Cosmetici naturali, biologici, biodinamici: che differenza c’è?

Scritto da : Nicoletta
Fonte: http://www.soloecologia.it/

l desiderio di non nuocere all’ambiente sta per fortuna dilagando anche nel mondo della cosmesi, con case produttrici che presentano al pubblico prodotti sempre più “green” o presunti tali.

Perché una linea di prodotti o cosmetici o make-up possa essere definita “amica della natura” bisogna che tutti i suoi componenti siano naturali e certificati, prodotti con tecnologie e processi produttivi rispettosi dell’ambiente. Anche il packaging deve essere ecologico, ovvero non costituito da plastica, ma da altri materiali, al 100% biodegradabili. E deve essere ridotto al minimo indispensabile (ne abbiamo parlato in questo articolo). Ancora meglio se, al fine di produrre minor quantità di rifiuti e inquinare meno, terre, ciprie e ombretti vengono venduti sotto forma di cialde ricaricabili.

Certo non è deplorevole il fatto che sugli scaffali di profumerie e supermercati sia presente una nuova generazione di cosmetici ecoconsapevoli, ma per scegliere in maniera ragionata occorre conoscere alcune differenze essenziali nei termini utilizzati. Le normative stabiliscono quanto segue:

* Per cosmetico naturale certificato si intende un prodotto composto da materie prime lavorate con processi naturali e non testato sugli animali. Non può contenere derivati del petrolio, conservanti sintetici, coloranti sintetici, siliconi, formaldeide, alcol, parabeni, PEG, OGM o loro derivati. Tra gli ingredienti naturali ne esistono di origine vegetale, animale (uovo, miele, latte, sericina…) o minerale (rame, alluminio, silicio, blu di Prussia). Le lavorazioni concesse possono essere di tipo fisico (centrifugazione, distillazione, essicamento) oppure enzimatico/microbiologico.
* Per definizione, un cosmetico di origine naturale è costituito da sostanze provenienti dal mondo vegetale, animale o minerale, ma è stato sottoposto a un procedimento di tipo chimico.
* Per cosmetico biologico si intende una sostanza costituita per almeno il 90% da ingredienti provenienti da coltivazioni e allevamenti bio (ovvero, che non fanno uso di pesticidi, fertilizzanti e concimi chimici) oppure dalla raccolta spontanea in aree protette e certificate.
* I cosmetici biodinamici aggiungono a tutte le caratteristiche dei cosmetici biologici la presenza di ingredienti provenienti da coltivazioni biodinamiche, quelle che si rifanno a protocolli ancora più rigidi, mirando ad aumentare l’attività biologica – ovvero la vitalità – della terra.

Vale la pena di optare per i cosmetici naturali e biologici? Assolutamente sì, perché la pelle assorbe anche il 60% delle sostanze con cui viene in contatto e la qualità dei prodotti utilizzati per detergerci, trattarci e truccarci nel corso della vita è estremamente importante anche per la nostra salute.

Il problema è che leggere l’etichetta non è sempre facile. Seguite allora queste semplici regole:
* Se i nomi degli ingredienti sono indicati con il nome latino significa che non sono stati sottoposti a interventi chimici;
* Se nell’elenco delle sostanze alcune hanno un nome inglese vuol dire che esse hanno subito un processo chimico;
* I coloranti sono indicati al fondo della lista degli ingredienti, sempre con la sigla C.I. (Color Index), tranne quelli per i capelli, indicati con il nome chimico in inglese (Hc black n. 6).
* Sicuramente non sono “naturali” i prodotti che includono almeno una delle seguenti sostanze chimiche: chlorine, EDTA triclosan, methicone, paraffinum liquidum, phenoxyethanol, quaternium, triclosan e tutti i composti dei termini parabene, PEG e propyl.

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