BANCHIERI: I GRANDI BENEFATTORI DELL’UMANITA’

Scritto da: Roberto Cegalin
Fonte: La patatina fritta

Dialogo “immaginario” tra un narcotrafficante dell’America Latina ed un banchiere internazionale.

Narco: Signor banchiere avrei da investire…diciamo… ripulire..circa 200 milioni di dollari in contanti…

Banchiere: Ma certo, certo, nessun problema, sono a sua completa disposizione!

Narco: Bene! Ma… vede…ecco… sono soldi… diciamo…in nero…si non regolari, ecco…

Banchiere: Certo, certo, avevo capito ma, come le ripeto, li consegni pure a me che saprò gestirli al meglio!

Narco: OOhh grazie infinite! Ehm..sa c’è un’altra questione che avrei da proporle …ma non so se lei possa darmi una mano..

Banchiere: Guardi a clienti come lei non si può dir di no!!!

Narco: La sua disponibilità mi lusinga! Vede , avrei intenzione di rovesciare il governo in carica… si… insomma… di  fare un colpo di stato!… Vorrei diventarne il presidente con pieni poteri su tutto e tutti! Ma, mi servono armi, tante armi e, soprattutto, una banca che faccia da intermediaria..sa…capisce anche lei…la vita di questi tempi è dura…

Banchiere: Bella idea! Grandiosa! Ho amici che fanno il mio stesso lavoro disposti a darle una mano…anzi, le dirò di più! Alcuni nostri vecchi clienti sono i più grandi produttori di armi al mondo, con un ottimo rapporto qualità prezzo!!! Addirittura dopo una certa cifra, paghi 2 e compri 3!!!

Narco: Ma davvero può fare questo per me?

Banchiere: Guardi , abbiamo dato una mano a tanti amici nel passato: Lenin in Russia, Mussolini in Italia, Hitler in Germania, Franco in Spagna, Mao in Cina, Pol Pot in Cambogia…per non parlare di Saddam Hussein in Iraq ! E poi Bin Laden… potremo tornare indietro nel tempo e la lista si allungherebbe..

Narco: OOhhh ma che onore! Che Vanto!!! Ma scusi, diceva… Hitler?.. Mao? Ma uno non è nero e l’altro rosso…?

Banchiere: Mah, guardi a noi non interessa il colore, la religione, lo stato sociale e men che meno la sua fedina penale…siamo dei puri filantropi!!! A noi sta a cuore  solo Il bene supremo dell’umanita!!!

Narco: Che grandi parole… fanno onore a lei e alla banca che rappresenta! Sa cosa le dico? Che se prima avevo dei dubbi, ora mi sono passati del tutto! Grazie, grazie infinite…

Banchiere: Ma si figuri… cosa non si fa per gli amici, quelli veri???

 

 

Antenati umani in Eurasia prima di quanto si pensasse

Scritto da: Aezio
Fonte: http://ilfattostorico.com/

Ricostruzione di Homo erectus (photolibrary.com)
Gli archeologi hanno pensato a lungo che l’Homo erectus, il primo antenato dell’umanità a diffondersi in tutto il mondo, si sia evoluto in Africa prima di sparpagliarsi in Europa e Asia. Ma tracce di fabbricazione di utensili al confine tra Europa e Asia hanno messo in discussione tale ipotesi.
Reid Ferring, antropologo presso la University of North Texas di Denton, e i suoi colleghi hanno scavato il sito di Dmanisi, nelle montagne del Caucaso in Georgia. Hanno trovato manufatti in pietra – per lo più residui di scheggiatura – in sedimenti di quasi 1,85 milioni di anni fa, mentre finora gli antropologi credevano che l’Homo erectus si fosse evoluto tra 1,78 e 1,65 milioni di anni fa.

Inoltre, la distribuzione dei 122 manufatti indica un’occupazione della zona per molto tempo. Gli strati di sedimenti nei quali sono diffusi sono stati datati tra 1,85 e 1,77 milioni di anni fa. I risultati sono stati pubblicati su Proceedings of the National Academy of Sciences.

La scoperta potrebbe indicare che sia stata l’Europa e non l’Africa il “luogo di nascita” dell’Homo erectus. Purtroppo, i fossili degli ominidi creatori di quegli utensili non si stanno dimostrando molto utili al dibattito.

I frammenti d’ossa fossili rinvenuti in quegli stessi strati sedimentari sono troppo logorati per poter essere identificati come appartenenti ad una specie, quindi è impossibile dire con certezza se gli strumenti siano opera di Homo erectus.

Neanche i crani fossili recuperati in precedenza nel sito da sedimenti più tardi aiutano a risolvere la controversia. Questi fossili, risalenti a 1,77 milioni di anni fa, avevano cervelli di grandezza compresa tra 600 e 775 centimetri cubici di volume, mentre l’Homo erectus è generalmente ritenuto aver avuto una dimensione cerebrale media di circa 900 centimetri cubici. A confronto, gli esseri umani moderni hanno una capacità cerebrale di circa 1.350 centimetri cubici. “Molte persone chiamano identificano i fossili di Dmanisi come i primi di Homo erectus, ma c’è ancora un frequente dibattito su questo”, spiega Ferring.

Anche se gli antichi abitanti di Dmanisi non furono i primi membri di Homo erectus, c’è ancora un problema: gli antropologi pensavano che non esistessero hominini al di fuori dell’Africa 1,85 milioni di anni fa.

