Falcon 9 è rientrato alla base. E Marte si fa sempre più vicino

Scritto da: Giacomo Destro
Fonte: http://oggiscienza.it/2016/01/13/falcon-9-marte-spazio-nasa-musk/

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Lo scorso 21 dicembre il razzo vettore Falcon 9 della Space X, una compagnia privata, è rientrato alla base senza danni, per la prima volta dei viaggi spaziali. Aprendo le porte ad un nuovo tipo di missioni spaziali.

APPROFONDIMENTO – Pensate a un normale volo di linea. Parte da un aeroporto, compie il suo viaggio, atterra senza danni in un altro aeroporto, avviene un rapido check del velivolo, e riparte. Tutto normale, talmente economico che ogni giorno decollano mediamente 100.000 voli (tra turistici, cargo e militari). Perché lo stesso non potrebbe accadere per i voli in orbita? Finora i lanci verso l’orbita bassa della Terra, quella, per intenderci, dove si trova la ISS (la Stazione Spaziale Internazionale) avvengono con grande spreco di materiali e tecnologie. Finora. Il 21 dicembre scorso, infatti, è avvenuto il primo rientro di un vettore del primo stadio, chiamato Falcon 9, proprio dalla base da cui era partito. Senza danni né problemi, pronto ad essere riutilizzato in tempi ragionevoli. Non solo: Falcon 9 non è di proprietà della NASA (che è un ente pubblico), ma di una compagnia privata, che – dovendo sempre tener d’occhio i profitti – è riuscita a ridurre in maniera significativa i costi di produzione.

Ma come ha fatto a tornare indietro integro? Falcon 9, similmente ad altri vettori, è costruito da due stadi. Il primo stadio, che è il Falcon 9 vero e proprio, può trasportare un carico di circa 13.000 kg fino ad un orbita terrestre bassa (chiamata LEO), mentre il secondo stadio, chiamato Dragon, si spinge più in alto, verso l’orbita di trasferimento geostazionaria (GTO) ma può trasportare un carico più leggero, di circa 5000 kg. Questa missione (preceduta, a maggio, da un tentativo fallito) aveva il compito di far trasportare dallo stadio due alcune attrezzature e rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale. Anche Dragon è progettato per rientrare sulla terra e poter essere riutilizzato. Intanto, però, il Falcon 9, dopo aver sganciato Dragon affinchè continuasse il suo cammino verso la ISS, ha iniziato a ridiscendere verso la Terra: nei primi istanti è andato in caduta libera, ma poi ha acceso nuovamente i motori per frenare la caduta e, attraverso quattro strutture simili a “zampe” è atterrato perfettamente in verticale a Cape Canaveral, la base NASA da cui era partito. L’impresa sarà ripetuta fra pochi giorni, il 17 gennaio, stavolta con una difficoltà in più: Falcon 9 dovrà atterrare su una piattaforma galleggiante super-tecnologica, posta in mare. Se ci riuscirà, Space X sarà capace di diminuire ulteriormente i costi, non dovendo più pagare l’”affitto” della rampa di lancio.

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