Decine di migliaia di mosche dell’olivo geneticamente modificate saranno rilasciate nell’ambiente: disastro annunciato

Fonte: http://www.ilcambiamento.it

La società inglese Oxitec sta pianificando il rilascio nell’ambiente di cinquemila esemplari alla settimana di mosche dell’olivo geneticamente modificate: il rilascio avverrà in Spagna, per la precisione in Catalogna, vicino a Tarragona (ma ricordate che gli insetti non hanno barriere, volano ovunque).

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Questi insetti, secondo la denuncia dell’associazione TestBiotech, sono manipolati in modo che i discendenti femmine muoiano non appena spuntate le larve nelle olive, mentre la generazione successiva di maschi è programmata per sopravvivere. L’esperimento durerà un anno e coprirà un’area di mille metri quadrati. Naturalmente, come detto, gli insetti possono diffondersi al di là di ogni controllo e potranno facilmente arrivare nell’area vasta del Mediterraneo, per esempio in Francia, Grecia, Italia, Portogallo e nel resto della Spagna. Alcuni paesi hanno chiesto che venga vietato l’esperimento. L’intento della Oxitec è di far sopravvivere i maschi per farli incrociare con le femmine non ogm, in modo da introdurre poi i geni artificiali in tutta la popolazione degli insetti. «La biodiversità si avvia ad essere gravemente danneggiata – spiega Christoph Then di TestBiotech – con tutte le conseguenze sull’ecosistema, l’ambiente e la filiera alimentare. Le mosche della Oxitec sono modificate con DNA sintetico che è una combinazione di organismi marittimi, batteri, virus e altri insetti. Nessuno può prevedere appieno le conseguenze di tale follia». «E’ un esperimento pericoloso che avrà effetti su tutta Europa – dice Janet Cotter di Greenpeace International – gli insetti non rispettano alcun confine e, una volta partiti, sarà impossibile fermarli». Margarida Silva, della Coalizione portoghese Liberi da Ogm, dice: «Non possiamo tollerare tali esperimenti. Tutto il pianeta è già sotto stress, ogni ulteriore danno irrimediabile è inaccettabile. E quali consumatori pensiamo possano essere interessati a comprare olio ricavato da olive dove dentro sono morte larve di mosche ogm?». Victor Gonzálvez della SEAE (Sociedad Española para la Agricultura Ecológica, membro IFOAM) ha dichiarato: «La Spagna è il primo produttore al mondo di olio biologico con un’estensione di 170mila ettari di terra arabile. In questo modo i produttori bio perderanno la certificazione e i consumatori resteranno alla larga da qualsiasi olio prodotto in Spagna».

Non è ancora chiaro se l’esperimento sia stato già autorizzato dalle autorità nazionali; su queste questioni le informazioni non sono mai trasparenti nè di semplice accesso. Il rilascio potrebbe accadere proprio in questi giorni o nelle prossime settimane. A meno che non sia già avvenuto.

Le organizzazioni che si stanno mobilitando sono:

Amigos de la Tierra (Spagna), Agrobio (Portogallo), BiotechWatch (Grecia), Criigen (Francia), Federation Nationale d’ Agriculture Biologique, FNAB (Francia), Ecologistas en Acción (Spagna), Generations Futures (Francia), Greenpeace (Spagna), IFOAM (Bruxelles), OGM dangers (Francia), Plataforma Andalucía Libre de Transgénicos (Spagna), Portuguese Plataforma Transgénicos Fora (Portogallo), Red de Semillas (Spagna), Rete Semi Rurali (Italia), Sciences Citoyennes (Francia), Sociedad Española para la Agricultura Ecológica, SEAE (Spagna), Testbiotech (Germania)

Contatti:

Víctor Gonzálvez – direttore della Sociedad Española de Agricultura Ecológica

vgonzalvez@agroecologia.net, Tel: +34 627343399

Christoph Then, Testbiotech, Tel + 49 15154638040, info@testbiotech.org

 

I bambini che imparano la condivisione avranno successo da adulti

Fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/bambini-condivisione-adulti.php

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Insegnare ai bambini la condivisione e la cooperazione influisce positivamente sul successo scolastico e lavorativo in età adulta. È quanto emerge da uno studio dell’Università statale della Pennsylvania (Penn State) e della Duke University a Durham, apparso sulla rivista American Journal of Public Health.

La ricerca –  condotta su 753 bambini dell’asilo seguiti per vent’anni a partire dal 1991 – mostra che  la probabilità di aver terminato il college e di avere un lavoro a tempo pieno a 25 anni era maggiore per coloro che all’asilo aiutavano gli altri ed erano più propensi alla condivisione. Viceversa, i bambini con problemi legati alla cooperazione e alla risoluzione dei conflitti avevano maggiori probabilità di abbandonare la scuola, di avere problemi con la legge e disturbi legati all’abuso di sostanze come alcol o droghe.

I ricercatori hanno dunque riscontrato un’associazione tra il successo in età adulta e il possesso da bambini di buone capacità sociali. “Si tratta di competenze che probabilmente fanno presagire la capacità di fare bene a scuola, di prestare attenzione e di gestirsi nel proprio ambiente”, commenta Damon E. Jones, docente di Health and Human Development della Penn State University e alla guida del gruppo di ricerca.

