ALESSIO GIULIANI(23 anni) e FLAMINIA GIORDANI ( 22 anni) ASSASSINATI E ABBANDONATI ANCHE DALLA GIUSTIZIA MANOVRATA DA POLIZIOTTI CARRIERISTI E INCAPACI.

Scritto da: Antoni De Martini
Fonte: http://corrieredellacollera.com/

(Foto: http://annaantonellafabiolamarikarosy.blogspot.it/2011/03/aforismi-sulla-giustizia.html)

Molti ricorderanno i due fidanzati ( 23 anni lui e 22 lei) falciati sulla via Nomentana incrocio Regina Margherita, da una coppia di drogati lanciata a folle velocità con la loro Mercedes contro l’inerme scooter che procedeva correttamente, passando col semaforo verde.
L’assassino, era interdetto alla guida, ubriaco e drogato, interdetto alle manifestazioni sportive e per giunta laziale.

La città si commosse per un giorno. Il sindaco chiese un inasprimento delle pene , l’accusa fu di omicidio volontario e omissione di soccorso.
L’assassino, una volta preso, grazie ai testimoni, dichiarò essere dispiaciuto, ma proprio tanto.
I dieci anni infertigli in prima istanza divennero cinque in cassazione e oggi è uscito.
È una storia di cui un dettaglio è sfuggito più.
Quel che non tutti ricordano, è che la ” ragazza” del folle assassino risultò essere la figlia della ex compagna di Renatino De Pedis, il boss della banda della Magliana.
Qualche brillante segugio ha pensato di sfruttare la situazione per chiarire il mistero della scomparsa di una quindicenne, cittadina vaticana: Emanuela Orlandi, cercata invano per anni dal giudice Imposimato.
Cosa può un poliziotto offrire a una ex prostituta, se non uno scambio di informazioni contro favori per la piccola in galera ?
La mamma, della ” pupa del duro” , non si peritò , un quarto di secolo dopo l’evento, di promettere rivelazioni fresche in cambio di un occhio di riguardo per la creatura che, in fondo, non era alla guida.
Lo stillicidio di balle, sapientemente propinate a un pool di investigatori incapaci, è giunto come rugiada ai media assetati di notizie atte a distrarre dalla politica e dall’economia.
La ragazza dopo poco è uscita e, in occasione del 29 anniversario della scomparsa della Orlandi,
è uscito anche l’assassino.
Della Orlandi – ovviamente – nessuna traccia, ma il revival è servito a una delle fazioni vaticane per agitare fantasmi e al giornalista Plateroti per intervistare sul ” Corriere della Sera” ancora una volta Ali Agca.
Il boss della Magliana è stato sfrattato dalla tomba che aveva ” soffiato” a Padre Pedro Arrupe, generale dei Gesuiti per oltre venti anni.
È un buon risultato, ma pagato a caro prezzo da chi ha a cuore l’idea di giustizia.
” Soffiare ” alla polizia conviene sempre. Il nome della “fidanzatina” è scomparso da internet.
Tutti contenti, tranne i genitori dei due sventurati giovani educati a passare col verde.

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