La parola alla formica

Fonte: http://andreamulas.wordpress.com/

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Si comunica tra esseri umani in tanti modi:gesti, sguardi, parole……Le formiche  hanno un loro modo tutto particolare per farlo tramite molecole prodotte dalle loro stesse ghiandole e che in uno slang comune a tutti i biologi prendono il nome di feromoni. Questi piccoli insetti possono dire tante cose con la chimica: “Fermo qua!”- “Attento c’è un pericolo!” -”Io appartengo all’aristocrazia!”……..L’organo che permette questa svariata interazione sono le antenne sottili dette funicoli che permettono di captare questi segnali. Un po’ meno noto però risulta il fatto che le formiche possano “parlare”….Si tratta infatti della emissione di onde sonore tramite lo sfregamento delle zampe posteriori su di un particolare organo a punta posizionato a livello del loro addome. Questa capacità è stata scoperta da diversi anni in  specie del genere Myrmica che vivono in Europa e in Asia. Più recentemente un entomologo del Centre for Ecology & Hydrology, Wallingford (UK), Karsten Schönrogge, ha scoperto insieme alla sua equipe qualcosa di più su questo stile comunicativo. Le formiche adulte sono infatti l’ultimo stadio nello sviluppo di questo essere vivente, dalla nascita in poi si trovano in linea temporale le larve, le pupe immature e le pupe mature. Registrando i diversi stadi della Myrmica scabrinodis con un microfono molto sensibile Karsten si è accorto che oltre alle adulte anche le pupe mature sono in grado di emettere suoni. Il segnale sonoro sarebbe un HELP! diretto alle operaie adulte. Le operaie infatti in caso di pericolo cercano di prestare aiuto agli altri abitanti del formicaio. Non sono però delle vere e proprie buon samaritane, infatti danno precedenza alle pupe mature rispetto agli altri stadi. L’equipe inglese ha potuto constatare che eliminando l’organo a forma di punta da alcune pupe mature, le operaie non le salvavano. Il suono prodotto anche in questo caso permette quindi di definire il proprio rango….

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