VIDEO: Libia, filmato smentisce versione Usa su morte ambasciatore Stevens

Fonte: http://italian.irib.ir/notizie/politica5/item/113461-video-libia,-filmato-smentisce-versione-usa-su-morte-ambasciatore-stevens

TRIPOLI – Su YouTube e’ apparso un video amatoriale che mostra gli ultimi attimi di vita dell’ambasciatore Usa in Libia, Chris Stevens, estratto privo di coscienza da una finestra dell’edificio diplomatico di Bengasi, attaccato da manifestanti per il film anti-islamico prodotto negli Usa.

Nel filmato ci sono dei ragazzi che estraggono un uomo da una finestra di un edificio. Anche se non c’e’ nulla di confermato o di ufficiale in queste immagini, si tratterebbe proprio di quel palazzo, quella finestra da cui Stevens e’ uscito per l’ultima volta, e il corpo sarebbe proprio quello dell’inviato americano.

“Giuro, e’ morto”, dice un ragazzo. “Portatelo fuori, ragazzi, portatelo fuori”, dice un altro. “L’uomo e’ vivo, levatevi di torno”, urlano altri: “Portatelo fuori”. “Muovetevi, muovetevi, e’ ancora vivo!”, “e’ vivo, e’ vivo, Allah-o Akbar!”, urla la folla, mentre qualcuno chiede che Stevens venga portato ad un’automobile.

Il video sarebbe stato girato da un certo Fahd al-Bakkosh.

I testimoni affermano che i residenti nella zona avrebbero forzato la finestra e abbiano trovato Stevens dietro una porta di ferro chiusa, lo avrebbero portato fuori e condotto all’ospedale. Nel video, nessuno dice qualcosa che possa essere interpretato come mala intenzione”, come si legge dalla traduzione del filamto.

Tutto cio’ mentre la prima versione dell’assalto al consolato americano a Bengas, la notte dell’11 settembre, parlava della morte per soffocamento dal fumo provocato dall’incendio appiccato dai dimostranti, poi l’agenzia Reuters ha detto che invece Stevens e la sua scorta erano morti all’interno del SUV blindato che era stato centrato da due razzi e che la folla inferocita aveva preso l’ambasciatore, probabilmente ancora vivo, e trascinato a forza per le strade, colpendolo ripetutamente con calci e oggetti contundenti. E poi il The Washington Times riportando come fonte l’AFP, ha dichiarato che Stevens sarebbe stato sodomizzato prima di essere stato ucciso dagli uomini che hanno attaccato il consolato americano di Bengasi. Ma la France-Presse ha subito smentito di essere la fonte della notizia sulla sodomizzazione dell’ambasciatore.

Nel frattempo Jamal Mabrouk, membro della Brigata 17 Febbraio, ha rivelato che tre giorni prima dell’assalto al consolato americano, la sicurezza libica aveva messo in guardia i diplomatici americani sul deterioramento delle condizioni di sicurezza della citta’. Secondo le rivelazioni, il comandante del battaglione 17 Febbraio, avrebbe incontrato i diplomatici americani per una riunione sulla sicurezza e l’economia. Insomma gli americani erano avvisati dell’attacco e quella dell’ambasciatore Stevens e di tre suoi collaboratori era la cronaca di una morte annunciata.

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