Il fenomeno PSICOSETTE

Scritto da: Seyan   
Fonte:  http://www.isoladiavalon.e   Il Vocabolario della Lingua Italiano De Mauro definisce la setta come “gruppo politico o ideologico intollerante e rigidamente chiuso in se stesso”.Il Fenomeno delle Sette ha un prodromo devastante ed inconcepibile: 913 fedeli tra cui centinaia di donne e bambini portati al suicidio o massacrati dal fondatore del Tempio dei Popoli, il Reverendo James Warren Jones, a Jonestown, in Guyana, il 18 novembre 1978.Jones credeva nel “socialismo apostolico” ed impose ai fedeli il concetto che “la religione è un oppio dei popoli”.

Il Reverendo Jones iniziò la sua attività di predicatore negli anni ’50. Raccolse fino a 2200 fanatici seguaci nel suo Tempio dei Popoli già nei primi anni Settanta: Jones e il Tempio conquistarono la reputazione di organizzazione benefica a causa dei continui interventi nel campo dell’assistenza ai bisognosi, drogati e prostitute, considerazione che permise alla setta, grazie ai contributi statali e privati, di acquistare svariate proprietà anche di considerevole valore commerciale e di avere numerosi contatti con i membri dell’Amministrazione Carter, compresa Rosalynn Carter.

Ma nel 1977 iniziarono a filtrare le prime indiscrezioni giornalistiche sui comportamenti criminali, l’induzione in schiavitù, le torture psichiche e fisiche commesse da Jones e dai capi della setta ai danni degli affiliati. 

In quello stesso anno il Tempio affittò dei terreni in Guyana, ove venne costruita una città, battezzata Jonestown, in cui vennero “convinti” a risiedere 900 membri del gruppo. il 17 novembre 1978, il congressista Leo Ryan, inviato per investigare sulle presunte torture inflitte ai seguaci da Jim Jones e dai suoi collaboratori, si avvide delle mostruosità perpetrate in quell’infernale cittadina. Seguito da un gran numero di fedeli ansiosi di fuggire dal “paradiso in terra, palme, datteri e miele”, cercò di raggiungere l’aeroporto. Ma la sicurezza del Tempio li bloccò ed uccise Ryan e tre giornalisti del seguito a colpi di arma da fuoco. 

Il giorno seguente, Jones, ormai preda della follia assoluta e imbottito di droga, impose a tutti di bere bevande a cui era stato aggiunto cianuro di potassio “per difendersi dall’imminente invasione delle forze del Male”. Chi rifiutava veniva falciato a colpi di mitra dallo stesso Jones, il cui suicidio terminò l’opera demoniaca. I soccorritori, giunti successivamente, non poterono far altro che radunare i corpi: 913 vittime di cui 270 bambini.

Oltre 100 persone, tra cui lo stesso figlio di Jones, scamparono alla morte.

Il Comitato d’inchiesta che venne successivamente istituito stabilì che il Reverendo Jones era un folle paranoico. Ma ciò non spiega il suicidio di massa e nemmeno il prestigio, anche politico, di cui, per tanti anni, Jones godette.

Neanche spiega il motivo per cui le 900 salme raccolte venissero trattate come carne marcia, raccolte in sacchi di plastica e congelate. Solo per sette di esse venne disposta l’autopsia. Otre 500 pagine del rapporto furono secretate e ciò ha  indotto alcuni ricercatori a diffidare della versione ufficiale.

Alcuni di essi hanno adombrato l’ipotesi che Jones fosse un agente della CIA e che sulle vittime del Tempio venissero sperimentate le tecniche di controllo della mente del Progetto MKULTRA.

Questa vicenda, al di là della fondatezza o meno di tali illazioni, rappresenta una sorta di spartiacque: da quel momento in poi i gruppi settari e fanatici iniziarono ad essere visti con inquietudine e sospetto.

Il Vocabolario della Lingua Italiano De Mauro definisce la setta come “gruppo politico o ideologico intollerante e rigidamente chiuso in se stesso”.

Il Fenomeno delle Sette ha un prodromo devastante ed inconcepibile: 913 fedeli tra cui centinaia di donne e bambini portati al suicidio o massacrati dal fondatore del Tempio dei Popoli, il Reverendo James Warren Jones, a Jonestown, in Guyana, il 18 novembre 1978.

Jones credeva nel “socialismo apostolico” ed impose ai fedeli il concetto che “la religione è un oppio dei popoli”.

Il Reverendo Jones iniziò la sua attività di predicatore negli anni ’50. Raccolse fino a 2200 fanatici seguaci nel suo Tempio dei Popoli già nei primi anni Settanta: Jones e il Tempio conquistarono la reputazione di organizzazione benefica a causa dei continui interventi nel campo dell’assistenza ai bisognosi, drogati e prostitute, considerazione che permise alla setta, grazie ai contributi statali e privati, di acquistare svariate proprietà anche di considerevole valore commerciale e di avere numerosi contatti con i membri dell’Amministrazione Carter, compresa Rosalynn Carter.

Ma nel 1977 iniziarono a filtrare le prime indiscrezioni giornalistiche sui comportamenti criminali, l’induzione in schiavitù, le torture psichiche e fisiche commesse da Jones e dai capi della setta ai danni degli affiliati. 

In quello stesso anno il Tempio affittò dei terreni in Guyana, ove venne costruita una città, battezzata Jonestown, in cui vennero “convinti” a risiedere 900 membri del gruppo. il 17 novembre 1978, il congressista Leo Ryan, inviato per investigare sulle presunte torture inflitte ai seguaci da Jim Jones e dai suoi collaboratori, si avvide delle mostruosità perpetrate in quell’infernale cittadina. Seguito da un gran numero di fedeli ansiosi di fuggire dal “paradiso in terra, palme, datteri e miele”, cercò di raggiungere l’aeroporto. Ma la sicurezza del Tempio li bloccò ed uccise Ryan e tre giornalisti del seguito a colpi di arma da fuoco. 

Il giorno seguente, Jones, ormai preda della follia assoluta e imbottito di droga, impose a tutti di bere bevande a cui era stato aggiunto cianuro di potassio “per difendersi dall’imminente invasione delle forze del Male”. Chi rifiutava veniva falciato a colpi di mitra dallo stesso Jones, il cui suicidio terminò l’opera demoniaca. I soccorritori, giunti successivamente, non poterono far altro che radunare i corpi: 913 vittime di cui 270 bambini.

Oltre 100 persone, tra cui lo stesso figlio di Jones, scamparono alla morte.

Il Comitato d’inchiesta che venne successivamente istituito stabilì che il Reverendo Jones era un folle paranoico. Ma ciò non spiega il suicidio di massa e nemmeno il prestigio, anche politico, di cui, per tanti anni, Jones godette.

Neanche spiega il motivo per cui le 900 salme raccolte venissero trattate come carne marcia, raccolte in sacchi di plastica e congelate. Solo per sette di esse venne disposta l’autopsia. Otre 500 pagine del rapporto furono secretate e ciò ha  indotto alcuni ricercatori a diffidare della versione ufficiale.

Alcuni di essi hanno adombrato l’ipotesi che Jones fosse un agente della CIA e che sulle vittime del Tempio venissero sperimentate le tecniche di controllo della mente del Progetto MKULTRA.

Questa vicenda, al di là della fondatezza o meno di tali illazioni, rappresenta una sorta di spartiacque: da quel momento in poi i gruppi settari e fanatici iniziarono ad essere visti con inquietudine e sospetto.

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