Canneto Di Caronia: uno scenario militare.

Fonte: http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=read&id=1382873428
Immaginiamo che i fenomeni di Canneto Di Caronia siano dovuti all’azione di una delle grandi potenze estere, e non ad attivita’ aliene. Questo articolo illustra un possibile scenario, prendendo come spunto le leggende che girano sul web, i dati ufficiali, le informazioni ufficiose e considerazioni strategiche per immaginare una storia internazionale e geopolitica.

Nella nostra ipotesi uno stato ostile, molto avanzato, decide di spaventare la Nato sperimentando contro un paesino siciliano delle armi a microonde, per far capire all’Italia, ai paesi Nato e soprattutto agli Usa che e’ possibile trasformare metropoli e cittadine in centri abitati medioevali, bisognosi di tutto, pieni di affamati in rivolta. Viene scelta una localita’ nei pressi del mare, perche’ i test verranno effettuati da un sottomarino che dovra’ sottrarsi all’individuazione mediante giochi con i fondali, e perfino nascondersi sotto naviglio commerciale in transito. La chiave della strategia e’ proprio una sorta di “guerriglia sottomarina”, con un natante che resta perennemente abbastanza in immersione tra il fango dei fondali da non essere individuato dai satelliti. Viene scelta Caronia in Sicilia perche’ nei secoli precedenti c’erano stati fenomeni di fiamme spontanee, cosa scoperta grazie ad agenti segreti disseminati in giro per il territorio a fingersi studiosi di storia. Gli incendi verranno cosi’ disinterpretati da alcuni per la ripresa di eventi naturali, facilitando le prove minacciose.

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Il sottomarino lancera’ dei robot volanti per la ricognizione, queste tecnologie esistono da tempo in molte nazioni e questi droni teleguidati sono talvolta illuminati per farli confondere con delle sfere volanti, un piccolo cammuffarsi da ufo per aggiungere confusione e panico. Per la produzione di fasci di microonde si utilizza un reattore nucleare nella schiena del sommergibile, che vengono poi irradiate sul paesino bersaglio grazie ad un’antenna direzionale periscopica che si innalza molti metri al di sopra del livello del mare con ampie capacita’ di mimetizzazione. Quando i satelliti dello stato-mandante ed i voli dei droni spia confermano che non c’e’ pericolo Caronia viene raggiunta da un fascio energetico mirato per sperimentare un tipo di danno invece di un altro. Possono anche essere staccati dallo scafo dei robot subacquei “a perdere” che fanno da esche ai sonar, e poi si cammuffano sotto il fango oppure si ricongiungono al battello-madre. Sottomarini guidati dal computer possono anche portare rifornimenti automaticamente al sommergibile che perseguita Canneto Di Caronia, luogo dove ormai l’elettronica e l’elettricita’ diventano un pericolo. Tutto lascia capire che e’ possibile riportare una comunita’ moderna al medioevo. Perfino un elicottero della Protezione Civile viene messo in tilt da un drone ostile lanciato dal fondale marino:
http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=read&id=1327567206

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La Marina Militare Italiana lancia bombe di profondita’ dove si sono registrati strani echi sonar, e missili contro i droni spia che escono dall’acqua:
http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=read&id=1326630267
Lo stato installa sensori perche’ ha capito benissimo cosa sta’ accadendo, e si cerca di distruggere oppure recuperare il battello subacqueo nemico mediante satelliti, incroci di dati, voli aerei, boe spia. I droni sono quasi invisibili all’occhio umano grazie alla tecnologia dei “polimeri elettrocromatici”, praticamente dei piccoli monitor che presentano sulla superficie di un velivolo la luce che una telecamera prende sullo sfondo dall’altra parte:
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=1640
metodo in parte ormai nelle mani anche dei civili, come nell’immagine qui sotto derivata dalle ricerche del cinese Lu Lan:
http://www.linkiesta.it/mantello-invisibile
Ecco perche’ le istituzioni italiane usano cineprese all’infrarosso per individuare “sfere invisibili” puntate verso il mare:
http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=read&id=1381916615

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Spesso la Nato lascia volare i droni “invisibili” avversari, anche se forniscono informazioni utili a lanciare poi in sicurezza le microonde contro il paesino di Canneto, nella speranza di ricavare dalle traettorie dei velivoli teleguidati dei dati utili a colpire il sottomarino nemico. Un colpo di fortuna nel 2007 consente alla Nato di colpire il natante subacqueo, e cosi’ cessano gli eventi a Canneto Di Caronia per un po’ di anni. L’Italia ha vinto, ma non puo’ farlo sapere alla popolazione ed al mondo, altrimenti potrebbero incrinarsi rapporti o scatenarsi pericolose tensioni. I test nemici hanno pero’ permesso di calcolare al meglio il modo di mettere in ginocchio le citta’ della Nato mediante microonde dal mare. La Protezione Civile, secondo il giornale “L’Espresso”, avrebbe segnalato il pericolo con un comunicato che affermerebbe:
http://www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=read&id=1266399960
“tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato.”

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Dopo questa cronologia inventata ecco invece dei ragionamenti strategici. Cosa succederebbe ad una nazione Nato se venisse attaccata con questo tipo di armamento a microonde su vasta scala? Le grandi citta’ andrebbero in tilt totale, tra incendi e paralisi della corrente elettrica. Per massimizzare gli effetti l’attaccante potrebbe scegliere di colpire a giugno, luglio o agosto, cosi’ che il cibo marcisca nelle celle frigorifere e la mancanza d’acqua dai rubinetti generi una sete insopportabile.

