Dagli scarti dell’olio extravergine d’oliva si ricavano ottimi cosmetici naturali

Scritto da: Nicoletta
Fonte: http://www.soloecologia.it

olio-di-olivaFino a qualche tempo fa i residui prodotti dai frantoi oleari costituivano un problema: difficili da smaltire perché contenenti sostanze azotate, grassi, zuccheri e minerali come magnesio, calcio, fosforo e potassio – nonché batteri e fitotossine. Pensate che a parità di peso, i prodotti di scarto della produzione di olio d’oliva sono 200 volte più inquinanti delle acque reflue domestiche. Poi una felice intuizione dei ricercatori ENEA ha permesso non soltanto di aggirare il problema, ma di ottenerne eccellenti sottoprodotti.

Studiando le acque di vegetazione, i ricercatori del Laboratorio Innovazione Agro-Industriale hanno capito che potevano essere filtrate attraverso speciali membrane e trasformate (senza utilizzo di solventi chimici, ma solo acqua e procedimenti naturali) per ricavarne polifenoli e acqua. I polifenoli sono una sostanza assolutamente naturale, impiegabile per fabbricare farmacii antinfiammatori e integratori alimentari antiossidanti, cosmetici anti-età e conservanti alimentari. Oltre alle acque di vegetazione, sono anche filtrabili le potature degli ulivi – ricchi delle stesse sostanze e producibili in mesi dell’anno diversi.

Dopo alcuni anni di attesa dalla registrazione del brevetto, esso è stato finalmente acquistato dalla Phenofarm, con sede a Sabina, nel Lazio, territorio che produce grandi quantità di olio EVO. Ora l’azienda può vantare la produzione di fitocomplessi naturali, privi di solventi, clean-label, derivanti da materiali vegetali tracciati, prodotti mediante processi ecosostenibili e a basso impatto ambientale.

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