DEBITO GRECO: PRIME RITIRATE DEL PARTITO DEL DEBITO. LA MISSIONE IN GRECIA SVOLTA DA PERSONAGGI INADEGUATI CHE RETTIFICANO. GLI USA ABBANDONANO LA POSIZIONE MEDIATRICE E SI SCHIERANO A FAVORE DELLA GRECIA

Scritto da: Antonio De MArtino
Fonte: http://corrieredellacollera.com

flag_of_GreeceIl primo a rettificare la posizione è stato il presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Djisselbloem che ha telefonato al ministro delle finanze Giannis Varoufakis rettificando quella che era a suo dire una errata impressione che poteva aver dato, cioè considerare chiuso l’argomento: il negoziato continua.

Una ammissione di aver sbagliato il tono e il contenuto della comunicazione.
Mistero su come questo principiante – rappresentante di un paese secondario anche come azionista BCE – ricopra un posto di tanto rilievo.

Il secondo a rettificare è l’infelice Martin Schulz che ha rilasciato una imbarazzata dichiarazione dicendo che ogni ipotesi che il termine “irresponsabile” usato impropriamente ieri fosse riferito alla Grecia è assolutamente destituita di fondamento.

Se Schauble, l’aggressivo ministro tedesco che tira le fila di questa matassa sempre più ingarbugliata, voleva prepararsi un terreno favorevole con questi due inviati, ha fallito.

Lo scontro di Atene di cui ho riferito al precedente post deve essere stato duro e senza concessioni se Mikis Teodorakis – autore di indimenticabili sirtaki e colonne sonore – dopo un incontro col ministro greco lo ha definito : ” un momento di grande dignità nazionale”.

L’ex re Costantino II ( famiglia reale tedesca) , rientrato in Patria dopo 50 anni di esilio, si è anch’egli schierato a favore del premier nazional-comunista chiedendo che dopo tante sofferenze si offrisse alla Grecia una opportunità.
Per colmare la misura, il Presidente Obama oggi ha rilasciato una dichiarazione ufficiale non affidata a portavoce stigmatizzando ” il voler continuare a porre pressione su paesi colpiti dalla depressione”.

Già a Parigi per contatti con i francesi, il neo ministro delle Finanze Varoufakis ha approfittato della situazione per offrire, assieme a un accorato appello all’ Europa, un nuovo calendario dei negoziati: invece di fine febbraio ha chiesto tempo per concluderli entro fine maggio, con il palese intento di distaccare la fase negoziale del debito da quella dello sviluppo ed agganciare a questo i rimborsi.

Il ministro francese delle Finanze , Michel Sapin, oggi stesso ha abbracciato la linea della comprensione ed ha apertamente parlato di ” un nuovo contratto” con la Grecia.

Varoufakis ha mantenuto il punto base che lui i problemi della Grecia li tratta con l’Unione Europea ( Junker e Moscovici) e non con la Germania , sfumando la posizione con la dichiarazione che intende recarsi, prima o poi, a Berlino e Francoforte, ” luoghi cari alla Grecia” .

Secondo il quotidiano tedesco HASSELBLATT, Junker starebbe già cercando ” una alternativa in tempi brevi”.

Mi sono dilungato su questa tematica greca piuttosto che sulla più importante situazione saudita per mostrare con quanta dignità ed efficacia i nuovi dirigenti greci stiano affrontando la loro difficile situazione è come questo fermo atteggiamento sia premiante sul piano interno e internazionale.
Mutatis mutandis , se fosse capitato a noi, staremmo scodinzolando per far entrare Siryza nella internazionale socialista, attribuendo a questa scemata valenza salvifica.
Da che mondo è mondo, a leccare il deretano, l’unico risultato che si ottiene è l’alito pesante.

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