Demofilo Fidani (1914-1994)

Fonte: http://www.vitadopovita.it/Fidani%20Demofilo%20%281914-1994%29%20-%20Biografia.pdf

“La morte fisica non mi fa paura. So perfettamente che il mio spirito continuerà a vivere nell’altra dimensione, ricco delle mie esperienze e con il bagaglio dei miei errori che dovrò correggere e rivedere.” (dal testamento spirituale di Demofilo Fidani, 1994) Demofilo Fidani.
Demofilo Fidani nasce l’8 febbraio 1914 su un piroscafo diretto in Sardegna.
E’ stato pittore – come più di ogni altra cosa amava definirsi – sceneggiatore e regista
cinematografico (chi non ricorda la serie di Sartana!). Amico di Federico Fellini, per la sua
lunga attività gli venne conferita, nel 1975, la medaglia d’oro “Una vita per il cinema”.
Appassionatosi allo studio del paranormale con l’amico Renato Piergili, scoprì nel 1936 la sua medianità.
Ha concluso la sua esperienza terrena nel 1994.
IL MEDIUM
fonte: http://www.demofilofidani.net/page3.html
Demofilo Fidani è un nome ormai noto a tutti gli appassionati e agli studiosi di medianità e di
fenomeni paranormali. Demofilo è forse l’ultimo dei grandi medium “ad effetti fisici”, l’ultimo
anello di una catena che si è allungata per generazioni e generazioni e che sembra ormai sul
punto di estinguersi. Introdotto da un amico medico (Renato Piergili) alle pratiche
spiritualistiche, scoprì di possedere grandi qualità medianiche, che affinò con umiltà e con
passione fino ad ottenere risultati stupefacenti. Dalle prime interrogazioni sulla veridicità delle
manifestazioni provenienti da un’altra dimensione, fino alla medianità vissuta in prima
persona, l’itinerario spirituale di questo grande personaggio si è arricchito di esperienze
straordinarie e illuminanti.
Nella sua abitazione, dove regolarmente si tenevano le sedute, le penne scrivevano da sole i
messaggi più svariati, si potevano ascoltare le rare “voci dirette”, si poteva assistere a
fenomeni di materializzazione. Per questo, come ha affermato Massimo Inardi che ebbe
occasione di partecipare ad alcune riunioni, la medianità di Fidani è una di quelle che
rimarranno nella storia della parapsicologia, sia per il modo con cui si estrinseca, sia per i
fenomeni che essa produce e che non hanno niente da invidiare ai celebri medium del passato.
Tutta la fenomenologia fu anche studiata a fondo da Ian Stevenson.
A parte i fenomeni fisici, che possono colpire l’attenzione e alzare il velo su possibili nuovi
orizzonti, quello che più conta è il contenuto intellettivo delle manifestazioni medianiche, una
serie di insegnamenti che si collegano alla morale universale. Dopo più di cinquant’anni di
attività nel mondo dello spiritualismo, Demofilo Fidani, che aveva a lungo difeso la sua
riservatezza, decise di divulgare le sue esperienze personali per comunicare ad altri il
significato della sua lunga ricerca.
Nei suoi lunghi anni di attività Demofilo Fidani ha ricevuto un’enorme quantità di lettere e di
richieste di persone che cercavano un contatto con i loro cari che si erano “manifestati”. Fidani
ha sempre cercato di esaudire ogni richiesta, di aiutare senza mai chiedere niente in cambio e
spesso ha portato serenità e consolazione, gioia e speranza.
Sulla medianità di Fidani andrebbero scritti interi volumi come ha rilevato Manuela Pompas,
ma ciò che più conta è l’esperienza interiore, il contatto che ciascuno, nel momento in cui vive
l’evento medianico, ottiene tra la coscienza e l’anima: vivere certe esperienze può cambiare
una vita.
Varcati i settant’anni, Demofilo accantonata la sua lunga attività di regista cinematografico ma
non quella di pittore, che lo aiutava ad esprimere la sua sensibilità artistica, continuò a
diffondere il suo messaggio con immutato impegno e rinnovata energia. Tutti ormai
conoscevano Demofilo Fidani. Era bello incontrarsi con lui e vederlo puntualmente arrivare con
il suo classico cappello di paglia ed il bastone, accompagnato dalla sua cara moglie Mila, a tutti
i convegni di parapsicologia e di spiritualismo

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