Dalai Lama: un altro mito della CIA

Traduzione di Alessandro Lattanzio, redattore di Eurasia.
Rivista di studi geopolitici.
http://www.westernshugdensociety.org/our-cause/
Fonte: http://nwo-truthresearch.blogspot.com/

Il Dalai Lama è un altro di quei miti ormai consolidati che si sono sostituiti alla caduta di affezione nei confronti della religione cristiana, soprattutto tra i giovani. In Italia troviamo una risma di libri pubblicati dalle più diverse case editrici, libri che vengono ingurgitati senza il minimo spirito critico dalle menti che rifuggono gli scandali della Chiesa Romana. In realtà il Dalai Lama è un altro di quei “miti” creati a tavolino per incanalare le masse all’interno di un’opposizione innocua, controllata e sterile, al pari di quella Bono Vox, la sua ONE Foundation e il suo Live 8. D’altronde, cosa dovremmo pensare di un personaggio che ha ricevuto la Congressional Gold Medal, la massima onorificenza civile del Congresso degli Stati Uniti direttamente dalle mani di George Bush Jr? Oltre a ciò, come riferito dal Times of India in un articolo dal titolo Dalai Lama: La non violenza non può affrontare il terrore, lo stesso non-violento Dalai Lama ammetteva di amare George Bush, e giustificava la violenza per contrastare il terrorismo. vediamolo per intero:
“New Delhi – Il Dalai Lama, un campione della non violenza da una vita, sabato ha candidamente affermato che il terrorismo non può essere affrontato mediante l’applicazione del principio di ahimsa, perchè le menti dei terroristi sono chiuse.
“E’ difficile far fronte al terrorismo attraverso la non violenza” ha detto il leader spirituale tibetano mentre pronunciava qui le Madhavrao Scindia Memorial Lecture.
Egli ha inoltre nominato il terrorismo come il peggior tipo di violenza, che non viene effettuata da un popolo di pazzi, ma da coloro che sono molto brillanti ed educati.
“Essi (i terroristi) sono molto brillanti ed educati…ma in loro è allevato un forte sentimento malato. Le loro menti sono chiuse” ha detto il Dalai Lama.
Egli ha detto che la sola via per combattere il terrorismo è attraverso la prevenzione. Il capo del governo tibetano in esilio ha lasciato il pubblico sbalordito quando ha detto:“Io amo il presidente George W. Bush“. Ha poi aggiunto che lui e il Presidente degli Stati Uniti hanno subito stretto un accordo nel loro primo incontro a differenza dei politici che si prendono un po di tempo per sviluppare stretti legami.”
C’è da dire che il Buddhismo tibetano in generale, ma anche altre correnti buddiste, si sono spesso concretizzate in teocrazie oppressive che hanno schiavizzato, sfruttato e abusato della gran massa della popolazione.
In questo video sotto sono mostrate le foto della vecchia classe dominante tibetana:
in quest’altro sotto invece sono mostrate le foto della classe lavoratrice, o meglio degli schiavi del vecchio Tibet:
Quest’altro video ritrae la miserabile vita dei servi tibetani:
Le foto che seguono sono state rilasciate dagli archivi; queste riflettono la vera vita della gente comune tibetana sotto il governo dei Lama:
La prima immagine mostra due schiavi Tibetani. Le loro mani e i loro piedi sono bloccati assieme dai proprietari di schiavi tibetani, al fine di prevenirne la fuga.

Sapete cosa sono questi? Queste sono le pelli del popolo tibetano! Il Dalai Lama utilizzava pelli umane per eseguire alcune cerimonie buddiste. I padroni di schiavi uccidevano i loro schiavi e tiravano via le loro pelli. In questa foto, ovviamente, la sinistra e la destra sono pelli di bambini, mentre quella centrale appartiene ad uno schiavo adulto. I padroni di schiavi erano disposti a fornire pelli umane al Dalai Lama, perchè credevano così di essere benedetti dal Dalai in accordo al buddismo tibetano 

L’immagine qui sotto mostra uno schiavo le cui braccia sono state tagliate via. Quando i Dalai governavano il Tibet, le ossa umane erano trasformate in strumenti religiosi. La cosa più crudele è che i proprietari di schiavi tagliavano braccia e gambe dagli schivi tibetani che erano ancora vivi

Questa bambina morì di fame. I padroni di schiavi hanno cibo sufficiente e intenzionalmente lasciano morire di fame la schiava femmina, perché vogliono usare il suo cuore, fegato e altri organi per sacrifici. Inoltre la testa sarà trasformata in un contenitore di bevande

Ma queste notizie, nei salottini chic, new age e alternativi nostrani, non vengono certo divulgate. Le filosofie orientali alla maniera “occidentale” sono state opportunamente “depurate” della loro parte più scandalosa; così sono diventate un moda da sbandierare, una spilletta da mettere in bella mostra, un’appendice narcisistica per far vedere quanto si è più elevati e spirituali di altri. Tutto ciò si inserisce all’interno del movimento New Age che, come sappiamo, ha l’obiettivo di mutare la cultura e i valori, al fine di arrivare ad una Religione Unica Globale, che sarà il cemento per il Nuovo Ordine Mondiale, al pari di come il Cristianesimo diventò il cemento culturale per l’Impero Romano, specialmente dopo il Concilio di Nicea del 325 d.c .
Ovviamente, quando si critica il Tibet e il Dalai Lama, la pubblica disinformazione che ragiona per falsi opposti, crede che si stia dalla parte della Cina, in tutto e per tutto, oppure si è fondamentalisti Cristiani o peggio intolleranti religiosi; questa è una tecnica per dividere l’opinione pubblica sui fatti scomodi, per cui se non sei con noi allora sei con il nemico. Sappiamo benissimo, ad esempio, che tipo di regime turbocapitalista schiavista sia la Cina moderna, per non parlare dell’opprimente antico regime di Mao. E’ una tecnica ormai stranota; ad esempio se denunci il Signoraggio sei un nazi-fascista, solo perché dei gruppi estremisti hanno preso tale tema come il loro cavallo di battaglia, magari presentando anche studi documentati; se denunci i crimini della psichiatria allora sei un fondamentalista di Scientology, solo perché questa setta, attraverso il canale del CCDU, ha scelto di denunciare tali crimini, magari presentando anche studi documentati. Quella di dare in pasto a gruppi “impresentabili” le scomode verità che il sistema vuole occultare, è una delle tecniche più efficaci per il discredito totale di tali questioni. Per quanto riguarda l’accusa di intolleranza religiosa, la questione è davvero manipolatoria, infatti è la stessa mentalità che condanna come Antiamericani tutti coloro che denunciano i crimini dei vari governi degli Stati Uniti nel mondo da più di 60 anni. Allo stesso modo dovremmo essere etichettati come intolleranti religiosi se denunciamo i gravi crimini della teocrazia tibetana; insomma, dovremmo ‘tollerare’ tali crimini! Chi ragiona per dati di fatto la vede in un’altra maniera….