“Exxon Mobil sta violando la sovranità del Venezuela e il diritto internazionale”

Scritto da: Fabrizio Verde
Fonte: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6&pg=12445

Exxon Mobil sta violando la sovranità del Venezuela e il diritto internazionale

Fabio Marcelli, giurista internazionale: “La scelta della Exxon Mobil sull’Esequibo risponde a un intento di destabilizzazione nei confronti di un governo che si è ribellato alle regole delle elité transnazionali”

Fabio Marcelli, giurista internazionale e curatore di un blog su il Fatto Quotidiano, fa luce ai lettori dell’AntiDiplomatico su una vicenda molto importante ma, proprio per questo, taciuta dai media a cui in troppi, purtroppo, continuate ad affidarvi per “informarvi”. Parliamo delle violazioni gravi di Exxon Mobil sui diritti di sovranità del Venezuela su un’ampia zona frontaliera con la Guyana, il cosiddetto Esequibo, vasto 160.000 kmq e apparentemente ricco di risorse, specie petrolifere.

La storia, scriveva Marcelli pochi giorni fa su il Fatto ha dimostato il ruolo giocato dalla United Fruit rispetto al golpe in Guatemala nel 1954, quello di Anaconda, Itt ed altre rispetto al golpe del Cile nel 1973, o a quello dell’Anglo Iranian Oil Company rispetto al rovesciamento di Mossadeq in Iran nel 1953. “In tutti questi casi le multinazionali si sono avvalse della collaborazione dei servizi segreti occidentali, specie la Cia. Per questo non può affatto sorprendere la denuncia del ruolo assunto da Exxon Mobil contro il governo venezuelano, espressa dal presidente Maduro di recente. Come negli altri casi ancora una volta, si tratta di finanziare una campagna politica volta a spodestare un governo che, a differenza di quelli che lo precedettero fino all’avvento di Chavez nel 1998, si è adoperato per recuperare le ricchezze naturali che spettano al popolo venezolano per utilizzarle a beneficio della popolazione in un’ottica di cooperazione internazionale con gli altri governi latinoamericani e del resto del mondo”.  

L’intervista
– Tra la Repubblica Bolivariana del Venezuela e l’attuale Repubblica Cooperativa di Guyana è in corso una disputa territoriale che ebbe inizio con il Trattato Arbitrale di Washington D.C. del 2 febbraio del 1897, che decise la creazione del Tribunale Arbitrale che si riuní a Parigi per risolvere la questione tra Inghilterra e Venezuela sulla Guyana Esequiba. Attualmente, la controversia è affidata al Segretario Generale delle Nazioni Unite e, secondo quanto stabilito dall’Accordo di Ginevra, la Guyana sostituisce il Regno Unito nella disputa con il Venezuela. Può spiegarci dal punto di vista giuridico, perché la Guyana viola il diritto internazionale e la sovranità nazionale del Venezuela?
“Il governo della Guyana sta agendo unilateralmente di concerto con la multinazionale petrolifera statunitense Exxon Mobil per sfruttare le risorse energetiche dell’area dell’Esequibo. Si tratta di una violazione del diritto internazionale dato che l’Accordo stipulato da Venezuela e Regno Unito il 17 febbraio 1966 in vista del conseguimento dell’indipendenza da parte della Guyana stabiliva a chiare lettere la necessità di un accordo fra le Parti e il congelamento di qualsiasi attività unilaterale prima del raggiungimento di tale accordo. Va inoltre tenuto conto del principio di diritto internazionale dell’uti possidetis, recepito dall’art. 10 della Costituzione della Repubblica Bolivariana di Venezuela, secondo il quale nella definizione del territorio venezuelano va tenuto conto di quelli che erano i confini della Capitania general de Venezuela all’epoca del dominio coloniale spagnolo”.
– Autorizzando la Exxon Mobil allo sfruttamento delle risorse petrolifere nella zona dell’Esequibo, per la quale la Repubblica Bolivariana del Venezuela ha presentato reclamo, la Guyana ha deciso di rinunciare ad una risoluzione pacifica della controversia. A questo punto, come procedere affinché si possa giungere a una soluzione che permetta lo sfruttamento delle importanti risorse nel territorio dell’Esequibo, a beneficio dei popoli?
Occorre insistere con il governo della Guyana affinché abbandoni tale presa di posizione, sospenda le attività della Exxon Mobil e arrivi all’accordo delineato nel 1966. Un ruolo importante spetta a tale proposito alle organizzazioni regionali latinoamericane e dei Caraibi.
– Oltre agli interessi della multinazionale statunitense Exxon Mobil, a suo giudizio, vi è la volonta di aprire un altro fronte di destabilizzazione per il Venezuela, già colpito da guerra economica e tentazioni golpiste della destra?

“Le ingerenze delle multinazionali negli affari interni dei Paesi latinoamericani e del resto del mondo costituiscono purtroppo una costante degli ultimi due secoli di storia. Non v’è dubbio che la scelta della Exxon Mobil risponda, oltre che ai suoi interessi particolari, a un intento di destabilizzazione più generale nei confronti di un governo che ha dimostrato di non volersi piegare alle tradizionali regole di sottomissione e cooptazione delle élites locali da parte del capitale transnazionale”.

– L’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nuestra America, è un progetto di cooperazione politica, sociale ed economica tra le Nazioni dell’America Latina e quelle caraibiche, reso concreto nel 2004 sulla scorta dell’iniziativa presa dal Venezuela e da Cuba. Un progetto che trova un comune denominatore nella solidarietà e nella trasformazione sociale. Ritiene possibile proporre ai popoli europei che sono schiacciati dall’ottusa e ideologica austerità imposta dall’Unione Europea, questo modello come valida alternativa?