Ferring e i suoi colleghi propongono che alcuni antenati dell’Homo erectus si siano spostati in Asia e forse in Europa (per motivi di caccia o alla ricerca di nuove risorse naturali), si siano in qualche modo evoluti, e poi siano tornati in Africa.

Nature

PNAS

Messico, i miliardi dei narcos nelle banche Usa

Scritto da: Alessandro Grandi
Fonte: http://it.peacereporter.net

Cifre da capogiro derivanti dal narcotraffico sono state riciclate in alcune banche statunitensi. Le pene inflitte dai tribunali Usa sembrano irrisorie rispetto alle gravi accuse.

Banche Usa e cartelli della droga messicani mantenevano stretti contatti per riciclare i proventi del traffico di cocaina. Quella che sembrava solo una credenza popolare, oggi, dopo una serie di inchieste, anche giornalistiche, sembra essere un’amara realtà.

Per capire cosa succede bisogna, però, fare un passo indietro nel tempo e tornare all’aprile 2006 quando all’aeroporto di Ciudad del Carmen un DC9 venne sequestrato dalle autorità locali perché trasportava circa sei tonnellate di cocaina proveniente dal Sudamerica dal controvalore in dollari Usa pari a circa 125 milioni.

La scoperta della sostanza stupefacente e il sequestro dell’aereo hanno consentito alle autorità di analizzare a fondo la vicenda e scoprire un intreccio pauroso fra i narcos e un istituto di credito statunitense, banca Wachovia. Dalle indagini scaturite in seguito al blocco del velivolo è stato anche scoperto che gli stessi narcos erano proprietari dell’aereo e che era stato comprato con i dollari riciclati presso la banca Wachovia.

Questo ha consentito agli inquirenti di scoprire come i cartelli della droga riciclassero denaro con la complicità di banche Usa. E i numeri che sono stati forniti sono davvero impressionanti. Circa 380 miliardi di dollari (un terzo del Prodotto interno lordo nazionale messicano), sono stati riciclati nel corso degli ultimi anni. E non deve essere stato semplice per gli investigatori seguire le tracce lasciate da bonifici bancari, travel cheques e conti correnti, sparse nelle varie filiali della banca. Anche perchè secondo le notizie pubblicate dal britannico The Observer e da molti quotidiani Usa, i movimenti segnalati fino a oggi sono riconducibili solo al periodo 2004 /2007, quindi c’è da pensare che siano davvero molti di più i miliardi di dollari che Wachovia ha contribuito a riciclare.

Ma il capitolo che riguarda l’istituto di credito è fra i più interessanti e allo stesso tempo nebulosi che riguardano questa vicenda.

Dopo le indagini, infatti, i tribunali statunitensi hanno aperto un processo contro la banca accusata di aver aggirato le norme antiriciclaggio dal quale è scaturito un accordo, la banca ha versato 150 milioni di multa allo stato americano a titolo di risarcimento. Una quantità di denaro irrisorio rispetto all’enorme parte che fu riciclata. Non solo. In modo molto strano i dirigenti maggiormente invischiati nell’affaire sono stati semplicemente licenziati, altri solo multati. Di fatto a loro carico non è stato sollevato alcun processo. In molti si sono chiesti il perchè di tanta tolleranza nei confronti di una banca e di dirigenti che si sono resi complici dei narcos messicani.

C’è dell’altro. Secondo quanto riportato da alcuni siti internet d’informazione che hanno citato il capo della lotta alla droga dell’Onu, l’italiano Antonio Maria Costa, le uniche disponibilità finanziarie liquide presenti nelle banche Usa durante la profonda crisi del 2008 erano quelle relative ai proventi del traffico internazionale di cocaina dal Sudamerica.

I narcos messicani sono molto potenti con le armi, tanto che nel corso degli ultimi anni il numero delle vittime relativo alla guerra fra cartelli ha sfiorato quota 45mila morti.

Ma hanno dimostrato di essere molto potenti anche a livello finanziario riuscendo a corrompere fior di istituti bancari che hanno contribuito al riciclo del denaro sporco. Adesso è compito delle autorità capire se le banche in questione fossero davvero all’oscuro delle operazioni sporche che stavano mettendo in pratica.

Pesticidi in frutta e verdura: una guida per la spesa

Scritto da: Alessia Ferla
Fonte:http://www.informasalus.it/it/articoli/pesticidi-frutta-verdura-guida.php

Frutta e verdura sono considerati ingredienti fondamentali di un corretto regime alimentare. Il problema è però che tali alimenti contengono spesso alti livelli di pesticidi, nocivi per la salute umana. Frutta e verdura “per fare davvero bene dovrebbe essere biologica”, spiegano gli esperti dell’EWG, l’Environmental Working Group che anno stilato un elenco dei prodotti più ‘avvelenati’ basandosi dai dati del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e l’FDA.

A dispetto del celebre proverbio che recita “una mela al giorno leva il medico di torno”, questo frutto si piazza al primo posto della classifica degli alimenti ‘avvelenati’.

“Abbiamo scoperto che quasi ogni mela campione, il 98 per cento, aveva residui di pesticidi. E si tratta di un accumulo di 48 pesticidi diversi – ha spiegato Sonya Lunder, analista senior EWG – Quello che pensiamo sia accaduto in questo caso è che per le mele i maggiori pesticidi e fungicidi sono stati applicati dopo il raccolto in modo che il frutto possa avere una lunga durata di conservazione. I pesticidi poi potrebbero essere presenti anche in piccole quantità, ma non conosciamo gli effetti a breve e lungo termine” sulla salute umana.

Al fine di ridurre la nostra esposizione ad alimenti contenenti tali sostanze, gli esperti dell’  Environmental Working Group hanno stilato una lista dei vegetali ‘sporchi’ e viceversa una di quelli ‘puliti’.

Ecco quindi la classifica dei ‘cattivi’:

1.Mele
2. Sedano
3. Fragole
4. Pesche
5. Spinaci
6. Nettarine (importate)
7. Uve (importate)
8. Peperoni dolci
9. Patate
10. Mirtilli (nazionali)
11. Lattuga
12. Cavoli verdi

… e quella dei ‘buoni’

1. Cipolle
2. Mais dolce
3. Ananas
4. Avocado
5. Asparagi
6. Piselli
7. Mango
8. Melanzane
9. Melone (nazionale)
10. Kiwi
11. Cavolo
12. Anguria
13. Patate dolci
14. Pompelmo
15. Funghi

I geologi di Himmler

Fonte: http://www.lucavalente.it

L’SS-Wehrgeologen-Bataillon 500 tra Veneto e Trentino: dalla rappresaglia della Laita (Tretto di Schio, 30 novembre 1944) all’ipotesi Pedescala

Cosa ci fa un misterioso battaglione di geologi delle SS sulle montagne venete e trentine nell’ultimo inverno della 2ª guerra mondiale? Quali sono i suoi incarichi nell’ambito della costruzione della Blau Linie, la linea fortificata che dovrebbe fermare l’avanzata delle armate alleate sulle Prealpi? E ancora, che ruolo ebbero i suoi uomini a fine novembre 1944 nella rappresaglia di contrada Laita, sull’altopiano del Tretto, nell’Alto Vicentino? E che parte potrebbero avere avuto, qualche mese dopo, nel terribile massacro di Pedescala e Settecà che insanguinò la Val d’Astico durante la ritirata della Wehrmacht? Infine, chi erano veramente quegli studiosi in divisa? E soprattutto, che legami avevano con gli scavi archeologici condotti negli anni Trenta per volere del Reichsführer Heinrich Himmler, fanatico dell’occulto e della storia degli antichi popoli germanici? Dal sepolcro di re Enrico nel castello di Quedlinburg alla caserma SS di Langenhorn-Amburgo, dalle spiagge del Vallo Atlantico alle creste dell’Alto Garda, dalle rampe di lancio delle V1 sul Pas-de-Calais alle vallate e agli altopiani attorno al massiccio del Pasubio, l’indagine rivela, tra imboscate partigiane, spietate ritorsioni e scoppi di mine, la storia misconosciuta dell’SS-Wehrgeologen-Bataillon 500 e dei tanti italiani che ne fecero parte. Con una certezza ed un punto interrogativo: la chiusura del cerchio attorno all’eccidio della Laita, uno dei tanti drammi dimenticati tra quelli accaduti nell’Italia occupata nel biennio 1943-1945, e l’ipotesi, storicamente nuova ed inquietante, che i geologi di Himmler non siano stati estranei alla scellerata carneficina andata in scena in riva all’Astico a guerra praticamente finita.

Autore: Luca Valente

Editore: Cierre – Istrevi

Collana: Nord Est

Prima edizione: aprile 2007

Il misterioso “ronzio” che tormenta un villaggio inglese

Fonte: http://www.ufoonline.it/2011/06/15/il-misterioso-ronzio-che-tormenta-un-villaggio-inglese/#permalink

Il «ronzio» è tornato. Il misterioso rumore, registrato da decenni in varie parti del globo, si è rifatto sentire, questa volta nel minuscolo villaggio di Woodland, contea di Durham in Inghilterra, come fa notare la anche la seriosa BBC.  I 300 abitanti affermano che da due mesi, ogni notte, un suono simile a quello di un motore diesel li tiene svegli. A volte, tremano addirittura i mobili. Ma non sono i primi a denunciarne l’esistenza. La lunga storia dei rumori misteriosi è piena di episodi inspiegabili, con una sola certezza non si tratta di acufene, un disturbo della capacità uditiva e consiste nella percezione di rumori, suoni fastidiosi, talvolta sottili fischi o ronzii. Ma allora esiste una spiegazione?

All’inizio è comparso a Bristol, sempre in Inghilterra, negli anni Settanta, e non ha mai smesso, tanto che un residente, esasperato, si è ucciso nel 1996. L’episodio più famoso resta quello di Taos, nel New Mexico: cominciato nel 1991, dura ancora. Un’indagine del 1994 ha dimostrato che il ronzio era udibile solo dall’11% della popolazione. A Largs, in Scozia, è cominciato negli anni ’90, e ha raggiunto elevati livelli di intensità, tanto da provocare a volte epistassi e nausea. Le cause degli episodi di ronzio rimangono tutt’oggi ignote, nonostante numerose ricerche scientifiche. Non c’entra come detto prima l’acufene, il disturbo che fa percepire strani rumori nelle orecchie: tutti, visitati anche da medici, concordano che è esterno, proviene da fuori e non da dentro la testa. Non è un rumore causato da fabbriche, generatori o macchinari. Il mondo scientifico non si è ancora pronunciato sulle cause del fenomeno, e il ronzio resta solo un mistero. Tanto da essere anche menzionato in un episodio di X-File.

