Brasile: gli indigeni Munduruku occupano il cantiere di una diga

Fonte: http://www.salvaleforeste.it/it/popoli-indigeni/4316-brazil%E2%80%99s-indigenous-munduruku-occupy-dam-site-2.html

“La nostra lingua è una, il nostro fiume è uno e il popolo Munduruku è uno”, dicono gli indigeni della regione. Per questo il popolo dei Munduruku ha deciso montare sulle proprie canoe e spingersi a occupare il cantiere della diga idroelettrica di São Manoel, sul fiume Teles Pires. Circa 200 indiani, provenienti da circa 138 villaggi indigeni distribuiti lungo il bacino dei fiumi Tapajós e Teles Pires, hanno partecipato all’occupazione.
Il consorzio edilizio, São Manoel Energia, si è immediatamente rivolto l tribunale, ma il procuratore locale ha richiesto un ritardo della decisione per esplorare una soluzione pacifica.

La decisione di occupare il sito è stata presa in maggio, e i Munduruku hanno distribuito un documento in cui dicono “i nostri luoghi sacri di Karabixexe [le rapide di Sete Quedas, distrutte con la dinamite durante la costruzione delle dighe di Teles Pires e Sao Manoel] e Deku ka’a furono violati e distrutti. Secondo i nostri sciamani, i nostri antenati piangono. I nostri fiumi Teles Pires e Tapajós stanno morendo. I nostri diritti, garantiti dalla Costituzione federale e ottenuti versando molto sangue indigeno, vengono ora nuovamente violati “.

Il Munduruku hanno presentato una serie di richieste: la restituzione delle “urne rubate” – urne sacre che sono state rimosse durante la costruzione della diga di São Manoel – affinché vengano portate in un lugo in cui l’uomo bianco non abbia accesso. Una richiesta che stablirebe un precedente giuridico sul diritto degli indiani alla restituzione delle urne- che secondo la legge brasiliana, sono beni archeologici appartenenti allo Stato, e devono essere destinati ai musei.
Gli indigeni chiedono inoltre un fondo di compensazione, per la creazione di un’università indigena e per la protezione dei restanti siti sacri.

Mentre São Manoel Energia svolge i lavori di costruzione, l’impianto è di proprietà di un consorzio costituito da Eneras do Brasil, posseduto da Fornas, Brasile, e dalla China Three Gorges Corporation, uno dei primi interventi della Cina nei megaprogetti amazzonici.

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