Isola di Aogashima: il villaggio dentro al vulcano

Fonte: Aogashima Island – Living inside a Volcano ;  Aoga-shima volcano
Tradotto da: http://www.ditadifulmine.com/2012/12/isola-di-aogashima-il-villaggio-dentro.html

Se per voi vivere all’interno di un vulcano sembra una pura e semplice follia, gli abitanti dell’isola di Aogashima non sembrano pensarla allo stesso modo.
Aogashima (“isola blu”) è un’isola vulcanica che si trova a 358 km di distanza da Tokyo, e fa parte dell’arcipelago delle isole Izu. Tutte le isole di Izu sono di origine vulcanica, ma Aogashima ha una morfologia del tutto particolare: all’interno di una caldera larga 1,5 km che costituisce buona parte del perimetro dell’isola si trova una caldera vulcanica più piccola, Maruyama, che si solleva di circa 200 metri rispetto alla base del cratere che la contiene.
All’esterno della caldera più grande si trova il villaggio di Aogashima, amministrato dalla prefettura di Tokyo. I suoi 205 abitanti (dato del 2009) hanno a disposizione un piccolo porto, un eliporto e un piccolo supermercato/bar, e offrono ai pochi visitatori che si avventurano sull’isola attività di immersione subacquea e di trekking sulle pendici del vulcano.
La storia degli insediamenti umani su Aogashima è ancora incerta. La maggior parte dei suoi abitanti storici sono stati giapponesi, ed è grazie a loro che, durante il periodo Edo, fu possibile registrare le eruzioni del 1652 e del 1670-1680. La popolazione locale, nell’arco di parecchi secoli, non sembra mai aver superato le 300-400 unità.
Per raggiungere Aogashima ci sono solo due opzioni: tramite elicottero o via mare partendo dall’isola di Hachijojima. Il metodo consigliato sembra essere l’elicottero, dato che il porto non è attrezzato per ospitare ogni genere di imbarcazione.
Le condizioni di attracco al porto sono ancora più difficili quando l’isola viene colpita da una tempesta tropicale, rimanendo totalmente isolata dal mondo esterno ad eccezione di un collegamento radio e satellitare. Durante il periodo delle tempeste, c’è il 50% di possibilità che l’unica barca che raggiunge ogni giorno Aogashima non riesca nemmeno a lasciare il porto per le cattive condizioni del mare.
Sembra un posto da favola, perfetto per allontanarsi dalle noie della vita quotidiana e isolarsi felicemente dal genere umano, se solo non fosse che il vulcano che si trova sotto l’isola di Aogashima è attivo, e il suo ultimo evento eruttivo, esteso nell’arco di quattro anni, risale solo a poco più di 200 anni fa.
Durante l’evento vulcanico del 1785, 140 dei 327 abitanti dell’isola persero la vita. L’eruzione fu innescata da un terremoto che fece aumentare la pressione del vapore accumulato all’interno della caldera Ikenosawa, la più grande delle due. Nel 1781, uno sciame sismico scatenò la prima vera eruzione; successivamente, una grande fuoriuscita di lava nel 1783 costrinse gli abitanti ad evacuare l’isola, ma le case vennero nuovamente ricostruite qualche mese dopo ignorando completamente che l’intera Aogashima si stava preparando per la futura enorme eruzione che avrebbe ucciso buona metà della popolazione locale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *