Germania: avviata la commissione di inchiesta sullo spionaggio della NSA

Fonte:http://www.movisol.org/14news145.htm

10 luglio 2014 (MoviSol) – Dopo mesi di rinvii, dovuti in larga parte ai tentativi del governo Merkel di sopprimere un dibattito pubblico sul tema, la Commissione di Inchiesta del Bundestag sulla NSA ha tenuto la prima audizione a Berlino il 3 luglio, con la testimonianza di William Binney e di Thomas Drake, due ex dirigenti della NSA. Finora sono falliti i tentativi di tenere un’audizione di Edward Snowden a Mosca.

Il BND, l’ente tedesco di spionaggio estero, sostiene di non essere stato al corrente di attività della NSA in Germania, affermazione smentita prontamente da Thomas Drake come “priva di ogni credibilità”. È piuttosto un tentativo di gettare “sabbia criptologica” (sic) negli occhi della gente, per nascondere la collaborazione segreta. Le restrizioni sulla sorveglianza di cittadini tedeschi vengono scavalcate affidando la sorveglianza a non tedeschi in quella che “è diventata più o meno una routine”. “I deboli controlli in Germania sono una bomba ad orologeria qui”, ha detto Drake. “Non bisognerebbe aspettare che un Edward Snowden sollevi il coperchio “. Reagendo alle dichiarazioni di Drake, il presidente della Commissione Kiesewetter ha annunciato che in settembre la Commissione indagherà anche sul ruolo svolto dal BND.

Questo solleva la questione su che tipo di collaborazione esista tra il BND – definito dai due testimoni americani come una “appendice intestinale” della NSA – ed i “cinque occhi”, ovvero l’accordo di cooperazione globale tra gli enti degli Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda. Tale accordo consente lo spionaggio intenso sui cittadini e le istituzioni degli altri paesi e la condivisione di dati, al di fuori del controllo e della supervisione dei rispettivi Parlamenti.

Incidentalmente, un giorno prima dell’audizione sulla NSA, ha suscitato scalpore sui media la notizia di un giovane funzionario del BND arrestato perché lavorava direttamente per la CIA.

Quanto a William Binney, ha ricordato di aver lasciato la NSA nel 2001, dopo la decisione dell’amministrazione Bush di eliminare tutte le restrizioni sulla sorveglianza dei cittadini americani col pretesto dell’11 settembre. Secondo lui, gli Stati Uniti hanno intrapreso esattamente il percorso che i padri fondatori volevano evitare, ovvero sono diventati uno stato oligarchico che raccoglie informazioni sui suoi cittadini e le usa contro di loro. Questo è anticostituzionale, ha sottolineato Binney.

Quanto alla sorveglianza di capi di stato e di governo, Binney ha detto che le informazioni sono sempre utili a “valutare meglio la persona”. Possono anche essere usate come “leva” per spingere una persona in una certa direzione. Binney, che ha lodato il coraggio di Snowden, dichiara che i suoi documenti sono tutti autentici.

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