Certamente l’ALBA costituisce un esperimento di importanza fondamentale che andrebbe recepito a livello europeo. Vedo due possibili strade in tale senso. Una rifondazione dell’Unione europea che da tempo ha abbandonato qualsiasi velleità di intervento sociale e di solidarietà tra i popoli e la creazione di un’organizzazione informata ai principi dell’ALBA fra i Paesi che ci stanno, in particolare dell’area mediterranea.

– Dopo il caso della Grecia e l’umiliazione della democrazia inflitta dal regime della Troika, quali insegnamenti dovrebbero trarre i paesi dell’Europa del sud dall’Alleanza bolivariana per spezzare le catene che li opprimono in questa fase e tornare alla loro sovranità?

La vicenda greca, che non è affatto conclusa, ha avuto fra gli altri il merito di evidenziare la logica di sopraffazione totale fatta propria dai centri di potere dell’Unione europea. L’esempio dei popoli latinoamericani è importante perché dimostra come, anche in situazioni economicamente e socialmente più arretrate della nostra, sia possibile rovesciare il dominio neoliberista e mettere il mercato al servizio dei popoli e non già il contrario, come purtroppo avviene da noi.

Decifrato un rotolo ebraico bruciato 1500 anni fa

Fonte: http://www.antiquities.org.il/Article_eng.aspx?sec_id=25&subj_id=240
Fonte: http://ilfattostorico.com/2015/07/24/decifrato-un-rotolo-ebraico-bruciato-1500-anni-fa/

(Alamy Live News)

Una tecnologia all’avanguardia ha permesso agli scienziati di leggere una parte di un rotolo di pergamena che era andato completamente bruciato ben 1500 anni fa. Era stato trovato dentro l’aron (l’Armadio Sacro) della sinagoga di Ein Gedi, in Israele, 45 anni fa.

Alla fine dello studio, molto faticoso e durato un anno, i ricercatori sono riusciti a leggere i versi dell’inizio del Libro del Levitico, il terzo libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana.

(IAA)

Il rotolo di pergamena era stato dissotterrato nel 1970 durante gli scavi archeologici nella sinagoga di Ein Gedi. Tuttavia, essendo carbonizzato, non era stato possibile leggerlo in alcun modo.

Il lavoro di decifrazione è stato svolto grazie al Lunder Family Dead Sea Scrolls Conservation Center dell’Autorità Israeliana per le Antichità, già impegnato nella conservazione e documentazione dei rotoli del Mar Morto.

Il rotolo è l’inizio del Libro del Levitico, scritto in ebraico, e datato al radiocarbonio al tardo VI secolo d.C. Si tratta del più antico rotolo esistente dei cinque libri della bibbia ebraica ad essere trovato dopo i Rotoli del Mar Morto, la maggior parte dei quali risalgono tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.

La scannerizzazione è stata effettuata dalla società israeliana Merkel Technologies, specializzata in scansioni 3D ad alta definizione. Il risultato è stato poi inviato al professor Brent Seales dell’Università del Kentucky, che ha sviluppato un programma per srotolare virtualmente il rotolo e visualizzare il testo. E, con grande sorpresa ed emozione, sono diventati leggibili i primi otto versi del Libro del Levitico.

(University of Kentucky)

(University of Kentucky)

Il rotolo e altri frammenti rinvenuti insieme (EPA)

(IAA)

(IAA)

Il Levitico contiene le leggi religiose e sociali, ad uso dei sacerdoti e dei leviti, che Mosè diede agli Ebrei durante il soggiorno nel deserto del Sinai (circa 1200 a.C.).

Il Signore chiamò Mosè e dalla tenda del convegno gli disse: “Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno di voi vorrà fare un’offerta al Signore, offrirete bestiame grosso o minuto. Se l’offerta è un olocausto di grosso bestiame, egli offrirà un maschio senza difetto; l’offrirà all’ingresso della tenda del convegno, per ottenere il favore del Signore. Poserà la mano sulla testa della vittima, che sarà accettata in suo favore per fare il rito espiatorio per lui. Poi immolerà il capo di grosso bestiame davanti al Signore, e i sacerdoti, figli di Aronne, offriranno il sangue e lo spargeranno intorno all’altare, che è all’ingresso della tenda del convegno. Scorticherà la vittima e la taglierà a pezzi. I figli del sacerdote Aronne porranno il fuoco sull’altare e metteranno la legna sul fuoco, poi sulla legna e sul fuoco che è sull’altare disporranno i pezzi, la testa e il grasso.

Levitico, 1:1-8

Questa è la prima volta che uno scavo archeologico trova un rotolo con la Torah in una sinagoga, in particolare dentro l’aron.

L’archeologo Sefi Porath, scopritore del rotolo nel 1970, racconta: «Decifrare il rotolo, che è rimasto un enigma per 45 anni, è molto emozionante. Ein Gedi era un villaggio ebraico in epoca bizantina (IV-VII secolo d.C.) e aveva una sinagoga con un raffinato pavimento a mosaico e un aron. L’insediamento venne completamente bruciato, e nessuno dei suoi abitanti vi fece mai ritorno. Oltre ai frammenti bruciati dei rotoli, gli scavi hanno portato alla luce un candelabro di bronzo a sette braccia (Menorah), un contenitore coi soldi della comunità con dentro circa 3.500 monete, lampade a olio in ceramica e recipienti contenenti profumo. Non conosciamo le cause dell’incendio, ma potrebbero essere stati i predoni beduini oppure anche i conflitti col governo bizantino».

