Una nuova tecnologia per produrre energia elettrica sfruttando le vibrazioni della linea ferroviaria

Fonte: http://www.improntaecologica.it/

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Chiunque di noi si sia trovato nei pressi di una linea ferroviaria si è accorto non solo del frastuono che un treno produce, ma anche dell’immensa vibrazione che si ripercuote a terra durante il suo passaggio.
Orbene, alcuni ricercatori Stony Brook University (nello Stato di New York, Stati Uniti) hanno messo a punto un sistema denominato Mechanical Motion Rectifier grazie al quale l’enorme energia sprigionata dai treni sotto forma di vibrazioni può essere convertita in energia elettrica.
Senza addentrarci in aspetti troppo tecnico-scientifici si può dire che il sistema riesce a catturare dai binari ferroviari le vibrazioni oscillatorie irregolari per poi trasformale in movimento unidirezionale che può così essere utilizzato per produrre energia elettrica.
Lo scopo non è assolutamente quello di autoalimentare i treni, bensì “solo” (si fa ovviamente per dire) gli impianti presenti sulla linea ferroviaria come possono essere, ad esempio, i semafori o i passaggi a livello.
Conti alla mano, sembra che se applicata solo nello Stato di New York, il risparmio in bolletta si aggirerebbe attorno ai 10 milioni di dollari l’anno, mentre la riduzione in termini di emissioni di CO2 potrebbe arrivare a circa 3.000 tonnellate l’anno.
Mica male…

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