Uva, un alleato naturale nella lotta contro il cancro

Fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/uva-alleato-cancro.php

uva-un-alleato-naturale-nella-lotta-contro-il-cancro_3465Un componente attivo contenuto nei semi d’uva è  efficace nell’indurre la morte delle cellule tumorali (apoptosi), lasciando però intatte le cellule sane. È quanto emerge da un nuovo studio condotto dai ricercatori del Cancer Center presso l’Università del Colorado e pubblicato sulla versione online della rivista Nutrition and Cancer.

Il composto isolato dall’estratto di semi d’uva è stato battezzato “B2G2” e ha dimostrato di essere più efficace del suo predecessore integrale chiamato “GSE” (Grape Seed Extract), oggetto di studi fino a oggi.

“Abbiamo dimostrato un’attività similare anticancro in passato, utilizzando l’estratto di semi d’uva (GSE) – ha spiegato il dott. Alpna Tyagi, coautore dello studio – ma ora sappiamo il B2G2 è il principio più biologicamente attivo, che può essere sintetizzato in quantità che ci permetteranno di studiare in modo più dettagliato il meccanismo morte nelle cellule cancerose”.

Un altro studio condotto invece dai ricercatori della Louisiana State University ha intanto rilevato che alimenti o spezie come l’uva, la curcuma o persino il tofu sono in grado di contrastare la crescita delle cellule tumorali grazie ai composti chimici naturali in essi contenuti.
Secondo gli studiosi è però essenziale che tali alimenti vengano consumati in una certa combinazione: ognuno da solo, infatti, non sarebbe in grado di produrre effetti di particolare rilevanza.

Grazia Deledda a Hong Kong

Scritto da: Angelo Paratico
Fonte: http://lanostrastoria.corriere.it/2013/12/03/grazia-deledda-a-hong-kong/

deleddagiovaneGrazia Deledda (1871-1936)

