Quell’allarme-piena sul forum internet «Bastava stare attenti»

Scritto da: Alessandro Mognon 
Fonte: IL Giornale di Vicenza

IL CASO. Sul sito Nordestmeteo.it l’annuncio del disastro già giovedì 28 ottobre. Un ragioniere di 33 anni assieme a 350 meteo-dilettanti vicentini. «C’erano tutti i dati per capire. A rischio la prossima settimana»


Marco Rabito durante la sua escursione negli Usa da “storm chaser”, cacciatore di tempeste

Vicenza.
Magari non sarà come il caso di Giampaolo Giuliani, il fisico che aveva lanciato una settimana prima l’allarme terremoto per l’Abruzzo. Ma la domanda bisogna farsela lo stesso, dopo che un gruppo di appassionati meteorologi dilettanti che frequentano il sito internet nordestmeteo.it già da giovedì scorso 28 ottobre lanciavano l’allarme per «l’alluvione peggiore degli ultimi anni». Insomma si poteva prevedere la grande piena dei fiumi?
Messa in modo più brutale: il Centro meteo dell’Arpav di Teolo (che tra l’altro pare fosse stato avvisato dal Sistema europeo di allerta maltempo di rischio alluvioni per Po, Vicentino e Veronese) non ha visto il pericolo ed è stato battuto da una banda di dilettanti? Marco Rabito, 33 anni, ragioniere di Cavazzale con il pallino del meteo e amministratore del sito nordestmeteo mette le mani avanti: «Non vogliamo sostituirci a nessuno, tanto più ai tecnici dell’Arpav che sono professionisti. Per noi appassionati è facile dare un allerta senza avere responsabilità».
Il problema che l’Arpav fa previsioni a tre giorni, quelle cosiddette ad alta probabilità. Oltre non può o non vuole andare perchè la percentuale di affidabilità crolla e le sue previsioni hanno un peso. I giovani meteorologi vicentini invece che scrivono su forum e chat parlano in libertà. «E se anche sbagliamo – spiega il meteo-ragioniere – se ne accorgono in pochi».
Comunque avevate predetto l’esondazione cinque giorni prima: perché voi sì e altri no? «Quello che non ha funzionato è stato il knowcasting» dice Rabito. Parliamo semplice… «Vuol dire l’aggiornamento continuo dei dati. La gente guarda una previsione e pensa che vada bene anche tre giorni dopo. Invece le cose cambiano anche ogni 6 ore. Insomma in una fase di criticità bisognava restringere i controlli, fiumi andavano osservati non ogni ora ma ogni mezz’ora».
Bastava seguire l’aumento progressivo del Bacchiglione, dicono, e i livelli di pioggia che cadevano a Monte Magrè, a Schio. «Ho parlato con il sindaco Variati, mi ha spiegato che i megafoni hanno lanciato l’allarme in città alle 11, c’era ancora un sacco di tempo. Ma chi li ha visti passare dice che la gente nelle case forse non poteva sentirli: il volume era basso, pioveva forte e le finestre erano tutte chiuse».
Sul sito web Rabito ha anche pubblicato una specie di riassunto. Titolo: “Si poteva fare di più?”. E ricostruisce ora per ora, livello per livello del Bacchiglione, cosa è successo partendo da domenica 24 ottobre al lunedì maledetto. E insiste: «Anche se si è tratto di un evento assolutamente eccezionale non vuol dire che fosse imprevedibile».
Gli elementi di pericolo c’erano tutti, si leggeva sul sito: «Correnti sciroccali con acqua alta in Adriatico e ostacolo al deflusso dei fiumi; zero termico a quote elevate con fusione dei cumuli nevosi; anticiclone sull’Europa dell’est che rallenta la perturbazione; fortissima piovosità nell’Alto Vicentino». Risultato: fiumi in piena e alluvioni.
Certo colpisce che un gruppetto di meteo fans che nella vita fanno tutt’altro lavoro riesca a centrare così una previsione. Sono circa 350 gli iscritti al forum di nordestmeteo.it (e dell’altro sito di divulgazione metereologica Serenissimameteo.it).
«La cosa bella è che ci conosciamo tutti, due-tre volte al mese ci troviamo a cena anche in una cinquantina – racconta Rabito -. Qualcuno viene da Padova e Verona. Come nasce una passione per il meteo? Io guardavo la neve cadere da piccolo e ci sono rimasto. E ho scoperto che è successo così, proprio con la neve, per moltissimi altri del gruppo. Adesso sono diventato anche “cacciatore di tornado”, sono appena tornato dagli Usa».
C’è perfino l’uomo misterioso, ed è anche uno dei più bravi. Sul forum si fa chiamare “mesociclone”, nessuno sa il vero nome nè che faccia abbia. Non partecipa mai alle riunioni e l’unica cosa che ha scritto nella sua scheda è che vive ad Arsiero. È lui che quel venerdì aveva sintetizzato i dati che arrivavano chiudendo con la frase «penso che martedì sia uno dei giorni più a rischio esondazioni degli ultimi anni». Ed è sempre lui che pubblica dati e mappe del prossimo weekend, lanciando un altro allarme: se le cose non cambiano, dice, ci sarà pioggia (meno intensa di quella scorsa) da domenica a mercoledì 10. E ancora scirocco. E ancora pericolo fiumi.
Conferma Rabito: «Sì, è quello che prevediamo ora. ma sabato si capirà meglio cosa succede.
Piuttosto c’è da stare attenti alle masse franose: anche con poca pioggia sono a rischio». Intanto Variati e il sindaco di Caldogno Vezzaro gli hanno chiesto il numero di cellulare. Tanto per non sbagliarsi.