SIAE commissariata, gestione imbarazzante

 

Scritto da:Dario D’Elia
Fonte:  http://www.tomshw.it/cont/news/siae-commissariata-gestione-imbarazzante/29922/1.html  

A breve la SIAE avrà un commissario straordinario per ripristinare le attività amministrative e strategiche. Da tempo l’assemblea non riesce a raggiungere il numero legale per le votazioni. Intanto il debito nei confronti di autori ed editori ha raggiunto gli 800 milioni di euro.

La SIAE da tempo ha congelato ogni attività, a livello amministrativo e strategico, poiché l’assemblea degli associati non riesce a raggiungere il numero legale per le votazioni. Tutto questo “ha impedito l’esame ed ogni deliberazione circa le rilevanti questioni poste all’ordine del giorno”, si legge nella lettera del Ministero per i Beni e le Attività culturali. 

Per questo motivo a breve sarà nominato  un commissario straordinario che “provveda, in sostituzione di tutti gli organi deliberativi della Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE), al ristabilimento di condizioni di stabile funzionalità degli organi e di efficiente ed efficace gestione della Società”.

SIAE, attività congelata

Da quando ha rassegnato le dimissioni il presidente Giorgio Assumma, il 30 novembre scorso, tre votazioni sono andate a vuoto. Di fatto non è stato approvato il bilancio 2011 che riguarda il piano strategico triennale e non sono state effettuate le modifiche previste dello statuto (“con particolare riguardo alla riduzione del numero dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo”).

Alcune associazioni di autori ed editori “hanno chiarito che la mancata partecipazione dei loro rappresentanti alle assemblee convocate era dovuta ad una precisa scelta voluta, per la contestazione del modello di governance della Società (SIAE criticata dagli stessi autori ed editori)”. Una “governance” che a tutti gli effetti ha portato il debito nei confronti di autori ed editori a circa 800 milioni di euro.

E dire che malgrado l’inefficienza conclamata della SIAE (SIAE inefficiente e costosa, uno studio lo conferma), il Governo ha deciso di premiarla (Tassa sull’elettronica, per SIAE ecco 300 milioni). E gli italiani quest’anno si sono ritrovati anche l’aumento programmato (Tassa sull’elettronica ancora più alta nel 2011).

L’unica speranza come al solito è che intervenga l’Unione Europea (La UE boccia l’equo compenso italiano, SIAE nei guai).

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