Le fiamme esplose nella soffitta della Cattedrale di Notre Dame di Parigi lunedì, uno dei grandi simboli storici e architettonici d’Europa, hanno fatto crollare la guglia centrale del tredicesimo secolo. Il tetto della cattedrale e il telaio che lo sostiene sono compromessi. Sostituirli sarà difficile, perché anche le foreste da qui il legno proviene sono quasi sparite.
Il legno della cattedrale fu abbattuto per la prima volta tra il
1160 e il 1170, e in alcuni casi gli alberi avevano tra i 300 e i 400
anni quando furono abbattuti. Il legno della cattedrale è quindi vecchio
quasi 1.300 anni.
Sostituire quelle travi con rovere paragonabile all’originale non sarà possibile, ha dichiarato alla AP Bertrand
de Feydeau, vice presidente del gruppo di conservazione Fondation du
Patrimoine. Gli alberi che fornivano il telaio del tetto provenivano da
foreste primarie, ossia foreste in gran parte non toccate dall’attività
umana. Anche gli enormi alberi che vivevano nelle foreste primarie
sono spariti. Solo il 4% delle foreste primarie è rimasto intatto in
vaste superfici (oltre 500 chilometri quadrati), secondo uno studio pubblicato lo scorso maggio, e nulla è rimasto al di fuori della Russia o del Nord Europa.
Mentre
i boschi ricoprono quasi un terzo della Francia continentale, solo lo
0,01% di essi è intatto, con alberi di età compresa tra i 200 ei 400
anni, spiega Francesco Maria Sabatini, autore principale dello studio e
ricercatore presso il Centro tedesco per la biodiversità integrale
Ricerca. “Le foreste primarie sono piccole, fragili e preziose per la
biodiversità”, ha affermato. “Rappresentano” perle “o” isole
“sopravvissute al disboscamento intensivo, in genere perché situate in
zone remote”.
Ma la distruzione delle foreste secolari europee
non solo è continuato, ma in alcune aree è addirittura aumentato. Grandi
foreste di questo tipo esistono ormai solo in regioni
remote dell’Europa settentrionale e orientale, ma anche qui l’aumento
della domanda di legname ha fatto crescere i prezzi e incoraggiato il
disboscamento -eventualmente illegale- anche nelle aree più remote.
Quindi non c’è più modo di sostituire il legno della cattedrale francese: “abbattere agli ultimi relitti di foreste primarie primarie significa perdere anche questi, una perdita non coprirà la tragedia di Notre Dame”, ha aggiunto Sabatini. “Aggiungere un’altra tragedia non è certo la soluzione.”