Gli antichi microscopi davano risultati paragonabili a quelli moderni

Fonte: http://www.ditadifulmine.com

Come fece Antony van Leeuwenhoek, uno dei pionieri della microscopia, a scoprire batteri, protozoi e spermatozoi nel lontano XVII° secolo?
Si è sempre pensato che i microscopi del tempo potessero fornire immagini molto sfocate, che di certo non avrebbero consentito uno studio dettagliato degli organismi osservati. Si è addirittura ipotizzato che Robert Hooke, altro pioniere del microscopio, avesse lavorato di fantasia nel ricreare ciò che vedeva con i suoi strumenti

Ma Brian Ford, specialista nella storia e nella costruzione di microscopi per l’Università di Cambridge, non crede affatto che gli antichi microscopi fossero delle macchine imprecise. Come si fa infatti a descrivere alla perfezione un protozoo o la peluria della zampa di una pulce con uno strumento che fornisce immagini sfocate?

Analizzando più a fondo le capactà dei microscopi di Leeuwenhoek e di Hooke, Ford ha ottenuto risultato che ha definito “mozzafiato”, dimostrando che è possibile ottenere immagini paragonabili a quelle dei microscopi ottici moderni.

E’ tutta una questione di luce e di focalizzazione corretta: contrariamente alle immagini mostrate nei musei, gli antichi microscopi erano in grado di fornire dettagli simili a quelli di un comune microscopio moderno.

Queste, ad esempio, sono due immagini di una pulce. Quella è sinistra è in esposizione al Whipple Museum for the History of Science dell’Università di Cambridge, ed è stata ottenuta con un microscopio del XVIII° secolo.
Ma anche l’immagine a destra è stata ottenuta con lo stesso tipo di tecnologia (una perfetta replica, per essere esatti, dello stesso microscopio antico), ma focalizzando l’immagine in modo corretto.

Questa, invece, è un’altra coppia di immagini che mostra come un utilizzo non corretto degli antichi microscopi abbia portato ad avere una concezione sbagliata dell’abilità dei nostro avi.

A sinistra, la ricostruzione della prima osservazione di cellule vegetali condotta da Robert Hook. Il documentario della BBC THe Story of Science sostenne che non era possibile fare di meglio con uno strumento dell’epoca, ma Ford ha ottenuto l’immagine a destra utilizzando lo stesso microscopio.

Ford è giunto a questi risultati dopo che gli fu concesso l’accesso ai microscopi originali di Leeuwenhoek, custoditi all’ Utrecht University Museum.
Ricordo che gli strumenti di Leeuwenhoek avevano una sola lente, una piccola sfera di vetro che di certo era più difficile da utilizzare e da creare rispetto ai microscopi a lenti multiple di oggi, ma dava risultati migliori in termini di risoluzione (tecnica sfruttata di recente per migliorare il microscopio ottico moderno).
“L’abilità di questi pionieri della microscopia erano molto più grandi di quanto sia stato riconosciuto loro” conclude Ford.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *