Uccelli di Chernobyl hanno il cervello più piccolo

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/

Gli uccelli che vivono nei pressi dell’area interessata dall’incidente di Chernobyl del 1986 hanno un cervello più piccolo rispetto ad esemplari della stessa specie cresciuti in ambienti privi di radiazioni.

Lo studio, eseguito da un team internazionale di studiosi norvegesi, francesi e americani, ha messo in risalto come il cervello di 550 uccelli appartenenti a 48 specie diverse sia del 5% più piccolo rispetto ad uccelli che non sono stati sottoposti alle dosi di radiazioni che permeano l’area attorno a Chernobyl.

Dopo l’incidente del 1986, attorno a Chernobyl è stata delimitata un’area del raggio di 30 chilometri considerata off-limits (zona di alienazione), entro la quale non è possibile accedere a meno che non si possieda un permesso speciale o l’autorizzazione ad eseguire studi scientifici nell’area.

Entro quest’area (e molto oltre) permangono infatti elevati livelli di sostanze radioattive come isotopi di iodio, tellurio, rubidio e cesio. Parte della foresta entro la zona di alienazione divenne rossa (e ribattezzata Foresta Rossa), per poi morire completamente ed essere abbattuta a colpi di bulldozer.

Lo scorso anno il professor Thimothy Mousseau (University of South Carolina) e Anders Moller (University of Paris-Sud) pubblicarono i risultati del censimento delle specie animali attorno a Chernobyl, mostrando che mammiferi come lupi e cinghiali siano in declino nella zona di alienazione attorno alla centrale nucleare.

Allo stesso modo stanno sparendo gli insetti, ma pare che una sorte diversa spetti a parte degli uccelli. Nella loro ultima ricerca, gli scienziati hanno valutato i danni causati al DNA degli uccelli dalla contaminazione radioattiva raccogliendo volatili da otto zone boschive attorno a Chernobyl che, nel corso degli ultimi 25 anni, hanno registrato un drastico declino nella popolazione di animali.

Dopo aver controllato la differenza della massa cerebrale tra le 48 specie di uccelli analizzate, si è scoperto che il cervello risultava del 5% più piccolo rispetto a quello di uccelli non esposti alle radiazioni (esclusa ovviamente la radiazione di fondo naturale).

L’effetto di riduzione della massa cerebrale pare essere ancora più pronunciato in uccelli con meno di un anno d’età, dato che suggerisce che probabilmente alcuni embrioni non sopravvivono nemmeno fino alla nascita, per via di uno scarso sviluppo cerebrale.

Alcune specie di uccelli sono in grado di ridurre le dimensioni degli organi interni. E’ il caso, ad esempio, di alcuni uccelli migratori, che per risparmiare energie riducono le dimensioni di organi non fondamentali. Ma il cervello è di certo l’ultimo organo che un uccello (e qualunque altro animale dotato di questa capacità) vorrebbe sacrificare, anche perchè pare non ci sia un relativo vantaggio da una riduzione della massa cerebrale.

Attualmente non è chiaro cosa provochi la riduzione della massa cerebrale degli uccelli di Chernobyl. L’ipotesi più considerata è quella che una dose elevata di radiazioni possa causare un pesante stress ossidativo che lascia gli uccelli esposti privi dela quantità adeguata di antiossidanti.