Fonte: https://www.nibiru2012.it/dal-1976-al-2018-mito-pianeta-x-nibiru/
Sono moltissime le storie che parlano del Pianeta X il quale, però, a tutt’oggi ancora non è stato avvistato. Il mito di Nibiru continua più vivo che mai, quale sono le sue origini? Scopriamole insieme.
Numerose teorie apocalittiche prevedono uno scontro tra esso e la Terra . Probabilmente alla base di questa credenza vi è una lettura distorta dei racconti di Zecharia Sitchin autore che, nel 1976, cominciò a parlare del “Pianeta degli dei” nelle sue opere.
Nel racconto della creazione Sumera è presente un’intera sezione interpretata da Sitchin come genesi del nostro sistema solare. Secondo lo scrittore esisteva un pianeta molto grande (Tiamat) localizzato in quello che ora sarebbe lo spazio tra la Terra e Marte. Nibiru, in uno dei suoi passaggi periodici, urtò violentemente contro Tiamat aprendolo in due: una parte creò l’attuale fascia di asteroidi che delimita il sistema solare interno e l’altra cambiò orbita dando vita alla Terra e alla Luna (Kingu).
Il 1982 e l’avvistamento di Nibiru
L’ipotesi dell’esistenza di questo fantomatico corpo fantasma prende vigore nel 1982/1983 quando il telescopio spaziale IRAS vede qualcosa in direzione della costellazione di Orione e la notizia finisce sul Washington Post.
Il 17 giugno dell’anno precedente la Nasa, in un comunicato ufficiale, riconosceva la possibilità che un pianeta di dimensioni considerevoli potesse orbitare ai confini del sistema solare. Da quel giorno la caccia al Pianeta X si fece serrata e prosegue ancora oggi.
Negli anni successivi vennero fatti molti studi e creati modelli per spiegare i mutamenti climatici estremi e le estinzioni di massa che la Terra ha subito nelle varie ere geologiche; questi studi riguardavano anche Nibiru come indiziato per questi cataclismi.
Si giunse alla conclusione che una protostella (una nana bruna) o un pianeta più grande di Giove potesse transitare periodicamente nella fascia di Kuiper o nella Nube di Oort scagliando gli oggetti in esse contenuti verso il sistema solare interno provocando una pioggia di comete e meteoriti.
Il 2003 e Nancy Lieder
Nel 2003 il caso Nibiru diventa globale, complice l’avvento di internet e le farneticazioni di Nancy Lieder. La donna, una nativa americana, affermava di essere in contatto periodico con una razza aliena denominata “Zeta” i quali la avrebbero avvertita dell’incombente pericolo dell’arrivo del Pianeta X.
La psicosi dell’apocalisse si sparse in tutto il mondo. La teoria prevedeva che Nibiru, tornando nel sistema solare interno (Sitchin sosteneva che la sua orbita durasse 3.600 anni), innescasse con la sua forza gravitazionale immensa una serie di catastrofi naturali sul nostro pianeta fino a provocare lo slittamento polare.
La teoria del dislocamento della crosta terrestre era il vero fulcro delle presunte predicazioni degli Zetas e fece molto clamore (fu anche teorizzata ufficialmente da più di un ricercatore).
Passarono gli anni , l’apocalisse non arrivò e Nibiru non venne trovato.
Nel 2012, grazie alla fine di un lungo ciclo Maya, la storia tornò in auge ma anche qui niente di concreto venne provato né accadde.
Nel 2017 nuovi studi scientifici riportano linfa alla caccia al Pianeta X:
“Due astronomi del Caltech (California Institute of Technology) hanno scioccato la comunità scientifica annunciando di avere prove schiaccianti dell’esistenza di un pianeta che orbita ai confini del nostro sistema solare. Il pianeta è stato soprannominato Pianeta 9 o Pianeta X, dovrebbe avere una massa pari a 10 o 12 volte quella della Terra ed impiegare dai 10.000 ai 20.000 anni per completare un’orbita attorno al Sole”
A febbraio del 2017 la NASA ha chiesto aiuto ai ricercatori di tutto il mondo attraverso il sito web “Backyard Worlds: Planet 9”. Grazie a questo progetto chiunque può avere accesso ai dati disponibili e può prendere parte al tentativo di scovare “Planet 9” (Nibiru). La NASA si aspetta di identificare tra Nettuno e la nostra stella più vicina (Proxima Centauri) un pianeta.
“Vi sono poco più di quattro anni luce tra Nettuno e Proxima Centauri e la gran parte di questo vasto territorio è inesplorato” ha spiegato l’investigatore principale del progetto, Marc Kuchner, astrofisico presso il Goddard Space Flight della NASA a Greenbelt, nel Maryland.
“Questo è possibile perché c’è poca luce solare, anche oggetti di grandi dimensioni in quella regione sono solo un bagliore di luce visibile. Ma, guardando gli oggetti agli infrarossi, è stato possibile con WISE scattare foto che altrimenti sarebbero state perse”.
Il 2017 e 2018 con David Meade e i Tabloid inglesi
In concomitanza con la grande eclissi dell’agosto scorso negli Stati Uniti alcuni cospirazionisti riuscirono a far breccia nei quotidiani nazionali mischiando l’apocalisse cristiana con Nibiru. In particolare fece clamore David Meade con i suoi libri sulla Grande Tribolazione e il ritorno del fantomatico pianeta. Dal 2017 fino a metà 2018 si sono susseguite date su date per un impossibile scontro tra la Terra e il Pianeta X.
I tabloid inglesi come il The Sun o il Daily Mail pubblicarono senza sosta ogni genere di fake news sull’argomento mettendo alla berlina l’intera vicenda.
Questo ha gettato fango e discredito su una teoria che, come avete letto sino a qui, ha goduto di fascino e di alcune solide basi scientifiche.
La caccia la Pianeta X prosegue e vedremo cosa ci riserveranno questi anni. Lo avvisteremo?