The Broken Key:il futuro secondo il film di Louis Nero

Scritto da: Roberta De Carolis
Fonte: http://www.nextme.it/intrattenimento/video/film-e-serie-tv/9572-the-broken-key-futuro-16-novembre

La carta non esiste più, è un bene prezioso in nome della sostenibilità, stampare è reato. E la libertà dell’essere umano è in serio rischio. Futuro non troppo lontano, almeno secondo Louis Nero, regista del film ‘The Broken Key’, nella sale cinematografiche italiane dal 16 novembre.

Film di fantascienza? Certo, ma tutto sommato ambientato in una realtà che non sembra così assurda. Proprio su questo mondo si intreccia la storia (questa sì, di pura fantascienza) di Arthur J. Adamsalla ricerca del frammento mancante di un antico papiro, protetto dalla misteriosa confraternita dei seguaci di Horus, ricerca che viene ostacolata da indecifrabili omicidi legati ai sette peccati capitali.

Il protagonista dovrà addentrarsi in tutti gli angoli di una città del futuro, misteriosa quanto “spaventosa”, specchio della sua anima, per ritrovare il pezzo mancante e salvare l’umanità intera dalla “gabbia eterna”.

La pellicola affonda le sue radici nella storia, che parte dal Rinascimento. Si narra infatti che Hieronymus Bosch, pittore rinascimentale realmente esistito, facesse parte di un ordine noto come ‘La Confraternita del Libero Spirito’, gruppo filosofico riconducibile ai leggendari ‘Seguaci di Horus’, custodi di un segreto che avrebbe potuto cambiare le sorti del mondo intero.

Tra di loro sembra ci fosse la regina egizia Ankhsen-pa-aton, la cui tomba fu ritrovata nel Rinascimento insieme al grande tesoro: la chiave d’oro di Ankh, il nuovo Graal, che apre quel mistero in grado di salvare l’umanità.

Una trama simile, per certi versi, a molte altre storie scritte e portate nelle sale cinematografiche, che ricorda ‘Il Codice Da Vinci’, solo per citare un famoso esempio. Ma che si distingue proprio per lo scenario, disegnato su un futuro che ai nostri occhi non sembra veramente così “futuribile”.

“Un film concepito sulla linea orizzontale delle Sette Arti Liberali, la cui pratica ascetica, secondo la fulgida interpretazione Dantesca, può portare alla trasmutazione dei Sette Peccati Capitali nelle corrispondenti Virtù Cardinali – spiega il regista – L’intento è quello di far vivere al pubblico, come al protagonista, un percorso di purificazione spirituale dai peccati, ambientato in una visionaria Torino del futuro, dove la cultura popolare è intrisa di palpabile mistero”.

Ma chissà se l’opera sarà in grado di rispondere alla domanda chiave: “Quale futuro?”.

Il film è prodotto da ‘L’Altrofilm’, TFP, Film Commission Torino Piemonte, in collaborazione con Red Rocks Entertainment.

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