Arrestato Assange. Non una buona notizia

Di:Debora Billi
Fonte: crisis.blogosfere.it   

Beh, è accaduto l’inevitabile. Quando tutto il mondo ti dà la caccia davvero (e non per scena, come accade con i finti terroristi e i veri mafiosi), prima o poi il cerchio si stringe e ti arrestano. Assange è finito in manette e ora chissà che fine farà Wikileaks.

Approfitto per fare qualche osservazione sul personaggio. Ovviamente, io non ho la più pallida idea di chi sia in realtà Julien Assange: ma mi hanno estremamente divertito le mille ipotesi che ho letto in giro, basate esclusivamente su cosa Wikileaks stia pubblicando. Come spesso accade, la logica è fuori a cena.

– Ha pubblicato solo ovvietà e gossip. La prima cosa da capire è che Wikileaks pubblica i documenti di cui entra in possesso. Se su tali documenti ci sono scritte solo ovvietà e gossip, la responsabilità è di chi li ha redatti, non certo di Assange.

– Non ha rivelato i segreti scottanti. Forse qualcuno non ha letto bene, anche se i giornali l’hanno più volte spiegato: i documenti NON sono tra quelli top secret, e spesso non sono neanche classificati. Se qualcuno si aspettava che la verità su Kennedy, quella sull’11 settembre, gli UFO e gli alieni, la cura segreta del cancro o la free energy fossero scritte su promemoria di ambasciate o chiacchiere di funzionari, ebbene ha letto troppi fumetti.

– Parla male di alcuni e non di altri. Sempre come se a parlare fosse Assange, e non i documenti di un governo che lui si limita a mettere in Rete. Anche qui, è ovvio che le opinioni negative USA sul Presidente dello Zimbabwe abbiano un livello di segretezza assai diverso da quelle sul Presidente israeliano. Eventuali valutazioni pesantemente negative sulla situazione in Medio Oriente non sono sicuramente a disposizione di migliaia di funzionari, ma superclassificate. Lo stesso probabilmente per il materiale cinese, che ha pesanti implicazioni militari. E quella roba lì, Assange non l’ha avuta.

– E’ un’operazione vòlta a distrarre il pubblico dal vero problema, che è… Ogni Paese ha “il vero problema” da cui Wikileaks ci starebbe distraendo. Ne ho letti a decine in giro per la Rete. Persino nel suddetto Zimbabwe ritengono che Wikileaks sia un’operazione vòlta a distrarli dal vero problema che è la morìa delle vacche. Messa così, ogni evento che succede al mondo ci starebbe in realtà distraendo da un altro evento: surrealismo allo stato puro.

– Tutto ciò dimostra che Assange è solo un emissario pluto-masso ecc. Tutto ciò non dimostra un bel cavolo. Probabilmente egli è davvero un emissario di una rete potentissima di spie che vuole cambiare i destini del pianeta, ma NON lo si dimostra con gli assurdi ragionamenti di cui sopra. Lo si dimostrerebbe documenti alla mano, con una bella ricerchina che porta le prove, ma per riuscire a mettere le mani su certe prove bisognerebbe essere bravi come Assange e quindi rieccoci al surrealismo.

Sicuramente Assange ha in mano altra roba, magari più scottante, e la sta usando come merce di scambio. Mica è obbligato a pubblicare tutto, mica è votato al sacrificio, forse ha obiettivi personali o persegue quelli di qualcun altro. In ogni caso, non è dato sapere.

E’ un peccato però che sia stato arrestato. Poteva darsi che in giro ci fossero altri che volevano seguirne le orme, altri con materiale sensibile a disposizione che stavano proprio pensando di metterlo online. Ma poi hanno visto Wikileaks cacciata da Amazon, senza più neppure nome di dominio, coi server spenti in mezzo mondo, l’account Paypal chiuso, il conto svizzero chiuso, le polizie intercontinentali scatenate, accuse assurde di stupro, per finire col carcere, e magari hanno concluso di sentirsi molto più tranquilli aprendo un blog di ricette.

Come si dice, colpirne uno per educarne cento. E questa non è sicuramente mai una buona notizia.