Fonte:http://www.smh.com.au/technology/technology-news/where-did-it-go-scientists-undiscover-pacific-island-20121122-29ro4.html#ixzz2CwuhCTbL
Traduzione: http://www.ditadifulmine.com/2012/11/sandy-island-lisola-che-non-ce.html
Come può sparire nel nulla un’intera isola? Il problema sta in ciò che mostrano le carte geografiche, o Google Earth, e la realtà dei fatti.
L’isola di cui stiamo parlando è Sandy island (per alcuni anche Sable Island), e dovrebbe trovarsi tra l’Australia e la Nuova Caledonia. E’ segnalata su Google Earth/Maps, su tutti gli atlanti geografici disponibili, e da numerose carte marittime; ma quando i ricercatori dell’imbarcazione Southern Surveyor si sono recati alle coordinate indicate per l’isola, nessun affioramento di terra è stato avvistato.
“Volevamo controllare la sua esistenza perché le carte di navigazione della nave mostravano acque profonde 1.400 metri in quell’area, acque molto profonde” spiega Maria Seton, membro del progetto e ricercatrice della University of Sidney.
Seton e il suo team hanno si sono imbarcati a bordo del vascello Southern Surveyor una missione scientifica della durata di 25 giorni, con l’obiettivo di mappare alcuni frammenti del continente australiano distaccatisi dalla terraferma circa 100 milioni di anni fa, durante la formazione del Mare di Tasmania.
Durante la missione, la strumentazione di bordo ha mappato oltre 14.000 km quadrati di fondale marino, raccogliendo 197 campioni di roccia e arrivando a recuperare un campione di calcare a ben 3 km di profondità. Ma di Sable Island nessuna traccia, sopra o sotto la superficie del mare.
“La si può trovare su Google Earth e su altre mappe, per cui siamo andati a controllare, ma non c’era nessuna isola. Eravamo davvero allibiti, è una cosa decisamente bizzarra. Come ha fatto ad apparire sulle mappe? Semplicemente non lo sappiamo, ma abbiamo in programma di scoprirlo”.
Su alcune mappe online, come Google Maps, Yahoo! Maps e Bing Maps, l’isola appare spesso come una chiazza nera con tanto di segnaposto, e sparisce misteriosamente man mano che si procede a colpi di zoom, come hanno segnalato alcuni utenti di Twitter. Se invece cercate su Google “Sable Island” o “Sandy Island”, i risultati della ricerca vi porteranno ad altre isole, la prima in Canada, la seconda nei Caraibi.
Le ragioni della comparsa sulle mappe di ques’isola fantasma non sono ancora chiare. Secondo Mike Prince, direttore del servizio di cartografia dell’ Australian Hydrographic Service, è possibile che dato che le carte geografiche si basano spesso su rapporti individuali, alcuni dati siano troppo datati o possano contenere errori.
Alcuni cartografi tendono ad includere oggetti “fantasma”, come strade o località inesistenti, per impedire che altri possano copiare le loro mappe: la presenza in una mappa di una particolare strada inesistente sarebbe come una firma del cartografo che ha prodotto il documento.
Ma non sembra il caso di Sandy Island, visto che questa pratica non sembra essere mai stata usata nelle carte nautiche, strumenti particolarmente importanti per una navigazione sicura. E’ probabile, quindi, che possa trattarsi di un errore umano che si è trascinato per decadi da un atlante all’altro, fino a fare la sua comparsa anche sulle mappe digitali di oggi.
E’ possibile, tuttavia, che l’isola sia effettivamente esistita in passato, e che sia sprofondata sotto il livello del mare a causa di un evento geologico di grossa portata.