ITALIA E AMERICA: IL RITORNO DEL FALCO!

Fonte: http://icebergfinanza.finanza.com/2015/10/29/italia-e-america-il-ritorno-del-falco/

Nell’antico Egitto, Horus, il falco divino, divenne il dio del cielo, che aveva il sole come occhio destro e la luna come occhio sinistro. La sua natura comprendeva una chiaroveggenza che gli consentiva di vedere ogni cosa, una capacità visiva molto acuta e una sviluppata consapevolezza. Il simbolismo del falco

Finalmente, era da tanto tempo che non si vedeva un simile ottimismo…

Istat: vola la fiducia dei consumatori, a ottobre al top dal 2002

Vola la fiducia dei consumatori italiani. Ad ottobre l’indice ha toccato quota 116,9 da 113 del mese precedente: si tratta del valore più alto dal febbraio del 2002, ossia da ben tredici anni. Lo ha comunicato l’Istat spiegando che, in particolare, a migliorare sono le stime sia dei giudizi sia delle attese sull’attuale situazione economica del Paese (a -32 da -46 e a 27 da 15, i rispettivi saldi). Tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori aumentano, con un incremento più marcato per quella economica (a 153,0 da 143,9) e più lieve per quella personale (a 103,9 da 103,6), quella corrente (a 109,3 da 108,0) e quella futura (a 127,1 da 122,3).

Ora. il primo che si azzarda a commentare ironicamente questo dato, lo prendo, lo metto sulla passerella e finisce in pasto agli squali ;-)

ImmagineGuardando indietro nel tempo, mi ha colpito un particolare del grafico appena proposto, ovvero che la fiducia dei consumatori italiani è incominciata a crollare un attimo dopo l’avvento dell’euro un attimo dopo il 2002, gisto il tempo per accorgersi come l’euro ha portato al raddoppio dei prezzi, ma non al raddoppio dei redditi, esagerando il tutto ovviamente.

La psicologa Tali Sharot ricercatrice presso la UCL (University College of London) ritengo sia molto interessante per la definizione molto chiara del concetto di ottimismo come inclinazione (condivisa almeno dall’80% della popolazione) che permette di avere una visione selettiva delle informazioni a tutto vantaggio del nostro benessere. In altri termini la Sharot dimostra che inconsapevolmente abbiamo la tendenza a sottovalutare la probabilità di fare esperienze negative sopravvalutando invece quelle positive; non siamo realisti quando siamo obbligati a pensare quante probabilità abbiamo di ammalarci di cancro per esempio (in questo caso sottostimiamo l’evento) ma non siamo realisti nemmeno quando dobbiamo considerare il nostro futuro in termini di longevità (sovrastimandolo).

La ricercatrice parla di una sorta di “illusione” psicologica adattiva sia nel senso che se fossimo più realisti che ottimisti in generale tenderemmo maggiormente alla depressione più che ad uno stato di benessere che ci permette di avere fiducia del futuro, sia nel senso che come un illusione ottica anche se siamo consapevoli del suo meccanismo non per questo l’illusione finisce di agire come prima. In questo senso la Sharot intravede un significato adattivo biologico molto forte nell’essere ottimisti. (Tratto daI VANTAGGI DELL’ESSERE OTTIMISTI)

Noi come Voi tutti sapete non siamo pessimisti, ma ottimisti purtroppo ben informati. Se in questi anni il sottoscritto avesse assimilato tutto il marcio, frode, manipolazione, inganno che la crisi ancora oggi ci sta regalando, non sarebbe più qua.

Sia ben chiaro la fiducia istituzionale è necesssaria, ci mancherebbe, immaginatevi cosa accadrebbe se i media dicessero la verità, sulla reale situazione, ovvero la feroce deflazione salariale in atto.

Non credo esista al mondo un settore infarcito di illusioni e ingenuità come quello della finanza, la fiducia riposta in medici che hanno clamorosamente sbagliato diagnosi e ora fanno finta di offrire cure miracolose come le banche centrali, ha dell’incredibile.

Ho scritto ieri che i mercati sono come delle fumerie d’oppio, fumerie nelle quali in molti si stanno fumando il cervello con tutto l’oppio che le banche centrali stanno immettendo.

Due giorni fa su twitter,  Pedro da Costa ha ritwittato questo grafico che fa comprendere in maniera semplice il fallimento delle aspettative su un rialzo dei tassi negli ultimi vent’anni circa, per non parlare poi dell’ultima “ciocca di capelli” ovvero il sistematico fallimento delle aspettative negli ultimi sette anni.

