La Febbre del Sabato Sera

Scritto da: Ernesto Maria Volpe
Fonte: http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=705

Ci fu febbre più contagiosa di quella del sabato sera negli anni settanta? No di certo, e il merito di questa malattia dal decorso assolutamente privo di conseguenze fu di un gradevole film diretto dall’allora sconosciuto John Badham e interpretato dall’ancor più sconosciuto John Travolta. ‘La febbre del sabato sera’ esce nel 1977 e riscuote un gran successo negli Stati Uniti prima e poi in tutta Europa. L’era delle discoteche era già avviata da un bel po’ di anni, e già imperversavano le varie Ritchie Family, Gloria Gaynor e i Santa Esmeralda, ma il film di Badham colpì l’immaginario collettivo perché nessuno aveva mai pensato alle discoteche come ai luoghi in cui si gareggia, ai luoghi in cui si va vestiti con giacca e pantalone bianco, si beve e, qualche volta, ci si può anche sballare. Il Tony Manero di John Travolta (doppiato nientemeno che da Flavio Bucci!) era un personaggio speciale, non il figlio di genitori borghesi che va nelle discoteche per conquistare la ragazzina di turno, ma l’onesto operaio che vive una realtà lavorativa e familiare non proprio esaltante, che cerca nella discoteca, nel ballo, un aiuto per distrarsi, per sfogare quanto ha di represso dentro di sé. Nacque in tutto il mondo il ‘Travoltismo’, pochi hanno avuto tanti imitatori come il Tony Manero del sabato sera; se ne videro di tutti i generi, naturalmente nessuno sapeva ballare bene come l’originale, ma molti approfittarono della somiglianza e della conoscenza di qualche passo di danza per conquistare giovani cuori femminili ben disposti a concedersi alle migliori imitazioni su piazza.
Un’altra grande rivoluzione del film fu rappresentata dalla eccezionale colonna sonora: un gruppo musicale, i Bee Gees, che già aveva mietuto grandissimi successi (‘My word’, ‘Massachussets’, ‘Run to me’) in un dignitoso genere commerciale, si lanciava nel ballabile allo stato puro. Quelle canzoni conquistarono la hit parade di tutto il mondo, ‘Night fever’ è ancora oggi uno dei pezzi più belli che le discoteche abbiano mai proposto. I Bee Gees divennero immortali, ma non fu lo stesso per Travolta.

Dopo aver ballato e cantato l’anno dopo in ‘Grease’, John fu dimenticato ed entrò in una lunga e profonda crisi durante la quale interpretò qualche mediocre filmetto, e comprese che per tornare sugli schermi non gli restava che una sola cosa da fare: imparare a recitare. L’attore del New Jersey si mise a studiare, e fece il suo ritorno alla grande con Tarantino in ‘Pulp fiction’. Adesso si è saputo creare una nuova verginità artistica, può anche scegliere i film da interpretare e quelli da evitare (molto buono il recente ‘Codice: swordfish’), ma tutti noi, quando lo vediamo sullo schermo con quel suo sguardo da eterno fanciullone e gli occhi vitrei, non possiamo far a meno di desiderare che, da un momento all’altro, alzi al cielo l’indice della mano destra e riprenda i passi e il ritmo della dolcissima ‘How deep is your love’.

La febbre del sabato sera

CREDITI
Anno: 1977
Nazione: Stati Uniti
Durata: 119 m
Regia: John Badham

CAST
John Travolta
Karen Lynn Gorney
Barry Miller
Joseph Cali
Bruce Ornstein

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