Oscar Romero

Fonte:http://www.giovaniemissione.it

“Uno non deve mai amarsi al punto da evitare ogni possibile rischio di morte che la storia gli pone davanti. Chi cerca in tutti i modi di evitare un simile pericolo, ha già perso la propria vita”.

Oscar Romero nasce a Ciudad Barrios di El Salvador il 15 marzo 1917 da una famiglia modesta. Avviato all’età di 12 anni come apprendista presso un falegname, a 13 entrerà nel seminario minore di S. Miguel e poi, nel 1937, nel seminario maggiore di San Salvador retto dai Gesuiti. All’età di 20 anni fa il suo ingresso all’Università Gregoriana a Roma dove si licenzierà in teologia nel 1943, un anno dopo essere stato ordinato Sacerdote. Rientrato in patria si dedicherà con passione all’attività pastorale come parroco. Diviene presto direttore della rivista ecclesiale “Chaparrastique” e, subito dopo, direttore del seminario interdiocesano di San Salvador.In seguito avrà incarichi importanti come segretario della Conferenza Episcopale dell’America Centrale e di Panama. Il 24 maggio 1967 è nominato Vescovo di Tombee e solo tre anni dopo Vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di San Salvador. Nel febbraio del ’77 è Vescovo dell’arcidiocesi, proprio quando nel paese infierisce la repressione sociale e politica.  Sono, ormai, quotidiani gli omicidi di contadini poveri e oppositori del regime politico, i massacri compiuti da organizzazioni paramilitari di destra, protetti e sostenuti dal sistema politico. E’ il periodo in cui il generale Carlos H. Romero è proclamato vincitore, grazie a brogli elettorali, delle elezioni presidenziali. La nomina del nuovo Vescovo non desta preoccupazione: mons. Romero, si sa, è “un uomo di studi”, non impegnato socialmente e politicamente; è un conservatore.

Il potere confida in una pastorale aliena da ogni compromesso sociale, una pastorale “spirituale” e quindi asettica, disincarnata. Mons. Romero inizia il suo lavoro con passione. Passa poco tempo che le notizie della sua inaspettata attività in favore della giustizia sociale giungono lontano e presto arrivano i primi riconoscimenti ufficiali dall’estero. Mons. Romero li accetta tutti in nome del popolo salvadoregno. Ma che cosa è accaduto nell’animo del vescovo conservatore?

Di particolare nulla. Solo una grande Fede di pastore che non può ignorare i fatti tragici e sanguinosi che interessano la gente. Disse, infatti, Romero: “Nella ricerca della salvezza dobbiamo evitare il dualismo che separa i poteri temporali dalla santificazione” e ancora: “Essendo nel mondo e perciò per il mondo (una cosa sola con la storia del mondo), la Chiesa svela il lato oscuro del mondo, il suo abisso di male, ciò che fa fallire gli esseri umani, li degrada, ciò che li disumanizza”.Forse un evento scatenante potrebbe essere stato l’assassinio del gesuita Rutilio Grande da parte dei sicari del regime; Romero apre un’inchiesta sul delitto e ordina la chiusura di scuole e collegi per tre giorni consecutivi. Nei suoi discorsi mette sotto accusa il potere politico e giuridico di El Salvador. Istituisce una commissione permanente in difesa dei diritti umani; le sue omelie, ascoltate da moltissimi parrocchiani e trasmesse dalla radio della diocesi,vengono pubblicate sul giornale “Orientaciòn”. Una certa chiesa si impaurisce allontanandosi da Romero e dipingendolo come un ”incitatore della lotta di classe e del socialismo”. In realtà Romero non invitò mai nessuno alla lotta armata, ma, piuttosto, alla riflessione, alla presa di coscienza dei propri diritti e all’azione mediata, mai gonfia d’odio. Purtroppo, il regime sfidato aveva alzato il tiro; dal 1977 al 1980 si alternano i regimi ma non cessano i massacri: il 24 marzo 1980 Oscar Romero, proprio nel momento in cui sta elevando il Calice nell’Eucarestia viene assassinato. Le sue ultime parole sono ancora per la giustizia: “In questo Calice il vino diventa sangue che è stato il prezzo della salvezza. Possa questo sacrificio di Cristo darci il coraggio di offrire il nostro corpo ed il nostro sangue per la giustizia e la pace del nostro popolo.Questo momento di preghiera ci trovi saldamente uniti nella fede e nella speranza”. Da quel giorno la gente lo chiama, lo prega, lo invoca come San Romero d’America. Sì, la profezia di Romero, il vescovo fatto popolo si è realizzata: “Se mi uccideranno – aveva detto – risorgerò nel popolo salvadoregno”.

Leggi anche:
» La Pasqua di Oscar Arnulfo Romero
» In memoria del vescovo Romero a cura di David Maria Turoldo
» Veglia Pasquale 1978 con mons. Romero
» Dall’oppressione alla libertà
» La strada di Romero
» Omelia durante i funerali di padre Rutilio Grande

Per approfondire:
Scritti di O. A. Romero
* Diario, ed. La Meridiana, Molfetta 1990.
* Romero …y lo mataron. Scritti e discorsi di una vittima della repressione in America Latina, ed. AVE, Roma 1980.