(Mail Online)

Autorità Israeliana per le Antichità

 

Birra: Proprietà e Benefici

Fonte: http://www.mr-loto.it/birra.html

Beer; Objects on white background
Beer; Objects on white background

La birra è una delle bevande più antiche, pare affondi le sue radici fin nell’antico Egitto; non era lo stesso tipo di birra che beviamo oggigiorno, soprattutto per quanto riguarda la fermentazione che era  naturale e non controllata come accade ora.

Oltre ad essere una delle bevande più antiche è anche la più diffusa.
Gli ingredienti principali della birra sono quattro: acqua, malto, luppolo e lievito. Il cereale più diffuso da sempre per la preparazione della birra è l’orzo, anche se, a tutt’oggi, esistono birre al frumento, di segale, di riso e di mais.
La birra non è semplicemente una bevanda alcolica; ha proprietà nutritive rilevanti e non a caso veniva chiamata “il pane liquido”. Generalmente contiene molto meno etanolo di qualsiasi altra bevanda alcolica e per questo può essere considerata, a buon diritto, un vero e proprio alimento.
 
Composizione Chimica
Birra: Proprietà e benefici
Le proprietà della birra si rivelano a partire dalla sua composizione; la presenza di vitamine, sali minerali e potassio rendono questa bevanda adatta ad essere integrata in una dieta alimentare bilanciata.
La birra è composta da acqua, anidride carbonica, zuccheri, destrine, albuminoidi, sostanze provenienti dal luppolo e glicerina.  Oltre al notevole contenuto vitaminico, il rapporto calcio-fosforo è quasi ottimale mentre è bassissima la quantità di sodio presente. Questa la composizione chimica della birra:
 
Proteine 0,2 gr                          Potassio 35 mg                           Riboflamina 0,03 mg
Ferro 0 mg                                Lipidi 0 gr                                    Nizona 0,90 mg
Calcio 1 mg                               Grassi solidi 3,5 gr                       Vitamina A 0 mg
Fosforo 28 mg                          Alcool 2,8 g                                 Vitamina C 1 mg
Tiamina 0 mg                            Sodio 10 mg                                                               
 
Valori espressi per 100 g di prodotto  
 
Proprietà Curative e Benefici della Birra
 
In generale è la cosiddetta birra cruda, o meglio, la tipica birra artigianale, quella che apporta maggiori benefici all’organismo umano; l’assenza di pastorizzazione consente di mantenere intatte le proprietà organolettiche della birra che, restando integre, riescono ad interagire in modo positivo con l’organismo umano.
Secondo uno studio condotto dall’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, risulterebbe che la pianta del luppolo e le sue infiorescenze, utilizzate comunemente nel processo di birrificazione per conferire alla bevanda sapore ed aroma caratteristici, contengono diversi tipi di flavonoidi prenilati che hanno mostrato un’attività antitumorale in sistemi sperimentali di laboratorio. Tra questi il più abbondante è lo xantumolo  che è un ingrediente della birra luppolata. Dagli studi fatti, risulta che lo xantumolo è in grado di inibire la proliferazione e la vitalità delle cellule tumorali umane di carcinomi mammari, ovarici e di tumori del colon. Non solo. In questa ricerca lo Xantumolo ha evidenziato la capacità di indurre la morte per apoptosi delle cellule leucemiche e di interferire con le cellule endoteliali inibendo l’angiogenesi, uno dei fenomeni che spesso occorre durante le fasi acute nei pazienti leucemici. Non tutte le birre però contengono una tale concentrazione di xantumolo. La migliore è quella a più alto contenuto di luppolo, quindi dal sapore più amaro e dotato di una densa corona di schiuma persistente (senza luppolo la schiuma si dissolverebbe immediatamente).
Secondo uno studio condotto su adulti spagnoli, la birra, consumata con moderazione, possiede un effetto immunomodulatore che appare più marcato nelle donne rispetto agli uomini. Da non sottovalutare gli effetti antiossidanti della birra: grazie ai polifenoli contenuti, la birra previene l’invecchiamento della pelle, agisce contro i radicali liberi e previene dunque l’insorgere di malattie cardiovascolari.
 
 
La Birra e  il Cuore
 
Bere qualche bicchiere di birra durante i pasti può essere di aiuto per prevenire le malattie del cuore; questo quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori tedeschi. Pare che un moderato consumo di birra abbia un effetto anti-infiammatorio; in particolare induce a diminuire la concentrazione di due proteine infiammatorie che aumentano il rischio di problemi cardiaci. Queste due proteine sono la proteina C-reattiva, che appunto promuove la reazione infiammatoria, e il fibrinogeno, che contribuisce alla formazione di coaguli; grazie alla birra non solo risultano diminuiti i livelli di CRP e di fibrinogeno, ma aumenta anche la concentrazione di HDL che rappresentano il cosiddetto “colesterolo buono”.
Bere birra ogni giorno, a dosi moderate, riduce di circa 1/4 i rischi di malattie coronariche, aumenta del 4% il colesterolo ‘buono’ e riduce del 17% il rischio di incidenti cardiovascolari.
Luppolo
Luppolo

 

Curiosità sulla Birra
 
Da un’indagine commissionata dall’associazione Assobirra è emerso che il consumo di birra ha superato quello del vino, soprattutto nei pasti fuori casa e durante il weekend. Il 42 % degli italiani la beve al ristorante, contro un 39 % che preferisce il vino. Si tratta di un sorpasso storico, che rappresenta il compimento di una rincorsa iniziata già da qualche anno e che ha visto affermarsi la birra come bevanda adatta ad ogni tipo di pasto e compatibile con il concetto di alimentazione sana.
 
