Una cometa che punta diritto verso la terra : non facciamoci prendere dal panico

Scritto da: Angelo Paratico
Fonte: Sunday Morning Post
Traduzione per la patatina fritta: Anna Nicoletti, Francesco Fontana

Il popolare romanzo di Arthur C Clarke del 1972 intitolato Rendezvous con Rama, in cui un asteroide si scontra con la terra l’11 settembre 2077, è stato un successo in tutti i sensi.
Nel libro, l’impatto spazza via le città italiane di Padova e Verona e fa sprofondare Venezia
nel  mare.

La coincidenza della data con gli attacchi terroristici alle Torri Gemelle di New York ha contribuito a fare rivivere un interesse nei suoi confronti.

Per evitare disastri simili e prevedere in anticipo impatti sulla terra, gli abitanti del mondo fantastico di Clarke crearono il Progetto Difesa.
Qualcuno alla Nasa deve aver letto quel libro, poichè 20 anni dopo l’agenzia spaziale lanciò il proprio Progetto Difesa per monitorare i cieli e valutare i rischi.

Per dodici anni nel progetto, tre astronomi dell’ Osservatorio nazionale Kitt Peak in Arizona -Roy Tucker, David Tholen e Fabrizio Bernardi – scoprirono qualcosa di inquietante: una piccola cometa chiamata 2004 Mn4 sembrava essere in rotta di collisione verso di noi.

Si diffuse la notizia che la cometa avrebbe colpito la terra nel 2029, ed un nome più inquietante  le fu subito attribuito): Apophis, un personaggio della serie televisiva Stargate e anche un antico dio egizio del male.

Nuove osservazioni hanno spinto altri scienziati a ridimensionare i rischi associati al potenziale pericolo e alle dimensioni della cometa e a rivedere la data dell’impatto intorno al 13 aprile 2036. Che tra l’altro coinciderebbe con il giorno della Santa Pasqua.

Secondo gli ultimi dati, Apophis misura circa 350 metri di diametro e viaggia a più di 30 chilometri al secondo. La sua densità e composizione, chiavi per prevederne  il comportamento, rimangono un mistero, ma la sua velocità suggerisce che potrebbe sferrare un bel colpo: 510 megatoni.

Considerate per esempio i 50 megatoni della bomba sovietica Tsar, la bomba atomica più potente mai detonata. Il prossimo passaggio della cometa nelle vicinanze della Terra si verificherà il 13 aprile 2029, secondo la Nasa e i ricercatori delle Università di Pisa e di Villadolid.  Essa avrà una magnitudine astronomica di 3.4, che la renderà visibile ad occhio nudo, poiché viaggerà alla stessa altitudine di alcuni dei nostri satelliti di telecomunicazione. Se tutto procederà secondo i piani, dovrebbe passare attraverso una regione di spazio celeste spessa 600 metri, conosciuta agli astronomi come “buco della serratura gravitazionale”. Questo sarà il momento in cui gli osservatori saranno in grado di raccogliere i dati migliori circa la traiettoria della cometa, ma ci saranno poi solamente sette anni di tempo per organizzarne la deviazione prima di un possibile impatto catastrofico con la Terra. Purtroppo non c’è ancora un fronte comune in vista per affrontare questa sfida mortale. Gli USA stanno lavorando al proprio piano: un veicolo spaziale che possa deviare la traiettoria di Apophis sfruttando la gravità. L’agenzia spaziale russa, Roscomos, ha annunciato di aver intenzione di costruire una navicella spaziale in grado di deviare il percorso aereo della cometa. Tuttavia entrambi i piani sembrano essere rimasti sulla carta per mancanza di fondi. Anche la Cina sembra lavorare ad un piano con un team di scienziati capeggiato da Gong Shengping, professore dell’Università di Tsinghua. Lo scorso agosto Pechino ha presentato un nuovo progetto concernente l’utilizzo di una “vela solare” per spingere un veicolo spaziale – mosso solamente dalle radiazioni solari – in un’orbita retrograda. Se la vela solare fosse sufficientemente grande, il veicolo viaggerebbe alla sbalorditiva velocità di 90 chilometri al secondo per poi scontrarsi con la cometa e distruggerla all’impatto. Se questi tentativi fallissero e Apophis impattasse la Terra nel 2036, la collisione interesserebbe milioni di persone ma non minaccerebbe il pianeta, a differenza dell’asteroide che lo colpì 65 milioni di anni fa. Quest’ultimo era un mostro di 10 chilometri di diametro che si schiantò vicino alla penisola messicana dello Yucatan, spazzando via tre quarti di piante ed animali, inclusi i dinosauri.

Angelo Paratico è un giornalista, romanziere e imprenditore residente ad Hong Kong.
Il suo ultimo libro, Ben, è una narrazione romanzata  sugli ultimi giorni di Benito Mussolini, pubblicato in Italia

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