Scritti su O.A. Romero
* AA.VV., Il vescovo Romero, martire per la sua fede per il suo popolo. Ed. EMI, Bologna 1980.
* LEVI A., Oscar Arnulfo Romero.Un vescovo fatto popolo, Ed. Morcelliana,Brescia 1981.
* J.R.Brockman, “Oscar Romero. Fedele alla parola”, Cittadella Editrice, Assisi 1984.
* Ettore Masina, “L’Arcivescovo deve morire. Monsignor Romero e il suo popolo”, ed. del Gruppo Abele, 1996.
* Ettore Masina, Oscar Romero, prefazione di Leonardo Boff, Edizioni Cultura della Pace – San Domenico di Fiesole (FI), 1993
* María López Vigil, Oscar Romero, Un Mosaico di Luci, Ed. Emi, Bologna 1997

WEB:
» http://servicioskoinonia.org/romero
» http://www.paginecristiane.net/romero/
» http://ospiti.peacelink.it/romero/
» estratti video in “Rai Teche” su Oscar Romero

Audiovisivi
* “ROMERO” di John Duigan distribuito in home-video da Titanus.

 

CARMELA MELANIA REA OMICIDIO CODICE ECOLOG LE MATAHARI DEL SESSO

Fonte: http://www.corsera.it/notizia.php?id=4256

Caserta 15 Giugno 2011

Afghanistan,il maledetto crocevia del traffico internazionale di droga.Codice Ecolog,in Germania parte un’inchiesta su una società di logistica,che avrebbe realizzato un traffico internazionale di eroina,innestandosi nei servizi logistici delle missioni della NATO.Il 25 Luglio 2011 muore a Kabul il capitano Marco Callegaro,suicidato.A Venzone,caserma Friguglio,un armiere scopre eroina nelle canne dei fucili che tornano dall’Afghanistan.Operazione White-snake,nella gigantesca retata antidroga,rimane coinvolto un caporalmaggiore…..della caserma di Capua,sede del RAV Italia,al cui comando siede niente di meno che il Generale di brigata Attilio Borreca.Il sostituto procuratore di Roma Paolo Ferraro denuncia nel lontano 2008,che vi siano dei riti sessuali tra prostitute e militari dell’esercito,una sorta di sacerdotesse e “rane pescatrici” che si muovono nell’ambito militare.Infine,muore sempre a Kabul in circostanze davvero inspiegabili,il colonnello dei Carabinieri Congiu,esperto di antidroga,che indagava sul traffico internazionale di droga in Afghanistan.La sua morte è un caso,oppure è stato assassinato perchè sapeva troppo?

(IL Messaggero) C’è un ombra che si distende sulla morte del tenente colonnello dei carabinieri Cristiano Congiu. Un’ombra che se trovasse qualche conferma, potrebbe far cambiare radicalmente quanto è accaduto nella valle del Panjshir, nell’Afghanistan nord-orientale. L’ufficiale dell’Arma avrebbe affidato a Facebook, in uno dei suoi ultimi messaggi, un inquietante presagio: «Qualcuno mi vuol far tacere». Congiu era un grande esperto dell’antidroga e in Afghanistan indagava proprio sulla produzione di droga destinata all’esportazione. La sua morte potrebbe quindi essere legata alla sua attività di investigatore, un agguato studiato nei minimi particolari per farlo tacere. Su quel messaggio ci sono due inchieste, una della magistratura e una dell’Arma dei carabinieri.

Emanuele Fiano, presidente del forum Sicurezza e Difesa del Partito Democratico, ha chiesto al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, di chiarire «ogni dubbio sul contenuto di uno degli ultimi messaggi Facebook scritto dal tenente colonnello Congiu. La notizia secondo cui il messaggio di Congiu avrebbe contenuto un riferimento al fatto che qualcuno avrebbe voluto farlo tacere per qualcosa che aveva scoperto o appreso – ha aggiunto Fiano – è inquietante ma va ovviamente confermata dalle inchieste. Intanto sarebbe comunque importante sapere se tale messaggio esista veramente e se l’autore sia stato davvero Cristiano Congiu. E’ importante che venga sciolto rapidamente ogni eventuale dubbio sulla sua morte».

L’inchiesta sull’omicidio di Congiu ha comunque qualcosa di strano perché è stata trattenuta in stato di fermo cautelare la donna americana che, secondo la versione ufficiale, sarebbe stata difesa dall’ufficiale caduto poi nell’imboscata mortale. La donna sarebbe stata fermata perché potrebbe offrire elementi utili all’inchiesta. Intanto cinque persone, tutte afghane, sono state arrestate. Sul posto è atteso ora l’arrivo di quattro investigatori italiani. Ancora non è stato comunicato quando la salma di Congiu sarà rimpatriata.

Ieri viene arrestata per favoreggiamento del clan dei casalesi,una soldatessa del 235° Reggimento Piceno.Il clan dei casalesi,la grande banca criminale che controlla il traffico di droga in Campania e al sud.Chi più di loro ha interesse ad innestare le sue attività criminose all’interno dell’Esercito italiano e indicativamente ad utilizzare gli aerei militari per il trasporto dell’eroina in Italia direttamente dall’Afghanistan?

