questo Governo e i precedenti siano schiavi del capitale e delle lobbies, ma fermiamoci qui.

E’ forse l’ennesimo suggerimento della Troika, faina di Bruxelles!

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 31 gen – Gli attacchi dell’Unione europea al credito cooperativo ‘rischiano di destabilizzare il sistema di finanziamento a livello locale’ di cui le banche popolari sono il primo motore. Lo ha detto il segretario generale dell’Associazione europea delle banche cooperative, Herve’ Guider, in una conferenza stampa. La Commissione europea, ha detto Guider, ha un’impostazione ‘decisamente liberale’ e ritiene che il mercato europeo del credito sia eccessivamente frammentato, limitando in questo modo la competitivita’. La strada che Bruxelles immagina, aggiunge, e’ quella del consolidamento bancario, con i gruppi piu’ piccoli, come quelli cooperativi, progressivamente esclusi dal mercato. Questo, ha detto Guider, e’ ‘inammissibile’. Sole 24 ore

O quello dei sicari dell’economia del Fmi attacca fondazioni bancarie e banche popolari

Ripeto c’è molto da cambiare nel sistema finanziario italiano ormai è un’autentica fogna, ma per favore impariamo a distinguere!

Tralasciamo per un attimo la questione della putrida palude nella quale giace da tempo la governance di molte di queste banche popolari che ha prodotto ladri e truffatori come le recenti vicende insegnano, ma serviva disfare una realtà che nonostante tutto ha dimostrato di tenere il sistema finanziario italiano lontano da guai che hanno devastato il resto del mondo e soprattutto la Germania?

Ricordo a tutti che non è lo strumento quello che non funziona, ma gli psicopatici, presunti esperti e competenti che utilizzano MALE questo strumento per i loro affari e interessi personali, o per favorire gli amici degli amici.

Fatta questa premessa usi un decreto legge per cancellare uno statuto che proviene dalla storia, chi te l’ha suggerita una mossa così audace caro Renzi, che suppongo infilerai dentro l’ennesima fiducia in Parlamento, dove urlerai che se non passa si va tutti a casa e l’Italia senza di te salta?

Perchè tanta fretta caro Renzi, cosa hai barattato in cambio dell’ennesimo saccheggio del tessuto industriale e manifatturiero del Nord Est italiano?

Avevi bisogno di qualche popolare in salute nella quale fondere le voragini del MPS e della banca Carige, per nascondere gli scempi politici del tuo partito in questi anni?

Gli unici che hanno festeggiato sono gli psicopatici che infestano i mercati, non vedevano loro di poter calare sulle banche popolari per poterle spolpare sino al midollo!

Un saggio detto popolare dice che nella botte piccola ci sta il vino migliore e noi che facciamo distruggiamo le botti piccole e travasiamo tutti in una grande, la stessa botte, “too big to fail” che sta tenendo in ostaggio l’economia reale, banche troppo grandi per fallire nelle quali, un manipolo di psicopatici gioca quotidianamente al casinò con i soldi dei propri clienti.

Esagero vero? Ma certo la storia di questi anni è tutta un’esagerazione, basti pensare che perfino un delin..ops intendevo dire un delizioso banchiere come Dimon della JPMorgan sta strillando come un’aquila chese ne andrà con la sua banchetta in Cina se Obama non la smette di fare l’occhiolino alle banche di credito cooperativo, Credit Unions americane e di perseguitare la finanza creativa.

Questa gente starebbe meglio vicino ad un lampione, non a sostenerelo come gli ubriachi! Se il nostro Paese si è in parte salvato dalla devastazione della finanza creativa lo si deve alla struttura delle banche popolari e di credito cooperativo e non allo spirito santo o alla casualità, ovvio che qualche esaltato ha usato in questi anni la banca come fosse il salotto di casa sua, ma ribadisco è l’utilizzo dello strumento da condannare e non lo strumento stesso che al limite è solo da correggere.

Come scrive Leonardo Becchetti…

I sistemi finanziari sono come gli ecosistemi. Hanno bisogno di biodiversità per essere resilienti agli shocks. Se restano solo le sequoie giganti la foresta muore. Sono allergico ai complottismi Ma c’è chi dice che grandi gruppi finanziari stranieri vogliano mettere le mani sul risparmio del paese. Per farlo bisognava prima allentare le tutele del lavoro nel settore ed eliminare gli ostacoli alle scalate. Caro Renzi dicci che non è vero o che forse non ti eri ancora accorto del problema. Ogni tanto, c’è qualche gelida manina che interviene e vuole fare il sacco del paese.

