SERVIRE IL POPOLO: I FONDI USA E L’UTILIZZO DEI SOCIAL NETWORK PER FOMENTARE LA RIVOLUZIONE IN EGITTO

dal sito Penny for Your Thoughts
Traduzione di Gianluca Freda per Stampa Libera

I cosiddetti “dissidenti egiziani” si sono incontrati con Hillary Clinton nel 2009

In precedenza, gli stessi “dissidenti” si erano incontrati con Condoleeza Rice nel 2008

Guardate le foto. In entrambe compaiono sempre le stesse facce.

L’articolo di Global Research parla anche della National Endowment for Democracy e del suo coinvolgimento in quanto sta accadendo in Egitto.

Sì, proprio la NED che “Sostiene la libertà in ogni parte del mondo”.

Bwa ha ha ha.

Ho trovato un elenco dei fondi da essa destinati nel 2009 agli interessi egiziani.

E si tratta solo dei fondi del 2009. Pubblico qui di seguito una piccola parte di questa lista, che è piuttosto lunga. Controllate il link che ho messo qua sopra per visionare tutte le elargizioni.

American Center for International Labor Solidarity

$318,757 – Essenzialmente allo scopo di infiltrare l movimenti sindacali.

Andalus Institute for Tolerance and Anti-Violence Studies (AITAS)

$48,900 – “Per rafforzare nei giovani la conoscenza del parlamento egiziano e per potenziare l’uso delle nuove tecnologie come strumenti di responsabilità da parte degli attivisti locali”

Interessati? Imparerete a “conoscere” meglio il vostro governo e poi a utilizzare Twitter, Facebook e i blog per dar vita a una rivoluzione fomentata dagli interessi occidentali.

Arab Foundation for Supporting Civil Society (AFSCS)

$25,000 – “Per promuovere l’indipendenza delle istituzioni della società civile e accrescere la pubblica consapevolezza della loro rilevanza e delle sfide che esse si trovano di fronte, attraverso la cooperazione e il sostegno dei media”.

Come entrare nel grande gioco dei media. Mi fa riflettere sul recente utilizzo da parte dell’Occidente dei cosiddetti “giornalisti indipendenti”. Ho notato che molti di questi cosiddetti indipendenti hanno descritto le rivolte egiziane per i grandi network.

Arab Society for Human Rights (ASHR)

$22,600 – “Per promuovere fra I giornalisti consapevolezza legislativa in materia di libertà d’espressione nel contesto delle leggi egiziane e incoraggiare una più ampia e migliore copertura da parte dei media delle questioni riguardanti i diritti umani”.

Per promuovere l’idea che il governo stia violando i diritti umani. Il che fa sempre effetto sul pomposo pubblico occidentale, che è stupidamente convinto di possederne.

Bridge Center for Dialogue and Development (BTRD)

$25,000 – “Per promuovere nei giovani la capacità di esprimersi e di intervenire, attraverso i nuovi media, su problemi riguardanti la loro comunità. Il BTRD fornirà un addestramento a giovani di età compresa tra i 16 e i 26 anni sull’utilizzo dei media nuovi e tradizionali”

Fateli cominciare da piccoli. Mandateli online a diffondere retorica antigovernativa per tutelare gli interessi occidentali.

Per non parlare degli anni: 2010, 2008,2007,2006,2005…..

Nel solo 2009, la NED ha erogato fondi per un totale di quasi un milione e quattrocentomila dollari a una quantità di gruppi diversi. Moltiplicati per quanti anni?

Chi può dire quanto denaro sia stato pompato in Egitto per trasformarlo in una “democrazia”?

In più, quanto altro denaro statunitense è stato erogato ai dissidenti tramite la Hope House?

Viene da chiedersi chi ci sia realmente su Facebook, Twitter, ecc…

Egiziani comprati e pagati con dollari dei contribuenti americani?

Oppure egiziani che vorrebbero davvero la libertà e che, grazie ai dissidenti comprati e pagati, non la vedranno mai? Vedranno invece delle belle elezioni di stampo haitiano. Vergogna a voi, lacché, traditori del vostro popolo!