La Birra Artigianale
Da un po’ di anni a questa parte si è diffusa in Italia la moda della birra fatta in casa; con una spesa di circa 60-70 euro si può acquistare  un kit completo per la produzione di birra in ambiente domestico, con risultati che possono essere considerati più che soddisfacenti. Parallelamente a questa attività di birrificazione domestica sono nate, sempre in Italia, parecchie microbirrerie, ovvero locali dove viene prodotta la birra, non in grandi quantità e solitamente cruda, ovvero non pastorizzata.
La pastorizzazione è un processo di conservazione che consiste nel portare, solitamente tramite vapore, le bottiglie di birra (in questo caso) ad una temperatura di 60° circa per circa mezz’ora. Questo fà si che molti miscroorganismi presenti nella birra muoiano, evitando così spiacevoli trasformazioni del prodotto dopo un certo periodo di tempo. Il lato negativo della pastorizzazione è che con essa vengono eliminati anche tutti quei microorganismi che hanno un effetto positivo sul nostro organismo, solo per poter permettere una più lunga durata della birra.
Solitamente, annessi alle microbirrerie, troviamo locali in cui si può consumare la birra cruda, non pastorizzata e molto spesso a prezzi veramente convenienti; questo il motivo del successo e della proliferazione delle microbirrerie.
L’effetto Diuretico della Birra
Altro aspetto molto positivo della birra è l’effetto diuretico che ha sull’organismo umano. Quando beviamo birra il nostro corpo produce più urina del solito in quanto la presenza di  sali minerali quali Potassio e Magnesio e una ridotta quantità di Sodio, favoriscono l’accelerazione del processo diuretico. Quindi, la birra, se assunta in quantità moderate, aiuta la naturale attività dei reni senza però alterare l’equilibrio dei liquidi e dei sali minerali presenti nel corpo; questo può determinare innanzitutto la diminuzione della formazione dei calcoli renali e, poi, un giovamento per la salute generale.
 
Il Luppolo
Il luppolo nella birra ha due funzioni fondamentali:
 
1- conferisce il classico gusto amaro della birra.
 
2- svolge una naturale funzione conservante.
 
Ne esistono diverse qualità a seconda di tipo e provenienza da impiegarsi a seconda dello stile di birra che si vuole ottenere; ma si ottengono buoni risultati anche con il luppolo italiano.
 
Si usa principalmente come fiori secchi oppure come olio.
 
Il luppolo della birra contiene la più alta concentrazione di molecole antitumorali.
 
A tali molecole è stato assegnato un nome “ xantumolo “ il quale è il polifenolo contenuto nel luppolo (humulus lupulus) della birra, a possedere tali sorprendenti proprietà.
 
Contrariamente a quanto sostenuto da molti, la birra non fà ingrassare, anzi! La birra è poco calorica. Ovviamente l’apporto di calorie dipende dal tipo di birra, ma in generale possiamo affermare che per 100 g di birra normale ci si attesta sulle 35 kcal., da un minimo di 28 per le leggere ad un massimo di 60 per quelle più forti.
Tra le bevande alcoliche è quella meno calorica in assoluto e, addirittura, presenta valori più bassi rispetto a molte bevande analcoliche. Infatti, come emerge da diversi studi condotti da scienziati britannici, la birra non fà ingrassare. Come già scritto precedentemente, tengo a sottolineare che la birra che apporta maggiori benefici all’organismo umano è quella cruda, quindi potendo scegliere, non esitate. Un bel cappello di schiuma è un indice di freschezza della bevanda e  indicatore di una accurata selezione degli ingredienti. La schiuma preserva la birra da una rapida ossidazione e la rende più digeribile perché la priva di tutta la anidride carbonica in eccesso.
 

Un’arma segreta contro gli attacchi di panico

Fonte: http://www.riza.it/psicologia/attacchi-di-panico/2759/un-arma-segreta-contro-gli-attacchi-di-panico.html

Gli attacchi di panico sono causati da un accumulo di energia vitale che, quando non può scorrere si accumula fino a esplodere: ecco la cura

Un'arma segreta contro gli attacchi di panico

Il miglior rimedio per gli attacchi di panico? Liberare le energie

Il disturbo da attacchi di panico è un disturbo ambivalente: è certamente “in grado” di buttare a terra le persone che colpisce ma se si impara ad ascoltare il suo messaggio, può indurre le persone a cambiare radicalmente stile di vita e approdare a una pienezza mai raggiunta. Alcune forme di  disturbo da attacchi di panico sono dovute a eventi traumatici e devono essere trattate attraverso la psicoterapia; molte altre però sono causati da uno schema di comportamento standard e potrebbero essere risolte da chi ne soffre in modo rapido, anche senza cure particolari né psicofarmaci. Lo schema è questo: il disturbo da attacchi di panico (e la paura anticipatoria degli attacchi stessi che in breve si sviluppa) è dovuto ad un eccesso di energia intrappolata. Ma quale energia, visto quanta ne spendiamo tutti i giorni per la stressante vita quotidiana? Come può esserci un accumulo a fronte di tanto dispendio? L’energia intrappolata è quella che lo psicoanalista Carl Gustav Jung chiamò libido, intesa come energia psicofisica globale, legata ai nuclei profondi del nostro essere.

