Pericoli in internet. Altri due pedofili catturati, mentre cacciavano i bambini.

Scritto da: Massimiliano Frassi
Fonte: http://www.massimilianofrassi.it/blog/

Pericolo chat. Amici? No, pedofili.

Notizie così sono oramai all’ordine del giorno. Purtroppo i giovani non hanno la percezione del pericolo “internet” e continuano a chattare o accettare amicizie nei social network, da parte di sconosciuti che amici appunto non lo sono.
Vicenza. Due casi solo la scorsa settimana. Smascherati dal lavoro della Polizia Postale.
La prima segnalazione emerge nel modo più classico (sapeste quante volte ci è accaduto): lezione degli agenti a scuola e un ragazzino che alza la mano dicendo “pure io ho avuto un incontro in internet con un adulto,come quello che state descrivendo voi”.
Indagini. E scoperta: Il bimbo è stato adescato. L’amico virtuale si presenta come allenatore di calcio. Parla per giorni col bimbo di tutti i suoi interesse. Poi cerca l’incontro. Il bimbo va all’appuntamento ma 3 compagne di scuola lo vedono lì da solo si fermano con lui e la cosa disturba il pedofilo. Che una volta identificato (è un 41enne che vive nell’hinterland di Milano con mamma e papà) si scoprirà essere stato in carcere per abusi sui minori ed avere nel computer materiale pedopornografico (in parte cancellato ma recuperato dai tecnici specializzati della Polizia!!!!).
Altro caso. Un ragazzino di 14 anni chiede di dormire fuori casa, da un’amica. I genitori si rifiutano e lui ha una reazione “esagerata”. Quando dorme la mamma gli guarda nel cellulare e trova messaggi del tipo “sei il mio amore….sono il tuo orsacchiotto…se il mio tesoro….”.
Altri messaggi sono più espliciti: e parlano di rapporti sessuali. Scatta l’indagine. Il profilo di Facebook del predatore viene monitorato e si trovano tantissimi contatti con altri uomini ma soprattutto con ragazzini.
Quando il predatore chiede un incontro con la vittima la Procura dà il via. Scatta la perquisizione dell’abitazione del pedofilo. E ritrova una sorpresa: l’uomo è un trentenne che vive sul Garda (lato veronese del lago) e benché la casa sia molto bella e signorile l’adescatore vive come un barbone, in mezzo allo sporco più assoluto. Per ora altro non sappiamo, se non che si sta periziando il suo computer.

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