Il Sindaco di Venezia la manda buca ai cinesi

Scritto da: Angelo Paratico
Fonte: http://www.litaliano.it

Angelo Paratico Hong Kong – Qui a Hong Kong esiste una lunga tradizione di uomini politici italiani che fissano incontri con le autorità locali e poi, di solito, accadono due cose.
La più comune è che, dopo l’atterraggio all’aeroporto di Chep Lap Kok, cancellano i propri appuntamenti e si danno a uno shopping sfrenato.
La seconda variante è questa: cancellano la propria visita del tutto, di solito uno o due giorni prima di partire, giustificandosi in vari modi. O un incontro importante e improragabile. Oppure gravi motivi di salute. Come ultima ratio regum arma di distruzione di massa da usarsi con parsimonia: la morte della nonna. Quest’ultima possibilità è però un’arma impegnativa, giacché  i cinesi son meno stupidi di quanto credono i nostri rappresentanti: sanno far di conto e, conoscendo l’età del soggetto, pensano che un’anziana signora di 120 o di 130 anni, insomma, come dire, è anche giusto che lasci spazio alle nuove generazioni.
La scusa degli impegni era molto di moda ai tempi della vecchia DC, del PSI e del PCI, quando i nostri uomini politici s’illudevano, nella loro arroganza senza limiti, di contare molto anche all’estero.
Oggi gode di maggior favore la seconda possibilità, perché se uno sta male, sta male.
Per domani 20 giugno 2012 e per post domani avevo cancellato tutti i miei impegni di lavoro per tenermi libero. Era previsto un ricevimento ufficiale al Consolato d’Italia, e degli incontri con degli imprenditori locali con il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni.
Nel pomeriggio di domani, in particolare, presso allo splendido showroom della Ferrari, il sindaco sarebbe stato intervistato dalla televisione cinese.
Io non possiedo una Ferrari, ma conosco il titolare dell’agenzia, Richard Lee, che ha finanziariato la nostra società culturale Dante Alighieri, con la quale collaboro. È un cavaliere della Stella d’Italia, ed è sempre disponibile a salvaguardare l’immagine del nostro Paese. Ogni suo desiderio è per me un ordine e, quando mi aveva telefonato, cinque giorni fa, perché gli trovassi un interprete d’italiano e di cinese mandarino (non il cantonese parlato a Hong Kong)  per l’intervista con il sindaco Orsoni, avevo chiamato un nostro ex insegnate. Si chiama Sandro, è un veneziano e parla il mandarino meglio di un letterato cinese. Mi disse che non poteva esserci. Quello sarebbe stato l’anniversario del suo matrimonio e, inoltre, avevano fissato un incontro per l’adozione di un orfano. Non mi sono dato per vinto e dopo mezz’ora d’insistenza, esausto, Sandro aveva dato la propria disponibilità.
Oggi, il giorno prima del nostro incontro, apprendiamo con preoccupazione che il sig. sindaco ha dei seri problemi di salute, e ha dunque cancellato la propria visita. Ostrega, uomini con il fisico di Marco Polo, Venezia non ne produce più!
Noi gli facciamo tanti auguri di riprendersi velocemente. Ci fa comunque piacere sapere che manderà i propri collaboratori, l’ex ambasciatore Antonio Armellini d’Italia a Delhi e a Baghdad, e l’Onorevole Laura Fincato (ah, il vezzo italico di farsi chiamare onorevole anche quando non lo si è più!) che si presenta con l’impressionante titolo di Delegato del Sindaco per i Grandi Eventi.
Dopo Hong Kong partiranno alla conquista di Shanghai, e staremo a vedere se i seri problemi di salute del sindaco Orsoni si scioglieranno, e gli consentiranno di raggiungerli colà.
Ci era stato detto che il sindaco Orsoni teneva moltissimo all’incontro con una rappresentanza del locale mondo imprenditoriale, con le istituzioni e con le associazioni italiane qui presenti. Gleine siamo grati, ma pensiamo che sarebbe stato comunque un incontro di cortesia, infatti un sindaco con una ex onorevole e un ex ambasciatore, senza alcun contorno di tecnici con le loro carte, diagrammi e documentazione,  a che serve? Di che ci voleva parlare? Di quanto è bella Venezia? Ma lo sappiamo già, signor sindaco!

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