Così puoi superare gli attacchi di panico

Energia vitale, dunque, nel senso che “viverla ci fa vivere”, ci dà equilibrio e armonia, mentre non viverla ci imprigiona, ci spegne, ci comprime al punto che al nostro corpo servono gli attacchi di panico per farla esplodere ogni giorno, ovviamente in una forma caotica e destabilizzante. Cosa possiamo fare pe superare il problema?

Quattro strade contro gli attacchi di panico

Sono quattro i possibili canali espressivi nei quali far defluire e dare forma a questa energia magmatica che “non può vivere”: la creatività, l’erotismo, l’attività fisica, la passione. Tutte modalità dell’essere che, se attivate, permettono alla libido di dispiegarsi e rendono totalmente inutili gli attacchi di panico, che avevano il ruolo di compensare questa mancanza di espressione. È  quasi impossibile trovare una persona che, trovandosi in un periodo creativo o in un’esperienza realmente erotica, in un progetto appassionato o in un buono stato atletico, produca attacchi di panico: la cura migliore è vivere con pienezza.

Metti in moto la tua capacità di auto-guarigione ed addio attacchi di panico

Osserva il piccolo schema seguente e individua quale o quali aspetti tra quelli indicati sono carenti alla tua vita, e in che modo ti piacerebbe convogliare le tue energie profonde che non stai utilizzando.

– Creatività. È il fare qualcosa (non solo di artistico ma anche in altri campi, tra cui le semplici cose di ogni giorno) mettendoci la propria personale impronta, il proprio tocco.

– Erotismo. È quello stato di scambio con il partner che può esprimersi nella forma della sessualità, dell’innamoramento o della forte condivisione di affinità.

– Attività fisica. Intesa non come semplice movimento, ma come sport che ti piace e che non ti annoia, o come rappresentazione corporea (danza, ginnastica artistica)..

– Passioni. È il forte interesse, che può tradursi anche in un impegno protratto nel tempo, per un’attività (personale, sociale, solidale, politica, ecc.).

Quando ti dedichi a qualcosa che senti realmente tuo, questo interesse col tempo prevarrà dagli attacchi di panico, mettendoli prima in secondo piano e poi annientandoli.

PROGETTO CNS-FEDERICO II / Nasce a Napoli l’aereo che in due ore unirà Roma a New York

Fonte: http://www.identitainsorgenti.com/progetto-cns-federico-ii-nasce-a-napoli-laereo-che-in-due-ore-unira-roma-a-new-york/

hyplane

Il progetto, super innovativo, è coordinato dall’università Federico II e rappresenta uno dei primi obiettivi del neonato Center for Near Space, nuovo centro di ricerca inaugurato due giorni fa a Napoli. Si chiama Hyplane: si tratta di un aereo di 26 metri che, volando a 70 chilometri di quota, sarà in grado di coprire la tratta Roma-New York in sole due ore.

Ora, per realizzarlo – progetti analoghi sono in corso negli Usa e in Gran Bretagna, ma con prestazioni inferiori a quelle di Hyplane – si cercano investitori e risorse umane, come spiega Gennaro Russo, ingegnere aerospaziale e direttore del Cns, il neo-centro partenopeo che ha la finalità di contribuire ad una sempre maggiore diffusione della cultura spaziale tra le nuove generazioni e il grande pubblico, favorendo un positivo orientamento della società verso lo sviluppo del settore privato dell’astronautica civile.

Spiega Russo: “Si tratta di un velivolo che può essere utilizzato anche come spazioplano ipersonico per collegare più velocemente punti distanti della Terra, sfruttando il volo parabolico”.

Con sede a Napoli, dunque, il Cns è il primo dei centri di competenza dell’associazione no profit Italian Institute for the Future e punta ad avvicinare lo spazio alle persone e a potenziare le attività di ricerca, formazione e divulgazione nell’ambiente dei voli suborbitali, cioè spaziali ma con traiettoria inferiore a quella necessaria per entrare nell’orbita terrestre.

Hyplane è un progetto in linea con i più recenti orientamenti delle imprese private. Include un’idea molto vicina al volo spaziale con una filosofia a basso costo. Privilegiando, ad esempio, piccoli velivoli come questo che promette di coprire in due ore la tratta Roma-New York.

“Un’aereo – aggiunge Russo –  in grado di volare alla quota di 30 chilometri e di arrivare alla quota di 70 chilometri con tre salti parabolici che fanno provare l’esperienza della microgravità”.

Tecnologie aeronautiche e tecnologie spaziali, dunque, si fondono nel progetto Hyplane, un’idea concepita e nata a Napoli di altissimo impatto innovativo. Un piccolo spazioplano per 6 posti in grado di decolare e atterrare orizzontalmente all’interno dei comuni aeroporti, dunque, che parla napoletano.

Rudolf Steiner – Esercizi, del loro uso ed abuso

Scritto da : Piero Cammerinesi
Fonte: http://www.altrogiornale.org/rudolf-steiner-esercizi-del-loro-uso-ed-abuso/

Rudolf Steiner Scienza dello spirito

La Scienza dello spirito di Rudolf Steiner e la Via del pensiero di Massimo Scaligero rappresentano due tappe della più radicale e rivoluzionaria conquista di pensiero degli ultimi due millenni.

Tuttavia ogni autentica rivelazione, scaturita dalle indicazioni degli Iniziati, è come un fiume che rischia di essere prosciugato non solo dall’incomprensione, ma anche dall’esaltazione.

