Centenario Grande guerra: il via con un colpo di cannone dal Verena

Scritto da: Stefania Longhini
Fonte: http://www.ilgazzettino.it/VICENZA-BASSANO/AGENDA/asiago_centenario_monte_varena_altopiano/notizie/1138448.shtml

ASIAGO (VI) – Il 24 maggio, data in cui ricorrono i cento anni dall’entrata in guerra dell’Italia con il primo colpo di cannone sparato dal forte di Monte Verena, segna anche l’inizio ufficiale delle celebrazioni per il Centenario.
Il Comitato per il Centenario dell’Altopiano sta organizzando un grande evento della durata di due giorni (23 e 24 maggio) che avrà il suo clou nella notte del 24 con una fiaccolata con vari punti di partenza in tutto l’Altopiano e arrivo sul Verena da dove verrà poi sparato un colpo di cannone a salve.
Si sta lavorando a stretto contatto con la Regione Veneto per ottenere i finanziamenti necessari e per pianificare al meglio l’appuntamento, organizzandone ogni singolo particolare.
“L’idea – spiega il coordinatore del Comitato Aldo Pellizzari – è quella di cominciare con le commemorazioni già al mattino del 23 maggio con il coinvolgimento delle scuole; nel pomeriggio, in tutti i Comuni dell’Altopiano, nello stesso momento, davanti ai monumenti più importanti dedicati ai caduti della Grande Guerra, si terranno cerimonie con canti, letture, ricordi e l’accensione di una lampada che dovrebbe rimanere accesa per tutta la durata del Centenario.
Dal maggio 2015 fino al 2018, si susseguiranno poi programmi intensi di appuntamenti con visite guidate, manifestazioni teatrali, rassegne cinematografiche e qualche proposta rievocativa. Il 2015 sarà dedicato all’argomento “La guerra dei forti” e i tanti forti di guerra presenti sull’Altopiano, risistemati con il progetto “Ecomuseo della Grande Guerra”, saranno teatro di vari eventi. Il tema che si svilupperà nel 2016 sarà quello della Strafexpedition e del Profugato; nel 2017 ci si concentrerà sulle battaglie più sanguinose, come quella dell’Ortigara, e nel 2018 ancora con le ultime battaglie e gli alleati. Il tutto per non dimenticare, ma soprattutto per dare segnali di speranza e motivi di pace

 

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