Il 25 Aprile: Festa della Liberazione

Scritto da: Prof.Anna
Fonte: http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=5136

liberazione3-300x199 Il 25 Aprile è festa nazionale, si festeggia la  Festa della Liberazione, anche detta Anniversario della Resistenza; convenzionalmente fu scelta questa data perché il 25 Aprile 1945 fu il giorno della liberazione di Milano e Torino, in realtà la liberazione delle città del nord Italia erano cominciate già da alcuni giorni.

 

 

La Liberazione mette così fine a venti anni di dittatura fascista ed a cinque anni di guerra; simbolicamente rappresenta l’inizio di un percorso storico che porterà al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, quindi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione.

Ma cosa si intende esattamente con la parola “Resistenza“?

La Resistenza italiana, comunemente chiamata Resistenza, anche detta Resistenza partigiana, fu l’insieme di movimenti politici e militari che si opposero al nazifascismo.

In Italia importanti azioni di resistenza si svolsero a partire dal 1943. Vediamo il contesto storico in cui nacque la Resistenza.

Nel Luglio del 1943 gli angloamericani sbarcarono in Sicilia, determinando il crollo del regime fascista (25 Luglio); Mussolini fu arrestato per ordine del re e il governo venne affidato al generale Badoglio; nell’Italia settentrionale, occupata dai tedeschi, Mussolini, da essi liberato, diede vita il 23 settembre a un regime neofascista repubblicano (Repubblica Sociale Italiana) con sede a Salò, mentre nell’Italia occupata dagli alleati fu formato il “regno del sud” che dichiarò guerra alla Germania.

Nell’Italia dominata dai nazifascisti, che misero in atto sanguinose repressioni, venne formato il Comitato di Liberazione Nazionale, un organismo clandestino formato a Roma il 9 settembre 1943, che riuniva i partiti antifascisti.

Forte dell’alleanza tra il governo Badoglio e gli angloamericani e di un crescente consenso popolare alla lotta contro i tedeschi e le forze fasciste repubblicane, la Resistenza nell’Italia settentrionale e in parte nell’italia centrale reclutò i suoi membri in tutte le forze politiche e in tutti gli strati sociali, configurandosi sempre più nettamente come un movimento di ribellione popolare interclassista diffuso sia nelle campagne (dove era più numeroso) sia nelle città.

L’unità militare di base era la brigata, composta da 100-300 uomini e di solito connotata in base all’affiliazione politica.

Anche le donne rappresentarono una componente fondamentale per la Resistenza, esse lasciarono i loro ruoli di mogli e di madri e lottarono per riconquistare la libertà e la giustizia del proprio paese ricoprendo funzioni di primaria importanza.

Nella primavera del 1945 l’offensiva partigiana si affiancò al’ultima offensiva alleata, contribuendo notevolmente alla sconfitta dei nazifascisti e liberando la maggioranza delle grandi città del nord prima dell’arrivo degli Alleati.

La Resistenza fu comunque un fenomeno europeo che offrì ovunque agli eserciti Alleati un appoggio essenziale dietro le linee del nemico. In Francia, in Grecia, in Iugoslavia, in Italia e, in misura minore, in diversi altri paesi europei, la Resistenza contribuì quindi militarmente alla sconfitta degli eserciti di occupazione nazifascisti.

La Resistenza  dimostrò che i popoli europei non sopportavano l’occupazione tedesca e fascista, che lo spirito di libertà e indipendenza era ancora vivo. In particolare in Italia, dopo il ventennio fascista, essa rappresentò un importante segnale di riscatto al fine di ricostruire una credibilità democratica del nostro paese nel contesto internazionale. La Resistenza costituì una importante esperienza di lotta e partecipazione politica dal basso.

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