Quando il mezzo per conseguire il fine diviene esso stesso fine, c’è il pericolo che il fine venga perso di vista a favore del mezzo; il metodo diventa dogma e la rivelazione accademia.

L’unilaterale riferirsi al metodo rischia di mettere in secondo piano l’obiettivo di trasformazione totale di colui che lo pratica, in quanto il soggetto, come tale, non può essere – a differenza del metodo – esaustivamente caratterizzato dialetticamente.

Per questo motivo mi sembra opportuno fare alcune sintetiche considerazioni sul rapporto mezzo-fine degli esercizi della Scienza dello spirito e, segnatamente, della Via del pensiero.

Tali considerazioni sono articolate in sei punti fondamentali da cui discendono quattro corollari ciascuno.

1. Gli esercizi dati da Rudolf Steiner sono la base della Scienza dello spirito.

1.1 La Scienza dello spirito è una via attiva verso la conoscenza.

1.2 Essa mira a una nobilitazione totale dell’essere umano, a partire da una trasformazione dell’attività pensante, mediante concentrazione, meditazione e altri esercizi intesi a sviluppare armonicamente pensare, sentire e volere.

1.3 Non ci si può considerare discepoli della Scienza dello spirito se non li si pratica.

1.4 La Scienza dello spirito sarebbe una via sapienziale come tante altre se non facesse del pensiero umano la base fondamentale del proprio procedere. “Quanto ricerchiamo in ogni altra esperienza, nel pensare è divenuto di per sé immediata esperienza” (Rudolf Steiner).

2. L’esercizio basilare della Scienza dello spirito, la concentrazione, mira al controllo e, successivamente, alla trasformazione del pensiero umano – pensiero puro libero dai sensi – rendendolo atto a superare gli ordinari limiti della conoscenza.

2.1 Noi sperimentiamo solo il riflesso del pensiero, il pensato; il suo movimento, la sua sorgente, che è alla base della nostra individualità, rimangono preclusi al nostro sguardo. La consapevolezza dei reali moventi delle nostre decisioni, così come una genuina autoconoscenza, sono pertanto inesorabilmente preclusi alla coscienza ordinaria.

2.2 Il pensiero è il principale strumento di conoscenza che possediamo e, al tempo stesso, il più sconosciuto. Esso è la scala che ci serve per salire a conoscenze più vaste e profonde di noi stessi e del mondo. “Il pensare da scopo della vita animica terminante in se stesso, deve trasformarsi in strumento, in veicolo dello spirito” (Massimo Scaligero).

2.3 Il pensiero, correttamente utilizzato, è in grado di superare i limiti della conoscenza sensibile normalmente ritenuti invalicabili.

2.4 L’attività pensante è l’unica attività che può conoscere se stessa in modo scientifico, oggettivo, in quanto è l’unica ad essere fondata su se stessa.

3. Il proprio rapporto con la concentrazione del pensiero ha una valenza assolutamente intima e sacra.

3.1 La scientificità della Via del pensiero ha il suo fondamento nel fatto che la persona che la pratica non ha bisogno di conferme esteriori, ma sperimenta dentro di sé la certezza del proprio conoscere.

3.2 Ogni persona attraversa – in armonia con il proprio gradino evolutivo – esperienze diverse nel lavorare sul proprio pensare.

3.3 Può comprendere le esperienze incontrate da chi pratica la concentrazione del pensiero solo chi, a sua volta, la pratica a un livello almeno equivalente.

3.4 Non essendo, di regola, visibili esteriormente i risultati conseguiti grazie a tale impegno, risulta estremamente facile millantare esperienze non oggettivamente verificabili nonché credere di poter giudicare le esperienze altrui.

4. Il livello raggiunto da chi è sul sentiero della conoscenza è qualcosa di intimo e, parimenti, di sacro.

4.1 Il livello raggiunto da ciascuno è intimamente connesso con il proprio karma e con il compito che si è prefissato nell’incarnazione attuale.

4.2 Nessuno dovrebbe esporre pubblicamente esperienze interiori, se non in dialoghi riservati e solo se richiesto da persona in condizione di accogliere e di fare buon uso di tali rivelazioni.

4.3 Nessuno ha il diritto di giudicare il grado di sviluppo di un compagno di percorso, dato che non può conoscerlo. Al tempo stesso, chi fosse in grado di conoscerlo, non giudicherebbe.

4.4 Nessuno ha il diritto di proclamare giuste le proprie esperienze in contrapposizione a quelle di altri (v. punto 4.3).

5. Rudolf Steiner ha espressamente ribadito la necessità di praticare cinque esercizi – non solo uno – come base per il percorso evolutivo.

5.1 La pratica dei cinque esercizi costituisce il gradino iniziale del percorso di crescita interiore. A essi, nel corso del cammino evolutivo, se ne aggiungono altri, ma preferibilmente quando già si dominino quelli basilari.

5.2 Concentrazione e meditazione, volontà, equanimità, positività, spregiudicatezza – che confluiscono nel cosiddetto equilibrio magico – rappresentano le condizioni fondamentali per la crescita interiore.

5.3 Rudolf Steiner afferma testualmente che nessuno può pensare di progredire se non assolve a queste condizioni.

5.4 Tuttavia aggiunge anche che tutti gli esercizi di meditazione, di concentrazione e altro sono “privi di valore e anche in qualche modo nocivi se la vita non si attiene al senso di queste prescrizioni”, vale a dire al senso dei cinque esercizi nella loro completezza.

