Altre pazzie da “Helicopter Ben” mentre la Federal Reserve rifinanzia le banche europee

Fonte: http://www.movisol.org/11news128.htm

29 luglio 2011  – I primi due round dei salvataggi della Federal Reserve (i cosiddetti QE, Quantitative Easing 1 e 2) non hanno fatto che peggiorare la crisi, eppure questo non ha impedito al governatore della Fed Ben Bernanke di minacciarne un terzo. Infatti, parlando alla Commissione Finanze del Congresso il 13 luglio, ha annunciato che la Fed sta preparando un QE3, con l’ulteriore espansione del proprio bilancio, se non verrà aumentato il tetto del debito pubblico. Ha ripetuto il messaggio il giorno dopo.

Quello stesso giorno, il 14 luglio, Lyndon LaRouche ha dichiarato inequivocabilmente, nel corso di un’intervista a LPAC-TV, che il tentativo del Presidente Obama di procedere con un iperinflazionistico QE3 scatenerà una reazione a catena a livello globale, ma soprattutto nella regione transatlantica. Tutti gli elementi di questa serie di QE equivalgono a una rapina, ha detto. Visto che tutte le forme dell’economia produttiva vengono chiuse, “tutto quello che si fa è creare iperinflazione, passo dopo passo” creando del debito che non ha assolutamente alcun valore.

Molti commentatori negli Stati Uniti hanno fatto notare che Bernanke sta cercando di salvare l’Euro, una missione impossibile che induce la Fed ad accettare sempre più titoli tossici come collaterale. In effetti, il 29 giugno, mentre annaspava l’Eurozona, la Federal Reserve ha allungato i termini di scadenza della linea di currency swap illimitata alla Banca Centrale Europea, così come alle banche centrali svizzera, britannica, canadese e giapponese.

La BCE viene descritta ampiamente come una “bad bank europea” nella crisi attuale del debito, perché ha abbassato gli standard per i titoli collaterali che acquista dalle banche al di sotto del livello junk ed acquista da equity funds privati, hedge funds e banche d’affari. Ci si chiede se la Federal Reserve non finirà con l’acquistare direttamente il debito sovrano europeo, o i titoli bancari europei, a sostegno della BCE nei guai.

In questo contesto, un rapporto che apre gli occhi è stato postato sul sito di analisi finanziaria Zero Hedge in giugno. Utilizzando le tabelle della Federal Reserve sul flusso di fondi e le riserve bancarie, lo studio mostra che i 600 miliardi di dollari stampati per il cosiddetto QE2 sono andati offshore alle banche europee e al gruppo Inter-Alpha. I titoli del Tesoro USA acquistati dalla Fed con le riserve appena stampate dal novembre 2010 al 30 giugno 2011 erano principalmente provenienti da BNP Paribas, RBS, Barclays, Credit Suisse, Deutsche Bank, HSBC e UBS. L’analista di Zero Hedge conclude: “Gli unici beneficiari delle riserve generate sono state le filiali americane delle banche stranieri (che a loro volta hanno rispedito il contante alle loro filiali nazionali)”.

Ci sono alcune iniziative al Congresso USA per tagliare i fondi governativi al Fondo Monetario Internazionale, fondi che vengono usati per rifinanziare le banche straniere. La parlamentare Cathy McMorris Rodgers, vicepresidente del gruppo repubblicano alla Camera, ha dichiarato in un’intervista del 27 giugno alla rivista conservatrice Human Events: “Non ha alcun senso aiutare il FMI a salvare i paesi europei insolventi quando i nostri stati americani che hanno deficit immensi fanno i tagli necessari alla spesa. E l’UE e il FMI non possono rifinanziare la California e il New Jersey”.

 

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