S.O.S. Ritenzione idrica

Fonte: http://www.riza.it/dieta-e-salute/dimagrire/3298/s-o-s-ritenzione-idrica.html

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Se il ventre si dilata all’altezza dei fianchi, c’è ritenzione idrica: per eliminarla, dobbiamo stimolare il fegato, eliminare i liquidi e risolvere la stipsi…

Il fegato è l’organo maggiormente implicato nella variante “bassa” di gonfiore addominale. La pancia si gonfia nella parte inferiore e subito dopo il pasto, anche se si è mangiato poco, al punto che gli indumenti iniziano a stringere in vita e si è costretti a sbottonarli. Chi ha la “pancetta” ha in genere una particolare attrazione per i dolciumi, che però possono aggravare il gonfiore. Spesso c’è intolleranza alimentare per cipolle, aglio e farinacei (pane, pasta, crackers). L’intestino è pigro. A livello psicologico, vi è spesso un conflitto tra un’emotività molto intensa, con un enorme bisogno di attenzione e di affetto, e un atteggiamento all’opposto orgoglioso, suscettibile, irritabile e di grande controllo. Questi soggetti, che si fanno carico di molti problemi, non detestano essere contraddetti e possono esplodere con episodi di rabbia intensa. Ecco come aiutarli.

Frutta e yogurt tonificano il fegato

Per stimolare una regolare attività epatica, vanno consumati ogni giorno frutta (soprattutto banane, ananas, anguria, fichi d’india), verdure (ravanelli, rape, patate, fave, melanzane), yogurt. Curano anche la stipsi.

No a fritti e caffè: causano ritenzione

Tra gli alimenti che affaticano il fegato e nel contempo intasano l’intestino ci sono dolci, burro, fritture, caffè e bevande calde, cibi caldi in generale, aglio, cipolle, spezie. Vanno ridotti o eliminati.

Ventre piatto con Lycopodium

Le spore del fungo Lycopodium o “erba sulfurea” sono ricche di zolfo, l’elemento che in natura si trova allo stato puro nei vulcani. A questo aspetto si può fare risalire l’indicazione per le intense attività addominali viscerali che provocano ulteriore dilatazione in chi ha la pancetta “bassa”.

Di Lycopodium omeopatico si assumono 5 granuli alla 15 CH ogni quindici giorni come cura-base e 5 granuli alla 5 CH per 1-2 volte al giorno  nelle crisi acute di gonfiore.

Olio e tisana di rosmarino ti asciugano

L’olio essenziale di rosmarino è un eccellente stimolatore epatico e riduce il gonfiore che si manifesta nella zona bassa dell’addome. Ne bastano 3-4 gocce sciolte in un cucchiaio di olio di mandorle dolci da massaggiare mattina e sera sulla pancia. È utile anche bere ogni sera dopo cena una tazza di tisana al rosmarino, preparata mettendo in infusione per 10 minuti un rametto fresco della pianta.

I risultati

– Migliori la funzionalità epatica e digerisci meglio, riducendo anche la fame di dolciumi

– Vinci la stitichezza, elimini più in fretta la scorie e automaticamente ti sgonfi

– Assottigli il girovita e riduci gradualmente i “rotolini”

E se ti viene la pancia “ogni tanto”, ti aiuta China rubra

In molti casi il gonfiore addominale non è localizzato in una zona particolare, si manifesta occasionalmente e coinvolge un po’ tutta la pancia, con dolori addominali e spasmi. Esso peggiora dopo i pasti e con l’assunzione di latte, tè, cibi acidi, vino o alcol, che andranno evitati. In questi casi il rimedio omeopatico può essere China rubra, ricavato dalla Cinchona succirubra, l’albero della china che cresce nell’America del Sud. Scegliere il rimedio alla 5 CH o 7 CH e assumerne 5 granuli ogni tre ore circa per 1-2 mesi.

In ogni caso è buona norma consultare sempre un medico omeopata prima di cominciare il trattamento.

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