Fonte: http://www.salvaleforeste.it/biodiversity/3942-foresta-in-kenya-minacciata-da-petrolio-e-gas.html
Il principale frammento foresta costiera dell’Africa orientale – nonché area protetta, è minacciato. La foresta di Arabuko-Sokoke è ora oggetto di prospezioni sismiche alla ricerca di petrolio e gas. La foresta, hotspot mondiale della biodiversità, è candidata allo status di patrimonio mondiale dell’UNESCO, ma questo non basta a fermare la compagnia petrolifera CAMAC e il suo subappaltatore BGP che hanno ottenuto i permessi per cercare petrolio e gas, nel Distretto di Kilifi.
La foresta di Arabuko-Sokoke, situata in Kenya, è il più grande frammento intatto di foresta naturale di foresta costiera dell’Africa orientale. Questa foresta ospita quattro mammiferi in via di estinzione e sei specie minacciate di uccelli.
“Le prospezioni sismiche causeranno impatti duraturi alla foresta”, spiega Paul Matiku, di Nature Kenya (partner di BirdLife). “Le linee di transetto tagliano la foresta.”
Secondo le associazioni ambientaliste, non è stata effettuata un’adeguata consultazione sulle prospezioni petrolifere, e la valutazione dell’impatto ambientale (VIA) e la sua approvazione da parte dell’Autorità Nazionale Environment Management (NEMA) non hanno visto la necessaria partecipazione della comunità e la consultazione pubblica. Questo viola la legge ambientale (EMCA), che richiede un approccio partecipativo al VIA.
“Noi non siamo contro lo sviluppo o la ricerca di nuove fonti di energia. La posizione di Nature Kenya e delle altre associazioni è che la valutazione di impatto ambientale non è stata effettuata in modo credibile e va rifatta seguendo le direttive della legge” ha aggiunto Matiku.
“La dinamite che compagnia petrolifera si propone di utilizzare avrà impatti su tutta la fauna, dalle api alle elefanti. Gli elefanti temono i test sismici e tendono a fuggire, ma nella foresta di Arabuko-Sokoke non possono correre lontano, dato ch la foresta è recintata. Inoltre, l’apertura di strade nella foresta la renderà accessibile ai bracconieri e ai taglialegna illegali, come è già avvenuto nella Riserva del Selous, dove trent’anni fa le esplorazioni petrolifere hanno praticamente distrutto il più grande parco nazionale della Tanzania”.
L’associazione degli abitanti delle aree adiacenti alla foresta di Arabuko-Sokoke (ASFADA), l’associazione delle comunità forestali di Gede Foresta, quella di Jilore, quella di Sokoke, Natura Kenya (BirdLife Partner), A Rocha Kenya, e altre associazioni hanno fatto appello all’Autorità Nazionale dell’Ambiente, al Ministero dell’Energia e del Petrolio, al Ministero dell’Ambiente, e alle autorità del Distretto di Kilifi, per fermare immediatamente ogni sondaggio sismico o perforazione all’interno della Foresta Arabuko-Sokoke.
Le comunità locali e gruppi ambientali locali, nazionali e internazionali sono decisi a battersi per questa foresta. La Foresta di Arabuko-Sokoke fornisce servizi critici per la comunità, la provincia e il paese intero, proteggendo il bacino idrografico, preservando il suolo, moderando il clima, sequestrando carbonio e assicurando le fonti di sostentamento per la comunità locali.