L’immaginazione è “plurale femminile”

Scritto da: Francesco Rea
Fonte: http://www.media.inaf.it/2012/10/23/limmaginazione-e-plurale-femminile/

Una mostra diffusa per le vie del Festival, di pannelli 2×3 che ritraggono le astronome dell’INAF nei loro istituti, è il cuore della presenza dell’INAF alla decima edizione del Festival della Scienza. Una presenza articolata che vuole presentare l’astronomia italiana nella sue diverse realtà.

È dedicata all’immaginazione la decima edizione del Festival della Scienza di Genova, la più importante manifestazione, almeno per numeri e importanza, tra le molte che, per fortuna si svolgono in Italia.

L’Istituto Nazionale di Astrofisica è tra i membri della Associazione Festival della Scienza di Genova, insomma vota nell’assemblea dei soci, come altri enti e le istituzioni locali, tra cui CNR, INFN, ASI e quindi non poteva mancare a questa importante edizione che segna un decennio di attività e che punta anche al rilancio di una manifestazione che nelle ultime edizioni si è dibattuta in varie difficoltà, anche se non di partecipazione.

Dovevamo giocare con l’immaginazione per rispondere allo stimolo che ci giungeva dagli organizzatori del Festival e allora abbiamo colto l’occasione per giocare con la creatività di un fotografo profesionista con Gerard Bruneau , allievo di Andy Warhol, recentemente in esposizione all’Ara Pacis in Roma e l’importanza delle donne nella ricerca astronomica e astrofisica.

Abbiamo usato anche l’immaginazione nel formulare il lessico della nostra partecipazione. Anzi un dannunziano immaginifico motto: “astronomia plurale femminile”. Nel pdf allegato vi proponiamo alcune immagini in anteprima che saranno posizionate lungo le vie principali del festival, dalla stazione di Porta Principe al Porto Antico, passando davanti al Palazzo della Meridiana, Via Garibaldi, Piazza De Ferrari, Palazzo Ducale e Piazza Matteotti, su strutture 3.50×2.50.

Due striscioni con l’immagine del TNG con sullo sfondo la Via Lattea, completano questa mostra diffusa.

A dire il vero non è proprio così. A Porta Principe, nel palazzo Balbi, l’ESO ha allestito una mostra dedicata ai suoi cinquanta anni. Non potevamo non rendergli omaggio allestendo all’entrata che affaccia sulla piazza, visibile comunque, che si vada a visitar la mostra o meno, una grande immagine del VST e della sua capacità di osservare il cielo, ricordando nello stendardo che l’Italia quest’anno celebra i 30 anni di appartenenza all’ESO.

Questo nostro voler essere pervasivi ha spinto gli organizzatori a chiederci di non mancare allo Spazio Europa in realizzazione a Palazzo della Borsa, chiedendoci, cosa che abbiamo fatto con piacere, di coinvolgere con noi ASI e ESA. E così è nato lo spazio Europa a Gravità Zero. I totem descrittivi di questo spazio hanno come immagine di fondo ancora una volta VST.

In questo spazio verrrà inoltre trasmesso un video che ha avuto grande successo al festival di Bergamo, visto da migliaia di ragazzi e che diverse scuole della provincia bergamasca hanno chiesto di poter avere. Una produzione Media INAF.

Stesso video girerà nel monitor posizionato davanti al Planetario dell’Osservatorio Astronomico di Bologna dell’INAF, gestito dalla società Sophos e che sarà collocato all’interno di Palazzo Ducale.

Questo per quanto riguarda gli spazi. Ma ovviamente l’INAF è presente anche con propri relatori, a partire dal Presidente Giovanni Bignami che il 30 ottobre, alle 21:00, a Palazzo Ducale, nella Sala del Maggior Consiglio, terrà una conferenza su Giovanni Domenico Cassini. Nella stessa sala, alla stessa ora, il 26 ottobre, Nicola Nosengo (Media INAF) terrà una conferenza dal titolo Universi. Dalle teorie scientifiche all’immaginario letterario (e viceversa?) sarà invece il titolo della conferenza di Stefano Sandrelli (OA Brera dell’INAF) prevista per il 3 novembre, alle 15:00 presso Galata Museo del Mare. Ovviamente le conferenza hanno un altro iter e non siamo noi a contribuire alla loro organizzazione ma i soingoli relatori. Ne ho citate alcune in programma che sapevo, ma immagino che ne ve siano molte altre che vedranno partecipi gli astronomi e i divulgatori dell’INAF.

Però supportiamo quanti hanno voglia di sperimentare e proporre forme diverse di divulgazione e ce lo chiedono. In questo caso, nel caso di “Il viaggio di Joe il Fotone” presentato dai divulgatori dell’Osservatorio di Bologna, Stefano Corbelli e Francesco Poppi, ce l’hanno chiesto prima di tutto gli organizzatori del Festival che non volevano rinunciarvi.

Concludo dicendo che Media INAF seguirà giornalmente il festival, con servizi video giornalieri, così da poter raccontare, anche con le immagini e le testimonianze dei protagonisti, la manifestazione a chi non potrà esserci.

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