La City University di Hong Kong ha messo in calendario una settimana di visite e studi in Sardegna per approfondire le opere di Grazia Deledda e conoscere una terra, la Barbagia, così antica e segreta.
Tutto nasce dal Master in Creative Writing, Department of English. Uno dei laureati del 2013 è Ciriaco Offeddu, ingegnere, manager e consulente con esperienza ventennale in Asia, nato a Nuoro. Offeddu, durante i suoi studi, presenta la sua illustre concittadina Grazia Deledda. Il premio Nobel riveste in ambito accademico un’importanza straordinaria: da ciò un grande interesse presso la facoltà di Hong Kong, anche perché la scrittrice sarda non è molto conosciuta e promossa.
La Writer-in-Residence del Master, Xu Xi, scrittrice sino-indonesiana molto conosciuta in Asia e negli USA, autrice di vari saggi e racconti, si appassiona tanto del tema da lanciare e programmare un primo seminario per l’Ottobre 2014, cui parteciperanno cinque professori e una ventina di studenti provenienti da tutto il mondo.
In conseguenza di questa interessante opportunità di riscoperta e valorizzazione letteraria, e per meglio far conoscere Grazia Deledda a Hong Kong e Macao – che restano le porte privilegiate per la Cina anche da un punto di vista culturale – saranno promosse varie attività introduttive alla sua opera.
La prima sarà tenuta il 17 gennaio prossimo nello spettacolare showroom della Ferrari di Repulse Bay, sull’isola di Hong Kong, con una mia introduzione alla vita e alle principali opere della grande scrittrice. Xu Xi illustrerà i programmi dell’Università e le tecniche di Creative Writing, confrontandole con quelle utilizzate dalla Deledda.
Durante il prossimo mese di Marzo sarà presentato nella ex colonia portoghese di Macao – nell’ambito del locale Art Festival – il film muto Cenere del 1916, liberamente tratto da un libro della Deledda e interpretato da Eleonora Duse. Si stanno nel frattempo stringendo accordi per la traduzione in lingua cinese di alcuni suoi racconti; sorprendentemente il mondo rurale cinese e quello sardo non sono infatti così distanti. Il mese di Maggio vedrà una seconda lettura in Hong Kong delle opere della Deledda. Si spera che l’evento sia arricchito dalla presentazione di artigianato, folclore e prodotti sardi.
L’intento è di creare – nel nome di Grazia Deledda – rapporti stabili e continuativi fra la City University di Hong Kong e il mondo culturale Sardo.
Personalmente conoscevo poco Grazia Deledda, serbandone solo vaghi ricordi scolastici. Eppure, leggendo alcune sue opere, mi sono stupito della sua attualità. Addirittura certi suoi racconti brevi, pubblicati dal Corriere della Sera, ricordano un po’ quelli che hanno portato al Nobel 2013 la canadese Alice Munro. Aveva ragione D.H. Lawrence, l’autore di The Plumed Serpent e di Lady Chatterley’s Lover quando scrisse che la prosa di Grazia Deledda e i suoi caratteri non invecchieranno mai, come invece è capitato per molti suoi contemporanei. Per apprezzarne la diversa caratura basti guardare alle prime scrittrici italiane che, faticosamente, si fecero largo nel nostro paese, Matilde Serao, Ada Negri, Neera, Carolina Invernizio, Teresah, oggi tutte fuori moda e inattuali.
Ciò che rende eterna Grazia Deledda è il suo grande amore per la natura vergine e selvaggia, la sua indifferenza per l’effimero e la sua impervia semplicità.
“Avrà sentito puzza di cipolla sulla mia mano. Stavo preparando la cena.” Questo fu l’ironico commento di Grazia Deledda, dopo il baciamano del console di Svezia venuto a bussare all’uscio della sua casa per comunicarle il conferimento del premio Nobel per la letteratura per il 1926.
A Stoccolma andò l’anno successivo con il marito, in treno e in una carrozza di seconda classe. Raggiunsero la capitale della Svezia l’8 dicembre 1927, dopo tre faticosi giorni di viaggio.
La Deledda fu la terza donna nella storia dei Nobel, la seconda nella categoria letteraria. Il suo discorso di fronte al pubblico e a re Gustavo resta uno dei più brevi mai pronunciati. Al ritorno fu accolta come un’eroina ma lei rifiutò inviti a conferenze e presentazioni e si mantenne indipendente dalle accademie, dalla politica e dalle mode. Non si conoscono foto che la mostrino sorridente, forse perché era stata educata secondo il codice della Barbagia a non manifestare le proprie emozioni in pubblico. Le sue opere non hanno avuto la dovuta risonanza nei programmi scolastici italiani e sardi, forse perché la sua riservatezza non è stata un efficace strumento di popolarità.

Assassinato leader Guarani, protagonista de “La terra degli uomini rossi”

Fonte: www.survival.it/notizie/9801

guarani-venezia-94_article_columnNel 2008 Ambrosio aveva partecipato alla prima del film “La terra degli uomini rossi”, in concorso al Festival del Cinema di Venezia.

Ambrósio Vilhalva, leader Guarani e star del film “Birdwatchers – La terra degli uomini rossi”, è stato ucciso sabato notte. Da decenni lottava per garantire al suo popolo il diritto di vivere nella terra ancestrale.

Sembra che sia stato accoltellato all’ingresso della sua comunità, nota come Guyra Roká, nello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul. È stato trovato morto nella sua capanna, con ferite multiple da accoltellamento. Nei mesi scorsi aveva ricevuto diverse minacce.

Ambrósio aveva recitato il ruolo di protagonista nel pluripremiato film Birdwatchers – La terra degli uomini rossi di Marco Bechis, in cui si racconta la lotta disperata dei Guarani per la terra. Aveva viaggiato in diversi paesi del mondo per raccontare la difficile situazione del suo popolo e spingere il governo brasiliano a proteggere la sua terra così come imposto dalla legge.