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I tanti tossicodipendenti diventano furiosi perche’ la droga e’ introvabile in seguito al collasso dei trasporti, generando enormi problemi di ordine pubblico. Masse di disperati bisognosi di viveri ed acqua si metterebbero in marcia ogni giorno, abbandonando i centri abitati moderni e compiendo razzie nelle campagne.

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In questa rovina solo i paesini di montagna che possono isolarsi o non essere facilmente raggiunti dalle orde di profughi saccheggiatori sarebbero zone tranquille, a patto che possano auto-produrre cibo ed acqua sufficienti anche senza elettricita’. La diffusione di armi a microonde di alta potenza sparate dal mare potrebbero costringere gli stati a cambiare i loro assetti fin dal tempo di pace, trovando scuse per indurre tanta gente a trovarsi lavori nelle campagne e ripopolando zone di montagna. Svuotare milioni di abitanti dalle citta’, se fatto con intelligenza, puo’ perfino migliorare l’economia generale nell’attuale crisi.

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In caso di emergenza sarebbe necessario convertire FORZATAMENTE milioni di persone delle nazioni della Nato a lavori agricoli manuali per garantire la sopravvivenza. Per preparare tutte le strutture sul territorio a subire un vasto attacco da microonde come a Caronia, ed anche le linee elettriche, gli acquedotti o le celle frigorifere, si puo’ inventarsi o esagerare il rischio di una vampa energetica solare per avere una scusa davanti all’opinione pubblica, cosi’ si fanno scorte di trasformatori di ricambio ed altre parti elettriche per le riparazioni. I continui allarmi Nasa sul rischio del “picco solare” potrebbero essere trucchi per far fare delle scorte di ricambi elettrici ai civili in caso di attacco nemico con microonde dal mare, o da satelliti orbitanti?

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Per alcuni stati un simile scenario non e’ semplice. Per esempio l’Egitto ha circa 70 milioni di abitanti, ma 15 milioni vivono nella sola metropoli de Il Cairo, altre citta’ o aree lungo il Nilo sono incredibilmente affollate “invitando” potenziali nemici a paralizzare l’elettricita’. Solo bonificando con serieta’ vaste parti del territorio egiziano si possono spostare enormi quantita’ di persone per vivere di agricoltura a bassa tecnologia. Durante la presidenza di Sadat si e’ fatto molto per poter coltivare e vivere in zone prima deserte, nel lungo regno di Mubarack le cose sono state portate avanti con pochi successi e tanti progetti mal realizzati. Fino a che l’Egitto non spostera’ milioni di abitanti in aree oggi vuote bastera’ interrompere la corrente elettrica nella zona della capitale per trasformare cittadini normali in gigantesche orde di predoni affamati.

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Eventuali armi in stile “Canneto Di Caronia” trasformano i cittadini delle nazioni avanzate in orde di saccheggiatori impazziti che si combattono sul territorio, lasciando indenne lo stato attaccante se non viene identificato per una rappresaglia grazie al mimetismo. Siamo scelleratamente dipendenti dalla corrente elettrica, e la maggior parte di noi ha dimenticato come ottenere cibo dalle campagne. Aver lasciato che i cittadini potessero ammassarsi in metropoli affollate ha solo aumentato la vulnerabilita’ delle strutture statali Nato, ieri creando bersagli allettanti per gli attacchi nucleari, domani rendendo facile ed invitante paralizzare le grandi citta’ dal mare o dallo spazio.

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L’Italia ha una situazione piu’ felice, puo’ resistere meglio a questo tipo di assalto. Le sue citta’ piu’ grandi hanno pochi milioni di abitanti, agevolandone l’evacuazione. Il clima favorisce molto l’agricoltura, anche improvvisata ed a bassa tecnologia grazie al lavoro forzato di milioni di sfollati. Il paese ha estese catene di montagne con tantissimi paesini mezzi vuoti abbastanza autosufficenti nelle emergenze, che possono ospitare moltissime persone. Niente di strano che gli “esperimenti” si facciano proprio contro un paesino sul mare come Canneto Di Caronia, appartenente ad uno degli stati europei che ha piu’ probabilita’ di resistere ad un attacco elettromagnetico di questo tipo. L’Italia ha un piu’ alto coefficiente di resistenza a quel tipo di aggressione che si potrebbe temere studiando il caso di Canneto Di Caronia. Alla fine gli “sperimentatori” finiranno con il temere i troppi paesini di montagna che possono essere isolati ed autosufficienti, dove si possono concentrare lontano dal mare ricerche e risorse utili alla difesa, e dovranno attuare test su come neutralizzare queste scomode realta’ autosufficienti in caso di necessita’, altrimenti alcuni paesi Nato non verranno messi completamente in ginocchio. La Basilicata e’ di fatto praticamente svuotata da decenni di emigrazione, ma puo’ ospitare tantissimi profughi che vivano di agricoltura improvvisata, l’Italia ha diverse carte da giocare per tentare una ricostruzione post-attacco.

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Ma siamo poi sicuri che questi test minacciosi a Canneto Di Caronia, che avrebbero scatenato la reazione armata delle forze armate italiane, siano di un paese esterno alla Nato? Potrebbe anche essere un modo di far capire agli alleati che non ci sono solo le armi nucleari come deterrente, in caso le alleanze cambino oppure che qualcuno esca dalla Nato, o che l’Unione Europea muoia assieme all’Euro…

D.D. , Ansu.

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