Appare chiaro,che l’interesse della camorra e comunque delle società criminali organizzate,di infiltrare loro elementi tra le soldatesse dell’esercito italiano,è di creare una fitta rete di matahari del sesso,prostitute capaci di interagire con gli alti ufficiali,ottenere informazioni,tentare di organizzare il traffico di droga dall’Afghanistan in Italia.Una fantasia? Chi controlla l’arrivo del materiale militare dall’Afghanistan in Italia? Nessuno a quanto ci risulta,anzi gli stessi militari.Cosa ne pensa il ministro della difesa italiano On.Ignazio La Russa?

Il puzzle di avvenimenti che abbiamo davanti e la loro concatenazione,ci devono spingere a riflettere e a muovere le autorità competenti ad investigare in questa direzione.

riportiamo un articolo pubblicato dal CORSERA.IT alcune settimane orsono,e precisamente il 28 Maggio del 2011.L’intera storia sula vicenda di Carmela Melania Rea è nella rubrica cronaca.

In Germania è scoppiato uno scandalo – subito silenziato – che rafforza i sempre più diffusi sospetti sul coinvolgimento delle forze d’occupazione occidentali in Afghanistan nel traffico internazionale di eroina – di cui questo paese è diventato, dopo l’invasione del 2001, il principale produttore globale.

Ecolog, servizi alle basi Nato e traffico di eroina. Un servizio mandato in onda a fine febbraio dalla radio-televisione pubblica tedesca Norddeutsche Rundfunk (Ndr) ha rivelato che la Nato e il ministero della Difesa di Berlino stanno investigando sulle presunte attività illecite della Ecolog: multinazionale tedesca di proprietà di una potente famiglia albanese macedone – i Destani, di Tetovo – che dal 2003 opera in Afghanistan sotto contratto Nato, fornendo servizi logistici alle basi militari Isaf dei diversi contingenti nazionali (compreso quello italiano) e all’aeroporto militare di Kabul. E che, secondo recenti informative segrete e rapporti confidenziali ricevuti dalla stessa Nato, sarebbe coinvolta nel contrabbando internazionale di eroina dall’Afghanistan.
“C’è il rischio che sia stata contrabbandata droga, quindi valuteremo se la Ecolog è ancora un partner affidabile per noi”, ha dichiarato alla Ndr il generale tedesco Egon Ramms, a capo della Nato Joint Force Command di Brussum, in Olanda.
“Siamo al corrente della questione e stiamo investigando con le autorità competenti”, ha confermato un portavoce della Difesa tedesca ai microfoni dell’emittente pubblica.

Dietro l’impresa, il clan albanese-macedone dei Destani. Il servizio della Ndr spiega che già nel 2006 e poi nel 2008, dipendenti della la Ecolog sono finiti sotto inchiesta in Germania con l’accusa di traffico di eroina – centinaia di chili – dall’Afghanistan e di riciclaggio di denaro sporco. E che nel 2002, quando la Ecolog operava in Kosovo al servizio delle basi del contingente tedesco della Kfor, i servizi segreti di Berlino avevano informato i vertici Nato che il clan Destani, strettamente legato ai gruppi armati indipendentisti albanesi (Uck e Kla), controllava ogni sorta di attività e traffico illegale attraverso il confine macedone-kosovaro: dalla droga, alle armi, al traffico di esseri umani.
La Ecolog, che ha la sua sede principale a Düsseldorf (con filiali in Macedonia, Turchia, Emirati Arabi, Kuwait, Stati Uniti e Cina) è stata fondata nel 1998, ed è oggi amministrata, dal giovane Nazif Destani, figlio del capofamiglia Lazim, già condannato a Monaco di Baviera nel 1994 per dettenzione illegali di armi e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il 90 per cento dei quasi quattromila dipendenti della Ecolog sono albanesi macedoni.

La Ecolog smentisce e fa rimuovere il servizio giornalistico. L’esplosivo servizio della Ndr è stato subito ripreso e amplificato dai mass media tedeschi: dall’emittente nazionale Deutsche Welle al settimanale Der Spiegel.
La reazione della Ecolog è stata immediata e durissima. Thomas Wachowitz, braccio destro di Nafiz Destani, ha bollato come “assurde” e “completamente infondate” le accuse contenute nel servizio, in quanto basate su una “confusione di nomi”, e ha chiesto l’intervento della magistratura.
Il 4 marzo, il tribunale federale di Amburgo ha accolto l’esposto della Ecolog, emettendo un’ingiunzione che, senza entrare nel merito del contenuto del servizio giornalistico, impedisce all’emittente Ndr di “sollevare ulteriori sospetti” sull’azienda. La Ndr, dal canto suo, ha dichiarato di ritenere false le argomentazioni della Ecolog e ha annunciato un ricorso contro l’ingiunzione

TRA PONTI DI EINSTEIN-ROSEN (WORMHOLE) E SCOPERTE ARCHEOLOGICHE PRESUNTE IN ANTARTIDE

Scritto da: Gabriele Lombardo
Fonte:
http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/

In questi giorni della prima metà di giugno 2011 sembra di vivere nel mondo della fantascienza, tra rivelazioni apparentemente assurde, studi e scoperte sensazionali, e notizie catastrofiste o da shock, c’è l’imbarazzo della scelta. Oggi 9 giugno 2011, dopo due giorni di intensa informazione nel web, è la totale assenza di informazione a riguardo sulle vie di comunicazione regolari (pagate dai contribuenti) come la TV e la Radio, abbiamo la certezza che in quest’ultimo periodo sono state fatte scoperte sensazionali, queste potenzialmente ci portano ad un passo dalla realizzazione della fantascienza più sfrenata, quella dei viaggi interstellari e dei viaggi nel tempo. Grazie ad alcuni amici che cercano come segugi le informazioni nel web e che poi me le fanno leggere, sono venuto infatti a conoscenza di importanti notizie, alcune di questi giorni, altre vecchie di mesi o anni ma legate a quest’ultime.