Chiunque sano di mente dovrebbe chiedersi cosa in realtà sta dietro il pensiero di chi vorrebbe alzare i tassi anche in queste condizioni, basterebbe dare un’occhiata a questi grafici tra cui inseriamo l’ultimo dato relativo agli ordinativi di ordini durevoli in America…

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – New York, 27 ott – Per il secondo giorno di fila i Treasury guadagnano terreno. Oggi la contrazione degli ordini di beni durevoli a settembre getta dubbi sull’andamento dell’economia americana nel terzo trimestre. Sebbene il -1,2% registrato rispetto ad agosto sia sostanzialmente in linea alle stime, il dato di agosto e’ stato rivisto al ribasso e nei primi 9 mesi dell’anno e’ in calo del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. Cio’ porta gli investitori a ridurre le stime per il Pil del periodo luglio-settembre, di cui una fotografia preliminare arrivera’ giovedi’ (le attese sono per un +1,5%).

In sequenza vi facciamo osservare gli ordini durevoli, poi quelli escluso il settore difesa e infine esclusi i trasporti ovvero le famose automibiline che vanno a ruba solo grazie al credito subprime…

United States Durable Goods Orders

United States Durable Goods Orders Ex Defense

United States Durable Goods Orders Ex Transportation

Thanks to TRADINGECONOMICS.COM

Inoltre nonostante in molti si siano affrettati a dichiarare che è solo un momento negativo passeggero non c’è indice regionale che non sia negativo da almeno tre o quattro mesi, per non parlare di quello della Fed di Dallas, Texas che ieri letteralmente smentito le aspettative di ripresa rimanendo alquanto depresso per il decimo mese consecutivo.

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Qui il secondo distretto manifatturiero d’America …

Philly Fed Index Indicates Continued Contraction In October

…e il primo ovvero quello di Chicago.

CFNAI since 2000

Ma fermiamoci qua e andiamo a dare un’occhiata al comunicato di ieri della Fed…

La Federal Reserve “monitora sviluppi economici e finanziari globali”. E’ quanto emerge dal comunicato diffuso dalla banca centrale americana al termine della riunione (iniziata ieri) del Federal Open Market Committee, il suo braccio di politica monetaria che oggi ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse allo 0-0,25%. Rispetto al comunicato diffuso lo scorso settembre, si tratta di toni più ottimisti.

Allora infatti il documento recitava che “recenti sviluppi economici e finanziari globali potrebbero limitare in qualche modo l’attività economica e probabilmente metteranno pressione al ribasso sull’inflazione nel breve termine”. Il comunicato odierno spiega invece che “il Comitato continua a vedere i rischi all’attività economica e al mercato del lavoro come quasi equilibrati ma monitora sviluppi economici e finanziari globali”. Sale dunque la probabilità di una stretta a dicembre. In ogni caso, “l’inflazione dovrebbe restare vicina ai suoi recenti bassi livelli nel breve termine”. Le attese comunque sono per un rialzo dei prezzi al consumo nel medio termine vicino al target del 2% fissato dalla Fed stessa. Il mercato del lavoro è visto “migliorare ulteriormente”.America 24

Ora noi ci limitiamo ad osservare che le idee della Fed sono tante e ben confuse, soprattutto se dalla riunione di settembre le cose sono migliorate, visto che i mercati hanno piazzato un rimbalzo sulla scia di una serie di notizie una peggio dell’altra al punto tale da sperare su un rinvio del rialzo dei tassi. Ovviamente ieri hanno festeggiato perchè il rialzo dei tassi ci sarà, ma naturale, allora vuole dire che le cose vanno bene, come nella festa del non compleanno, vanno bene comunque che vadano bene o vadano male, c’è sempre da festeggiare ovunque nelle fumerie d’oppio.

La spesa delle famiglie e gli investimenti sono aumentati a ritmi sostenuti dicono loro, poi non importa se i dati raccontano altro, il settore immobiliare è migliorato ulteriormente.

Certo quando assisti alla revisione al ribasso di oltre il 15 % delle vendite di nuove abitazioni negli ULTIMI TRE MESI, aumenti di prezzo e tassi sui mutui che frenano la ripresa, tutto migliora ulteriormente si chiama psicologia positiva, la sovversione della reltà.

Ve la ricordate la nostra Alice…

” Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe! ” 

Che figata il mondo delle banche centrali si vive di immaginazione, noi ovviamente non possiamo fare altro che ringraziare, ci mancherebbe!

ImmagineThanks to Investing.com

Bene non ci resta che attendere il dato di oggi sul Pil del terzo trimestre e i prossimi relativi all’occupazione. Il consenso per il dato odierno è di un aumento del 1,7% mentre l’indicatore della Fed di Atlanta ieri è salito a 1,1%.

In una fumeria d’oppio un ragionamento razionale potrebbe essere il seguente…

Speriamo che il dato odierno sia estremamente negativo dai cosi nonna Yellen non aumenta più i tassi e noi possiamo festeggiare, No ti sbagli se sarà  positivo festeggeremo in ogni modo, perchè la Fed ha ragione, la fuori non c’è nessuna crisi e la ripresa è solida e robusta.

In serata inoltre hanno trovato un accordo per i prossimi due anni, aumentano il tetto del debito due settimane prima del suo raggiungimento, ogni qual volta è necessario, più facile di così si muore.

Comunque vada sarà un successo!

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