Cellulari e salute: l’importanza di un uso consapevole

Scritto da: Nicoletta
Fonte: http://www.soloecologia.it/

cellulari-pericolo-saluteCon l’enorme utilizzo di telefoni cellulari e smartphone che si fa ai giorni nostri – soltanto in Italia ne esistono 40 milioni di esemplari e 6,6 miliardi nel mondo, su una popolazione di 7 miliardi – è auspicabile per tutti quanto meno un utilizzo corretto. Tutti sappiamo che si tratta di apparecchi che emettono onde elettromagnetiche, potenzialmente dannose per il nostro cervello.

I centri di ricerca sul cancro ultimamente stanno dando grande importanza agli studi sui campi magnetici e in particolare sulle radiofrequenze e le microonde. Secondo l’OMS esistono sicuramente degli effetti correlati all’uso di device elettronici come i telefoni: sono chiamati col nome generico di “elettrosensibilità” e si manifestano sotto forma di insonnia, nervosismo e altri disturbi acuti. Ma vi sono anche effetti a lungo termine come lo sviluppo di tumori della testa (soprattutto del cervello e dei nervi cranici) che hanno un lungo periodo di latenza. Questi ultimi, in base a uno studio di ricercatori svedesi, sarebbero triplicati negli utilizzatori che avrebbero iniziato l’uso del telefonino prima dei 20 anni di età e per almeno 10 anni di tempo. E si sviluppano nella parte del cranio sul cui orecchio viene solitamente appoggiato il device.

I bambini e i giovani sono quindi i più esposti a questi danni. L’unica reale precauzione è quella di evitare di tenere il telefono vicino al capo, preferendo l’utilizzo di un auricolare del tipo “a filo” e non quello “wireless”. Altri consigli utili sono quelli è evitare le telefonate lunghe, non tenere il cellulare acceso sul comodino durante la notte, spegnere il wi-fi e navigare il meno possibile su Internet con lo smartphone (perché il collegamento alle celle provoca ulteriore irradiazione).

Forse non tutti sanno che la potenza dei telefoni cordless domestici è superiore a quella dei cellulari e quindi i danni e le precauzioni da tenere sono analoghi.

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