La tempesta solare che arriverà

Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/192111/la-tempesta-solare-che-arrivera/

24 gennaio 2012 Problemi ai sistemi elettronici alle rotte aeree per la più grande turbolenza dal 2005

Viaggia a circa 2300 km all’ora la tempesta solare più grande degli ultimi (quasi) dieci anni: è una Coronal Mass Ejection che arriva direttamente dallo strato più esterno del Sole. Si tratta di un fenomeno naturale, previsto e affatto sorprendente, visto che, come ricorda Gizmodo, si tratta di qualcosa che succede almeno 2000 volte ogni ciclo solare, della durata di 11 anni: quella che sta viaggiando verso la Terra, però, è particolarmente forte, visto che si tratta del fenomeno più intenso di questo genere dal 2005. E, di più, non arriva nemmeno da sola.

LE TEMPESTE – E’ accompagnata da una tempesta di protoni di livello tre (su cinque), evento molto più raro visto che accade, di solito, “un paio di dozzine per ciclo solare”: e, scrive il portale di tecnologia, “questa potrebbe essere pericolosa”. Relativamente pericolosa, s’intende, perché con qualche attenzione in più nessuna delle apparecchiature potenzialmente sensibili arriverà a subire danni: primo, per tutti gli aeroplani, evitare rotte che passino sopra i poli. “A causa della struttura del campo magnetico che circonda la terra, le cuspidi polari hanno una protezione molto bassa contro i picchi di radiazioni solari, così che qualsiasi aeroplano che passi nell’area finirebbe per essere esposto al problema”, scrive Gizmodo riportando il suo colloquio con Doug Biesecker, fisico della Noaa, l’amministrazione ambientale americana. “Potrebbero essere coinvolti anche i satelliti, che potrebbero dover riavviare i computer di bordo; ancora, potrebbero esserci interferenze nei sistemi di immagine e nella telemetria causata da quelli che vengono chiamati “single events upsets”, fenomeni che cambiano i dati di telemetria. “Essendo noi al corrente di queste interferenze in anticipo, gli ingegneri nelle basi di terra possono prenderle in considerazione e correggere le disfunzioni”, spiega ancora Biesecker.

DANNI IMPERCETTIBILI – Saranno coinvolti anche i Gps, in maniera però impercettibile dai dispositivi casalinghi che tutti utilizziamo. “Le persone comuni non noteranno niente di questo. Potrete usare il vostro Gps normalmente, ma le persone che usano Gps ad alta precisione – trivellatori, militari, ingegneri, minatori – noteranno sicuramente il problema”, scrive il sito internet di tecnologia; ad alte concentrazioni, una tempesta di protoni potrebbe avere effetto anche sulle persone passeggere di voli ad alta quota, anche se, spiegano gli esperti, quella che abbiamo davanti è ben al di sotto del livello che causerebbe queste preoccupazioni. Finito l’effetto della tempesta di protoni, sarà il turno dell’arrivo della tempesta solare. “Ci sarà un blackout radio di livello R2, che è moderato. Secondo la scala Noaa, causerà “blackout limitati delle radio ad alta frequenza, e perdite di contatto radio per decine di minuti, come anche la degradazione di segnali di navigazione a bassa frequenza per decine di minuti”. Se la tempesta fosse più potente, arriverebbe a coinvolgere in qualche modo anche le linee elettriche, ma in maniera tale da permettere alle compagnie elettriche di affrontare la questione a livello di rete: “Se la tempesta fosse abbastanza lunga, però, potrebbe danneggiare i trasformatori”.

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