Vediamole in ordine: 1) scoperta archeologica in Antartide, grazie ad i satelliti di nuova generazione è stata individuata quella che sembra essere una città sotto i ghiacci dell’Antartide(notizia del 2002, confermata nel 2008, poi nel 2010 ed ancora nel 2011). 2) scoperta dell’ambiente sottomarino antartico di nuove specie e di un ecosistema unico, in esso formidabili strane forme di vita evolutesi in modo differente dal resto del globo, alcune di queste sono giganti sottomarini. 3) scoperto un vortice spaziotemporale in Antartide, si suppone che possa essere generato da un macchinario sotterraneo di potenza incredibile e tecnologia avanzatissima. 4) scoperte nuove piramidi in Egitto con un satellite spia USA. 5) i fisici hanno scoperto intorno alla terra ponti di Einstein-Rosen.
Noi per adesso vedremo tre di queste che potrebbero essere correlate tra loro.

Nel 2002 una troupe di giornalisti e video reporter ben attrezzati, scompare misteriosamente in antartide dopo aver fatto delle riprese sensazionali, il gruppo di dipendenti della AtlantisTV, è misteriosamente sparito senza lasciare traccia, tranne che un video in cui si mostravano sensazionali scoperte effettuate dalla troupe; queste riprese riguardavano una incommensurabile scoperta archeologica fatta risalire ad epoca prediluviana, dove un intera città sepolta nel ghiaccio è ancora li visibile se pur danneggiata. In loco sarebbero presenti anche macchinari e non precisati oggetti di tecnologia esotica ed avanzatissima. Successivamente all’evento i servizi segreti, la US NAVY, le forze speciali USA (navy seals), scienziati militari e quant’altro si sarebbero affannosamente recati a lavorare ed indagare in loco; tutto ha inizio con il sequestro del video ed il fermo della sua pubblicazione. Il video è stato ritrovato in una discarica di una delle stazioni scientifiche di servizio antartiche. Tutto fa credere ad un enorme manovra di insabbiamento.

Dagli articoli a riguardo e da ciò che è emerso dai testimoni che hanno visionato il video, o che hanno potuto parlare con personale militare ecc., alcune persone non precisate, tranne nel caso di due militari di marina (poi allontanati ed intimati a tacere), sono riusciti comunque a far filtrare alcune importanti notizie, sembra che in Antartide sia al momento in trepida fermentazione un sempre più grande ed importante scavo archeologico a circa 3200 metri sotto il ghiaccio, e che abbia un estensione di parecchie miglia. Non ci sono state mai conferme da fonti governative, ma l’insistenza dello staff della TV AtlantisTV, desta molti sospetti sulla condotta dei militari ed il loro fibrillante modo di negare e coprire le tracce. Oggi fonti non confermate dicono che questa enorme struttura (o città) ed altre, sono state individuate grazie a nuovi satelliti spia USA super precisi e che possono fare scansioni termiche anche in profondità, ed individuare anomalie geometriche nel sottosuolo; questi satelliti sarebbero gli stessi che avrebbero fatto una sensazione scoperta in Egitto di 17 nuove piramidi, necropoli reali, ed altro ancora.

Qualche giorno fa nel mese di Maggio, 4 scienziati USA e britannici, fanno un altra scoperta sensazionale e sconcertante, l’equipe formata da fisici e climatologi, durante i propri rilievi in loco (Antartide) avrebbero individuato uno strano vortice, insospettiti dall’apparente staticità del vortice (nonostante la forte velocità del vento), hanno deciso di approfondire la cosa, e di fare risucchiare una sonda meteorologica dentro il vortice per effettuarne i rilevamenti. Dopo qualche istante che la sonda era dentro il vortice, gli scienziati increduli dai risultati emersi, avrebbero ripetuto più volte il test con il medesimo risultato. Ecco i risultati sconcertanti: 1) il vortice è fisso in un punto, non fa oscillazione, è perfettamente verticale e non si sposta di un cm. 2) la misurazione dei dati rivela anomalie inspiegabili (per esempio incompatibilità con le trombe d’aria, gli uragani ecc.). 3) la datazione della sonda segna il 27 Gennaio 1965.
Non solo non si tratta di un normale vortice, ma all’interno del vortice la sonda segnava una data precisa del passato; spaventati ed eccitati dalla scoperta, gli scienziati contattano la marina USA ed i servizi segreti militari, immediatamente comincia un operazione di copertura, e si bloccano le informazioni dall’Antartide.
Il 3 giugno una nuova scoperta non solo conferma la tesi di un vortice spazio temporale emersa sull’evento antartico, ma fa crollare definitivamente la diatriba su una delle più discusse teorie di Einstein, quella che con Rosen spiegava i ponti spaziotemporali o Wormhole. Grazie al satellite Gravity Probe-B, sono stati infatti scoperti diversi vortici o ponti spaziali intorno alla Terra. Le spiegazioni dell’argomento sono poco chiare e confuse, sembra che abbiano fatto un esperimento e che i risultati siano inequivocabili, ma la cosa più importante è l’esultanza di molti scienziati che parlano di una svolta per la fisica, ed in effetti stiamo parlando della conferma che esistono tunnel che portano da una parte all’altra dello spazio o del tempo.
Ps. Un piccolo appunto: Se sono stati confermati i ponti di Einstein-Rosen decade ufficialmente la teoria scientifica (dei fisici) che sostengono che gli UFO non esistono perché non si può superare la velocità della luce, infatti l’esistenza di questi ponti o wormhole spiegherebbe appieno come gli UFO arrivino sulla Terra senza il bisogno di trasgredire le regole della fisica limitata che noi terricoli abbiamo.
Fonti: Antikitera.net, 2duerighe (la voce di Leonardo Echeani), il popolo è sovrano (il portale), CorriereDellaSera.it, YouTube.it, feastofsoul13@webtv.net