Caro Leonardo, nessuno complotto come scrivo da anni, è tutto alla luce del sole, al limite la storiella del complotto serve ha chi lo realizza per screditare coloro che lo mettono in evidenza.

Forse è il caso di fermarsi qui, tanto immagino che a Voi interessa poco o nulla.

Dovunque loro stanno smantellando tutto, privatizzando e liquidando patrimoni statali, diritti e occupazione, stato sociale, cooperazione e terzo settore, ovunque faranno terra bruciata nell’indifferenza di un popolo che non capisce più nulla colpito dallo shock della crisi.

Aveva ragione Friedman… «In uno dei suoi saggi più influenti, Friedman formulò la panacea tattica che costituisce il nucleo del capitalismo contemporaneo, e che io definisco “dottrina dello shock”. Osservava che “soltanto una crisi – reale o percepita – produce vero cambiamento. Quando quella crisi si verifica, le azioni intraprese dipendono dalleidee che circolano. Questa, io credo, è la nostra funzione principale: sviluppare alternative alle politiche esistenti, mantenerle in vita e disponibili finché il politicamente impossibile diventa il politicamente inevitabile”. Alcune persone accumulano cibo in scatola e acqua in previsione di grandi disastri; i friedmaniani accumulano idee per il libero mercato. E quando la crisi colpisce – ne era convinto il professore dell’università di Chicago – è fondamentale agire in fretta, imporre un mutamento rapido e irreversibile prima che la società tormentata dalla  crisi torni a rifugiarsi nella tirannia dello status quo» ().

Buona consapevolezza e mi raccomando tenetevelo per Voi e non condividete nulla, tanto sono cose scritte da un pazzo qualunque!

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Mamma, si sta rimpicciolendo la foresta! Colpa dei cambiamenti climatici

Scritto da: Roberta Ragni
Fonte: http://www.greenme.it/informarsi/natura-a-biodiversita/15499-foreste-piu-piccole-cambiamenti-climatici

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GRECIA: IL PIU’ GRANDE SUCCESSO DELL’EURO!

Fonte: http://icebergfinanza.finanza.com/2015/01/21/grecia-il-piu-grande-successo-delleuro-2/

Domenica in Grecia si vota, ma non importa ci penserà Draghi dicono loro, le voci che circolano, sottolineano come in realtà non ci sta affatto pensando, in un primo tempo, gli acquisti di titoli greci spazzatura resteranno fuori dal famigerato quantitative easing.

Quello che è certo è che faranno di tutto per manipolare il voto, lo hanno fatto ovunque e lo faranno anche ora, ci manca solo che mandano qualche “osservatore” europeo per “controllare” la regolarità del voto, per “aggiustarlo” se ma ve ne fosse bisogno.

Non ne è passato uno solo di referendum che dava fastidio al loro progetto, si il progetto della banda di mocciosi, figli del principio di Peter, che si riunirà a Davos in questi giorni per farsi in santa pace gli affaracci loro e così probabilmente accadrà di nuovo, sai se non voti bene, arriva l’uomo nero e ti porta via i risparmi, fuori dall’Europa.

Della devastazione del popolo greco ne abbiamo parlato a più riprese, sappiamo già tutto, soprattutto grazie alle dichiarazioni di un idiota che la descritta come il più grande successo dell’euro.

Il resto è forse bene che lo rivediate insieme ad Alberto Bagnai, una sintesi efficace apparsa lunedi sul suo blog… Cosa sapete della Grecia? (fact checking)

Nei prossimi giorni si parlerà molto di Grecia. Ma voi, della Grecia, cosa sapete? Se siete qui per la prima volta, è probabile che sappiate solo quello che avete potuto apprendere dai mezzi di comunicazione italiani. L’associazione a/simmetrie segue da quando si è costituita (due anni or sono) la vicenda greca, e ha raccolto autorevoli testimonianze di prima mano, che trovate sul suo sito. Ve ne parlerò dopo, ma qui voglio occuparmi di quello che a noi è arrivato attraverso i mezzi di comunicazione. Cosa vi hanno detto, questi mezzi di comunicazione, e voi cosa avete, quindi, potuto capire?

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