6. Gli esercizi sono il mezzo e non il fine.

6.1 La pratica degli esercizi rappresenta il modo più diretto e più sicuro per superare i limiti della conoscenza del mondo fisico-sensibile e per iniziare a sperimentare conoscenze obiettive dei mondi spirituali.

6.2 Il rapporto tra gli esercizi e il loro obiettivo è analogo a quello tra un allenamento e il risultato di una prova sportiva, con una significativa differenza: nel primo caso solo il soggetto conosce tale risultato.

6.3 Nella disciplina degli esercizi – come nell’attività sportiva – ognuno parte con maggiori o minori handicap ma ciò non può, né deve, essere giudicato se non dal soggetto.

6.4 Chi esalta unilateralmente la concentrazione sembra dimenticare il fatto che essa – unitamente agli altri esercizi – è il mezzo per conseguire un pensiero liberato e una reale crescita interiore, e non il fine. Quasi che sia più discepolo chi fa più concentrazione, piuttosto di chi, da essa, ricava un’autentica trasformazione della propria vita, interiore ed esteriore.

2015, l’anno dei record: il Pianeta mai così caldo

Scritto da: Andrea Barolini
Fonte: http://www.valori.it/ambiente/2015-l-anno-record-pianeta-mai-cosi-caldo-8822.html

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Quello in corso è, finora, l’anno più caldo mai registrato nella storia. Numerose aree del Pianeta sono colpite da ondate roventi.

Il 2015 sarà con ogni probabilità l’anno in assoluto più caldo mai registrato sul pianeta Terra. Dal 1 gennaio ad oggi le temperature medie sulla superficie delle terre emerse e degli oceani è risultata di 0,85 gradi più alta rispetto alla media del Ventesimo secolo. Ad annunciarlo è stata, lunedì, l’Agenzia nazionale per gli oceani e l’atmosfera (NOAA), che ha spiegato come il mese di giugno, in particolare, sia stato di 0,88 gradi più caldo rispetto alla media, battendo il record che era stato raggiunto nel 2014.

L’Europa in particolare ha percepito chiaramente il fenomeno, con un inverno mite seguito da un’estate molto calda. Un’ondata rovente ha poi colpito l’India nello scorso maggio (in particolare il Sud del Paese, con lo stato dell’Andhra Pradesh che ha registrato temperature superiori ai 48 gradi centigradi): più di mille persone sono morte a causa del caldo eccezionale. La California, similmente, ha subito una siccità storica nel corso della primavera, il che ha costretto le autorità a tagliare del 25% l’approvvigionamento di acqua alla popolazione.

Il 2015 ha segnato poi il ritorno di El Nino, ovvero il fenomeno di accumulazione di calore nelle acque del Pacifico, che normalmente provoca forti precipitazioni in numerose aree del globo, come ad esempio in America Latina, Sud-Est asiatico e Australia.

Al via la nuova Banca dello sviluppo sostenuta dagli “sfidanti” Brics

Fonte: http://www.asianews.it/notizie-it/Al-via-la-nuova-Banca-dello-sviluppo-sostenuta-dagli-%E2%80%9Csfidanti%E2%80%9D-Brics-34823.html

Il capitale iniziale della banca è di 50 miliardi di dollari. Sarà presieduta a turno da un membro dei Paesi sponsor. Primo presidente indiano: “Controbilanciare il sistema economico a modo nostro”. Paesi Brics lamentano rigidità dei meccanismi di voto nella Banca mondiale e nel Fondo monetario internazionale per le economie emergenti.

Pechino (AsiaNews) – Dopo tre anni di negoziati, verrà aperta questa mattina a Shanghai la nuova Banca dello sviluppo promossa dai Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa). L‘obiettivo non dichiarato è quello di essere “alternativa” alle maggiori istituzioni economiche gestite dall’Occidente, cioè la Banca mondiale (in mano americana) e il Fondo monetario internazionale (in mano europea).

Proposta per la prima volta nel summit dei Paesi emergenti nel marzo 2013 a Durban (Sud Africa), la nuova banca ha ottenuto il via libera definito all’incontro di inizio luglio nella città di Ufa (Russia), dove sono stati discussi gli ultimi dettagli. L’istituzione economica presterà denaro ai Paesi in via di sviluppo e finanzierà progetti infrastrutturali. Verrà presieduta a turno da leader economici dei Paesi sponsor e ci si aspetta che erogherà il primo prestito all’inizio del 2016.

Nel summit di Ufa le nazioni dei Brics hanno lamentato la rigidità dei meccanismi di voto per le economie emergenti all’interno delle due istituzioni economiche occidentali, anche se in maniera ufficiale smentiscono ogni sorta di rivalità in ambito finanziario. Kundapur Vaman Kamath, primo presidente indiano, ha riferito: “Il nostro obiettivo non è sfidare il sistema esistente ma migliorare e controbilanciare il sistema alla nostra maniera”. Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha poi aggiunto che i cinque Paesi “rappresentano un nuovo sistema policentrico delle relazioni internazionali”.

Il maggior contributore della nuova banca sarà la Cina, seconda economia al mondo, a cui Putin ha lanciato un appello alla collaborazione (proprio in occasione del summit di Ufa) e già Paese leader nel progetto della nuova Asian Infrastructure Development Bank, lanciato lo scorso anno. Il capitale iniziale della banca sarà di 50 miliardi di dollari, anche se ci si aspetta che raddoppierà nei prossimi anni.