CARMELA MELANIA REA OMICIDIO. LE SACERDOTESSE DEL SESSO

Fonte:http://www.corsera.it/notizia.php?id=4233

Carmela Melania Rea,sacerdotesse del sesso e riti satanici.Abbiamo incontrato il sostituto procuratore Paolo Ferraro,della Procura della Repubblica di Roma.Lo stesso era in compagnia del criminologo Francesco Bruno questo pomeriggio,deve difendersi davanti al CSM,vogliono cacciarlo dalla magistatura.

Partono da lontano le indagini sulla sacerdotesse del sesso negli ambienti militari.Ne faceva denuncia,nel lontano 2008, un magistrato,un sostituto procuratore della Repubblica di Roma Paolo Ferraro.Il magistrato ha…

….registrato una serie di appuntamenti tra una donna e alcuni militari.Si parla di ipnosi,alterazione della psiche,comandi esoterici che renderebbero le reclute vere e…. ….proprie schiave del sesso,sacerdotesse delle iniziazioni.Follia? fantasia? estasi? Il magistrato possiede i file audio,sconcertanti,tenebrosi,che fotografano momenti sconcertanti di una relazione sessuale,dettagli…. che a suo dire sono la testimonianza dello sdoppiamento della personalità dei suoi partecipanti,un festino alterato dall’assunzione di ketamina un potente anestetico dissociativo,che procurano fenomeni cosiddetti near-death experiences.

La ritualità degli accoppiamenti,il modello sviluppato e utilizzato,lascerebbe presagire che vi sia una struttura interna,doppia,alle organizzazioni militari, “un secondo esercito”.

Reclute adepti,il magistrato parla di “rane pescatrici”,ovvero personalità che hanno la funzione di centrifugare eventuali adepti,quello che dicono,cosa pensano,cosa fanno.

Struttura paramilitare,festini hard,comandi esoterici,persecuzione.Il magistrato Paolo Ferraro dice di essere perseguitato “vogliono farmi fuori dalla magistratura”,”quella che ci troviamo difronte è la più grande inchiesta italiana negli ultimi venti anni”. Mi reco nella sua casa,mi fa ascoltare i file audio.Sono impressionanti,esattamente come riprodotti nei suoi brogliacci.Quasi una porta che si apre nell’inferno,qualcosa che ti spinge verso il basso,con suoni e rumori sconcertanti,comandi esoterici,imposti alle sacerdotesse del sesso.

Siamo vicini a quei confini che abbiamo visto violare con l’omicidio di Carmela Melania Rea,ma forse ne siamo ben oltre,perchè una cosa è certa,se fino a ieri,questa realtà dipinta,poteva sembrare anche fantasiosa,oggi l’omicidio efferato di Carmela Melania Rea,costruisce uno scenario davvero diverso,ribaltato,fa emergere dalle tenebre le ombre e le vampate di un Inferno,che si nasconde vicino a ognuno di noi,vicino a Salvatore Parolisi,dentro la Caserma del 235° Reggimento Piceno.Qualcosa di spaventoso,perchè Carmela Melania Rea è morta davvero,il suo cadavere martoriato dalle coltellate non è certamente una finzione.

Seguo con interesse le parole di questo magistrato coraggioso,seguo il suo filo logico,seguo la sua mente,i confini oltre i quali è andato,in cui si è trovato percaso.E’ uno stalker.Confini inquietanti,orribili,il cui volto traccia il dedalo di un labirinto pieno di misteri,pericoli.Non c’è più ombra di fantasia nel suo racconto,ma deduzioni logiche,dettagli precisi,voci che sembrano provenire dall’oltretomba.

E’ scritto sul volto di Carmela Melania Rea,scolpito con il sangue sceso sul terreno,con i capelli arruffati,il volto sbranato da belve feroci,la pelle scheggiata dalle coltellate.Se non è questa la vera rappresentazione dell’Inferno,dobbiamo chiederci allora quale sia la verità o la realtà che hanno accertato i ROS o il procuratore Monti?Perchè fino adesso tutti tacciono,eppure la storia è già scritta,pesante,come agghiaccianti ombre sul nostro presente,voci latrate,che squarciano la coscienza,devono percuoterci fin dentro l’anima.

Esiste dunque un secondo livello nell’Esercito italiano,esiste un secondo esercito,esiste una organizzazione deviata,dedita alla ritualità satanica,una vera e propria setta che miscela adepti e atti sessuali? Chi e cosa si nasconde dietro la morte di Carmela Melania Rea?