Nespole Germaniche: benefici, proprietà e valori nutrizionali

Scritto da : Angela Ballarati
Fonte: http://www.naturopataonline.org/alimentazione/frutta-e-verdura/1065-nespole-germaniche-benefici-proprieta-e-valori-nutrizionali.html

 nespole-germaniche-benefici-proprieta

Il nespolo comune (Mespilus germanica) è un albero spinoso di dimensioni medio grandi (4/5 m di altezza), la cui larghezza in genere supera l’altezza è caduco (perde le foglie in inverno) ed anche decorativo durante la fioritura. Il frutto non ancora maturo è fortemente astringente, per il contenuto di tannini, e quindi possiede proprietà antidiarroiche. Al contrario, il frutto maturo è lassativo (i tannini degradano in zuccheri) e diuretico. E’ ricco di vitamine del gruppo B, potassio e magnesio, ottimo quindi per reintegrare i sali minerali persi dopo intensa attività sportiva e contiene anche caroteni, antiossidanti. Il suo contenuto in fibre, molto alto, lo rende adatto nelle diete ipocaloriche

Mespilus germanica o nespole comuni: calorie e proprietà benefiche per l’intestino

Lo “stracitato” (perdonate il neologismo) proverbio:“Col tempo e con la paglia maturano le nespole”, ci insegna che con la pazienza si viene a capo di tutto. Bell’impresa ai nostri tempi, con  questi ritmi!!! Il proverbio si riferisce al fatto che le nespole vengono lasciate nella paglia (appunto) a rammollire e cambiare di colore dal marrone chiaro al marrone scuro per il consumo. Con questa “attesa paziente” gli enzimi trasformano la polpa, dal forte sapore acido (per la presenza di tannini), rendendola commestibile. Maturano nel tardo autunno e sono commercializzati in gennaio, febbraio. Sono i primi frutti che ci dona la primavera! I frutti che acquistiamo, in genere,  provengono da coltivazioni selezionate, con frutti leggermente migliorati per dimensioni e caratteristiche organolettiche.
Il nespolo comune (Mespilus germanica) è un albero spinoso di dimensioni medio grandi (4/5 m di altezza), la cui larghezza in genere supera l’altezza è caduco (perde le foglie in inverno) ed anche decorativo durante la fioritura. Ha uno sviluppo limitato quindi, ma è piuttosto longevo e si adatta molto bene a diversi tipi di terreno, anche quelli poco fertili purchè non troppo umidi Appartiene alla famiglia delle Rosaceae che comprende la maggior parte degli alberi da frutto più comuni: melo, pero, susino, ciliegio, pesco, sorbo, albicocco, cotogno. Il frutto è maturo quando assume una colorazione marrone scuro e la polpa diventa soffice. All’interno si trovano circa  5 semi duri e legnosi.

La traduzione popolare e altre curiosità

Un tempo era un frutto molto apprezzato dai contadini perchè garantiva frutta nel cuore dell’inverno, giungendo a maturazione nella brutta stagione. Oggi, l’economia globalizzata, ha eliminato il problema dell’attesa ma, ahimè, anche le nespole comuni. Si cerca di abbattere i costi … a scapito della qualità!  Si stava meglio quando si stava peggio??? Scegliete voi…
Questa pianta era già conosciuta in epoca romana e nel Medio Evo. Nella farmacopea domestica, veniva usata come febbrifugo, astringente, diuretico e regolatore delle funzioni intestinali. Scomparsa dalle campagne rimase negli orti dei conventi, dove veniva impiegata dai monaci nelle preparazioni erboristiche.

Il Nespolo Comune non va confuso col nespolo del Giappone che appartiene alla stessa famiglia. La nespola del Giappone matura a maggio, viene coltivata soprattutto nella Conca d’Oro, in genere nell’Italia Meridionale,  fiorisce con i primi freddi dell’inverno e i suoi fiori, sono bianchi, profumati e decorativi così come il frutto : giallo oro a forma allungata. Matura a maggio con le fragole, contiene uno o due grossi semi con i quali è possibile produrre un liquore: il Nespolino (simile al più noto Amaretto di Saronno), di colore giallo-arancione è immediatamente commestibile… Il Nespolo del Giappone, in Sicilia, viene utilizzato per produrre il pregiato miele di nespolo. Esistono molte varietà di nespole, non tutte reperibili in commercio e va precisato che le nespole di fine maggio presenti nei supermercati…sono i frutti dell’Eriobotrya Japonica, il Nespolo Giapponese, importato dall’Estremo Oriente a metà del diciottesimo secolo. La polpa del frutto, bianco-rosata, a maturazione prende un colore marrone scuro di sapore acidulo e, come tutta la frutta acidulo-zuccherina è meglio consumarla lontano dai pasti. Mentre il nespolo del Giappone è entrato a far parte delle nostre abitudini alimentari ed è stato studiato e migliorato nelle sue varietà, il nespolo comune è presente oggi, soprattutto come pianta selvatica.

Proprietà: aumenta il senso di sazietà, quindi prezioso nelle diete ipocaloriche, reintegra i sali minerali dopo lo sport.

Il decotto di buccia e polpa è un efficace diuretico.
Il frutto non ancora maturo è fortemente astringente, per il contenuto di tannini, e quindi possiede proprietà antidiarroiche. Al contrario, il frutto maturo è lassativo (i tannini degradano in zuccheri) e diuretico. E’ ricco di vitamine del gruppo B, potassio e magnesio, ottimo quindi per reintegrare i sali minerali persi dopo intensa attività sportiva e contiene anche caroteni, antiossidanti. Il suo contenuto in fibre, molto alto, lo rende adatto nelle diete ipocaloriche perchè aumenta il senso di sazietà e la pectina, fibra insolubile che protegge la mucosa del colon, ha dimostrato di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. La polpa del frutto viene usata anche come normalizzatore per pelli grasse.

I contenuti nutrizionali delle nespole

Le nespole sono composte per l’85% da acqua, carboidrati e zuccheri solubili per il 6,1% e, a scalare per quantità, proteine e lipidi. I minerali presenti sono: il sodio, il potassio, il ferro, il calcio ed il fosforo. Contengono anche vitamine come la B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (niacina), vitamina C e vitamina A (retinolo).
Il gusto del frutto è delicato, con un sentore floreale e molto fresco, possiede una nota acidula che lo rende ingrediente prezioso di macedonie di frutta. Le imperfezioni presenti sulla buccia, garantiscono la completa maturazione quindi non scartatele. Io diffido sempre un po’ della frutta che appaga l’occhio, il più delle volte è frutta molto trattata o raccolta acerba e fatta maturare nei depositi utilizzando l’etilene…ma questa.. è un’altra storia. Il frutto acerbo può dare luogo alla sensazione di “bocca legata” o allappata, per l’eccessivo contenuto in tannini.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *