Antartide: milioni di anni fa, privo di ghiaccio e ricoperto da piante

Fonte: http://phys.org/news/2012-06-ancient-greened-antarctica.html
Tradotto da: http://www.ditadifulmine.com/2012/06/antartide-milioni-di-anni-fa-privo-di.html

La scienza ha ormai accertato da tempo che il clima antartico non è sempre stato quello che possiamo osservare oggi: circa 15 milioni di anni fa, infatti, le temperature del continente ghiacciato erano diverse decine di gradi più alte rispetto a quelle attuali.

Facendo riferimento a periodi ancora precedenti, come all’ era dei dinosauri, l’Antartide ha attraversato un periodo in cui era addirittura ricoperta da foresta pluviale percorsa quotidianamente da enormi creature e, probabilmente, dai primi antenati dei mammiferi moderni.
Durante gli ultimi milioni di anni, il clima globale è cambiato notevolmente rispetto al Cretaceo o al più vicino Miocene, ma l’entità e il ritmo di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiari.
Ad esempio, si è sempre pensato che la scomparsa delle specie vegetali antartiche sia terminata almeno 6 milioni di anni fa, quando il ghiaccio ricopriva la quasi totalità delle terre emerse del Polo Sud. Ma alcune recenti scoperte, come una pianta risalente a 3-5 milioni di anni fa, stanno costringendo gli scienziati a ripensare ai modelli climatici finora elaborati per spiegare la storia del clima antartico.
Uno studio pubblicato lo scorso 17 giugno su Nature Geoscience, inoltre, potrebbe alzare ulteriormente le temperature ipotizzate per l’Antartide del Miocene, dipingendo un continente polare popolato da sempreverdi e latifoglie in un periodo compreso tra i 15 e i 20 milioni di anni fa.
Esaminando i resti vegetali contenuti in campioni di sedimenti prelevati dal fondale marino, un team di ricercatori provenienti da diverse università americane, in collaborazione con la NASA, ha scoperto che, durante l’estate antartica di 15-16 milioni di anni fa, le temperature potevano arrivare a circa 7 gradi centigradi sopra allo zero.

“Lo scopo della ricerca era quello di comprendere meglio come possa apparire il futuro del cambiamento climatico” spiega  Sarah J. Feakins della University of Southern California. “Come la storia ha molto da insegnarci sul futuro, lo stesso vale per il clima del passato. Questo ci mostra quanto l’Antartide possa diventare caldo e umido man mano che il sistema climatico si surriscalda. E’ una delle prime prove di quanto sia stato caldo l’Antartide”.
I ricercatori si sono concentrati sul fondale della “barriera di Ross”, una zona di mare ricoperta in alcuni punti da centinaia di metri di ghiaccio. “I sedimenti marini sono ideali per osservare la vegetazione del passato, dato che i fossili depositati sono protetti dall’avanzamento dello strato di ghiaccio, ma sono tecnicamente molto difficili da ottenere in Antartide, e richiedono una collaborazione internazionale”.
Il grande vantaggio dell’analizzare sedimenti marini contenenti materiale vegetale sta nel poter ricostruire il passato delle piante antartiche durante l’arco di svariati milioni di anni. E’ inoltre possibile analizzare il rapporto di isotopi d’idrogeno contenuti nell’acqua utilizzata dalle piante quando erano in vita, e confrontarlo con i rilevamenti moderni per comprendere quanto fosse caldo e umido il continente antartico del Miocene.
“Quando il pianeta si scalda” spiega Jung-Eun Lee, scienziato del progetto Aura della NASA e creatore di un modello in grado di analizzare gli isotopi d’idrogeno nel vapore acqueo atmosferico, “i cambiamenti maggiori si verificano ai poli. Il movimento verso sud della pioggia, associato ad un clima più caldo nelle latitudini più alte dell’emisfero sud, hanno reso i margini dell’Antartide meno simili ad un deserto polare, e più somiglianti alla moderna Islanda”.
Il picco di calore del clima antartico si sarebbe verificato tra 16,4 e 15,7 milioni di anni fa, quasi 50 milioni di anni dopo la scomparsa dei dinosauri. Il riscaldamento sembra essere associabile a livelli di anidride carbonica atmosferica pari a 400-600 parti per milione: la quantità di anidride carbonica è simile a quella registrata nel 2012 (393 parti per milione), cosa che lascia spazio all’ipotesi che, entro la fine del secolo, il pianeta raggiungerà livelli di anidride carbonica pari a quelli ipotizzati per il Miocene.
Sebbene la scienza non possa ancora determinare l’esatta origine di questa anidride carbonica che contribuì al riscaldamento del pianeta, le temperature moderne sembrano seguire un trend del tutto simile a quello del Miocene, tempo in cui di certo non esistevano fabbriche, automobili e centrali elettriche.

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