“Ecco cosa vorrei più di ogni altra cosa: terra e giustizia… Vivremo nella nostra terra ancestrale; non ci arrenderemo mai”, aveva detto.

I Guarani di Guyra Roká furono sfrattati dalla loro terra alcuni decenni fa, per mano degli allevatori. Per anni hanno vissuto senza niente, sul ciglio di una strada. Nel 2007 hanno rioccupato una parte della terra ancestrale, e ora vivono in un piccolo lembo di quello che prima era il loro territorio. La maggior parte della loro terra è stata spianata per far spazio a enormi piantagioni di canna da zucchero. Tra i principali proprietari terrieri coinvolti c’è anche il potente politico locale José Teixeira. Oggi, ai Guarani non è rimasto quasi niente.

braz-gua-ambrosioa-murder_article_column(La polizia esamina il corpo di Ambrosio all’interno della sua tenda.)

Ambrósio si era schierato con forza contro le piantagioni di canna da zucchero che occupano la terra della sua comunità e contro Raízen, una joint venture tra la Shell e Cosan che utilizzava la canna da zucchero per produrre biocarburanti. La campagna che la sua comunità aveva condotto insieme a Survival International aveva costretto la Raízen a rinunciare ad approvvigionarsi della canna da zucchero coltivata nelle terre guarani.

“Ambrósio ha combattuto con forza contro le piantagioni di canna da zucchero” ha detto oggi un portavoce Guarani a Survival. “Era uno dei nostri leader più importanti, sempre in prima linea nella nostra lotta. Per questo era minacciato. Era una figura davvero molto importante per la campagna dei Guarani per la loro terra, ma ora l’abbiamo perso.”

“Sono costernato” ha commentato l’attore Claudio Santamaria, che ha recitato al suo fianco nel film Birdwatchers ed era legato ad Ambrosio da profondo affetto. “Il tempo che ho trascorso con lui mi ha fatto capire quanto sia forte il legame che i Guarani mantengono con la loro terra – e con quanta dolorosa determinazione continueranno a combattere per riaverla. Ho scolpita nella mente l’immagine delle distese infinite di canna da zucchero e soia che oggi ricoprono il Mato Grosso do Sul: un tempo erano tutte foreste guarani. Ambrosio lottava per recuperare solo un piccolissimo pezzo della terra del suo popolo, ma gli è stato negato anche questo sogno.”

La polizia sta indagando sull’omicidio e sembra che siano stati fermati due sospetti, di cui non si conosce ancora l’identità.

“I Guarani soffrono uno dei tassi di omicidio più alti del mondo e il furto di terra è alla radice di tutte le violenze” ha detto oggi Stephen Corry, Direttore generale di Survival International, che aveva collaborato con Marco Bechis alla realizzazione del film. “Nonostante questo, il processo di demarcazione della terra è in una fase di stallo – le autorità stanno facendo troppo poco per contrastare gli allevatori che hanno occupato il territorio ancestrale della tribù. Quanti altri omicidi terribili dovranno subire i Guarani prima che la loro terra sia mappata e protetta?”

ITALIA… IL GRANDE COMPLOTTO!

Fonte: http://icebergfinanza.finanza.com/2013/12/03/italia-il-grande-complotto/

1717_10E’ affascinante osservare tra i vari protagonisti dell’informazione nazionale coloro che quotidianamente sono preposti sia in rete che soprattutto sui media e sulla televisione a dirigere l’opinione pubblica in una certa direzione, quella che fa comodo al loro conflitto di interesse e non solo alla propria ideologia.

Il grande gomblottoooooo …dell’immaginazione!

Seguitemi perchè vi porterò la dove nessuno ha osato arrivare!

Ve lo ricordate il nostro Confessioni di un sicario dell’economia!

Recentemente Papa Francesco ha sottolineato come …

“Oggi è il denaro che comanda. La crisi mondiale che tocca la finanza e l’ sembra mettere in luce le loro deformità e soprattutto la grave carenza della loro prospettiva antropologica, che riduce l’uomo a una sola delle sue esigenze: il consumo. E peggio ancora, oggi l’essere umano è considerato egli stesso come un bene di consumo che si può usare e poi gettare. Abbiamo incominciato questa cultura dello scarto. Questa deriva si riscontra a livello individuale e sociale; e viene favorita! In un tale contesto, la solidarietà, che è il tesoro dei poveri, è spesso considerata controproducente, contraria alla razionalità finanziaria ed economica. Mentre il reddito di una minoranza cresce in maniera esponenziale, quello della maggioranza si indebolisce. Questo squilibrio deriva da ideologie che promuovono l’autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria, negando così il diritto di controllo agli Stati pur incaricati di provvedere al bene comune. Si instaura una nuova tirannia invisibile, a volte virtuale, che impone unilateralmente e senza rimedio possibile le sue leggi e le sue regole. L’indebitamento e il credito allontanano i Paesi dalla loro economia reale ed i cittadini dal loro potere d’acquisto reale. A ciò si aggiungono, oltretutto, una corruzione tentacolare e un’evasione fiscale egoista che hanno assunto dimensioni mondiali. La volontà di potenza e di possesso è diventata senza limiti”. Evangeliigaudium

Ovviamente gli psicopatici di Wall Street, i profeti della trickle down non hanno perso tempo a rispondere…

JP Morgan risponde alla critica del Papa al capitalismo

“Le persone preoccupate per la povertà globale dovrebbero essere più riconoscenti e protestare meno”. Con queste parole, senza mai citarlo, l’economista americano James Glassman della banca americana JP Morgan si riferisce al Papa e alla sua recente critica al capitalismo, pubblicata mercoledì scorso nell’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”. Il Pontefice aveva, senza mezze misure, denunciato la speculazione dei mercati finanziari che ha creato “un economia che uccide” e ha puntato il dito contro “alcuni” che “semplicemente si compiacciono, incolpando i poveri dei propri mali”.

In una nota pubblicata da Business Insider James Glassman risponde indirettamente affermando che “la lamentela più comune riguardo al fallimento del nostro sistema nel considerare le esigenze dei più poveri dimentica alcuni fatti fondamentali”. Secondo l’economista infatti la povertà “non è un fenomeno moderno” e non deve essere imputata alla finanza. “Le economie sviluppate” spiega con ottimismo “si stanno ancora riprendendo da una profonda recessione e presto raggiungeranno il loro pieno potenziale”. L’obiettivo è – a suo dire – reso possibile grazie allo stimolo delle banche centrali. Dunque – si legge sempre nella nota – “le persone danneggiate dalla recessione saranno presto ricompensate con il perdurare della ripresa economica”.

Glassman imputa il problema attuale alla ciclicità economica e aggiunge: “gli standard globali della vita media sono oggi obiettivamente alti. I più alti registrati dagli economisti”.

L’ economia guidata dal mercato secondo l’economista “sta facendo molto di più per curare la povertà globale che qualsiasi sforzo fatto in passato”. Dunque le persone che vivono in Europa, e in paesi come Canada, Giappone, Taiwan, Israele, Nuova Zelanda, Australia, Corea del Sud e parte del Medio Oriente, devono considerarsi “fortunate”. Purtroppo sono solo un miliardo su sette nel mondo. Oggi però secondo Glassman anche “tutti gli altri paesi hanno una possibilità” perché i loro governi – conclude – “hanno intrapreso una strategia di sviluppo aggressiva e sono in grado di muoversi velocemente per aprire i loro confini al commercio internazionale”. (America24)

Loro sono li tutti i giorni a ricordarvi che siete felici grazie a questo sistema economico, quello che sta accadendo sono solo spiacevoli e inevitabili effetti collaterali.

Sono disseminati ovunque nella rete con i loro blog, partecipano a trasmissioni televisive, scrivono su giornali on line, sono ovunque.

Si loro stanno facendo il loro dovere, ma attenzione non si tratta di un COMPLOTTO anzi…

L’Ecuador era ormai totalmente in trappola come la Grecia oggi e domani …chissà!

Ieri l’impiegato statale finnico Olli Rehn che ha deciso di candidarsi alle elezioni europee, uno dei killer della EU e ovviamente della Troika  ha ricordato per l’ennesima volta chi comanda le Vostre vite, chi decide la Vostra sorte CHI HA PAURA DEL CAVALLO DI TROIKA!

Debito, l’accusa di Rehn all’Italia: “Non state rispettando l’obiettivo” “Ora privatizzazioni e spending review”it

Ripeto se potessero privatizzerebbero anche Vostra madre, questi delinquenti che ammettono di aver utilizzato politiche criminali, fallito le loro politiche economiche, ma non si spostano di un millimetro dal loro scopo, ovvero quello di deflazionare salari e privatizzare mezza Europa.

Un suggerimento arriva forte e chiaro da quell’Ecuador devastato da anni di politiche economiche criminali, che come racconta Perkins hanno un solo scopo…

Ecuador: “Europa indebitata ripete i nostri errori” “Difendere gli interessi della finanza e dei grandi capitali ha fatto sprofondare la regione in una lunga e pesante crisi del debito. Oggi osserviamo con preoccupazione l’Europa prendere lo stesso cammino”, scrive il presidente ecuadoriano sulle pagine di Le Monde Diplomatique.


…Correa, che non poteva utilizzare una politica monetaria per aggredire il debito e magari ridurlo, essendo questo espresso in dollari…

…Letta, che non poteva utilizzare una politica monetaria per aggredire il debito e magari ridurlo, essendo questo espresso in euro…

Ma facciamo finta che vada tutto bene e andiamo avanti.

Ve lo immaginate l’organo ufficiale dei “più Europa” che parla di un complotto, che scrive Il nuovo complotto contro l’Italia

l’attacco a freddo lanciato da Standard & Poor’s contro le Generali non può passare sotto silenzio. Romano Prodi, sempre più lontano dai veleni della politica ma sempre più vicino ai grandi temi dell’economia, me lo dice con indignazione: «Ma possibile che qui nessuno si renda contro della gravità di quello che è successo?». Appunto. È un caso da manuale, che fa il paio con il precedente del gennaio 2012, quando la stessa agenzia declassò a sorpresa l’Italia a BBB+, lo stesso livello del Kazakistan. Ora tocca al più grande gruppo assicurativo tricolore, tra i primi tre d’Europa, che può scivolare a BBB perché ha in pancia un «bolo» considerato indigeribile: 60 miliardi di euro in Bot e Btp. Nell’offensiva di S&P è folle la «destinazione»: Generali fa 1,6 miliardi di utili in 9 mesi, ha il 75% delle attività all’estero, ha già ridotto a 55 miliardi i suoi investimenti in Bot e Btp. Ma è ancora più folle la spiegazione: Generali è in creditwatch negativo perché è troppo esposta in titoli italiani, e l’Italia è a sua volta esposta al rischio default.

Ma allora perché lo fanno? I cattivi pensieri suggeriscono che sia partita, o possa ripartire, un’offensiva contro la moneta unica, che usa l’Italia come anello debole, o agnello sacrificale. Ha ragione Massimo Mucchetti, che parla di «una manovra gravissima contro la Repubblica». Una manovra che parte, ancora una volta, da una delle «tre sorelle» (oltre a S&P, Moody’s e Fitch) che in un regime di «oligopolio perfetto» tengono da almeno cinque anni in ostaggio i mercati, taglieggiando gli Stati e lucrando un fatturato annuo di 4,5 miliardi. (…) Ma resta una domanda. Di fronte a questo strisciante «complotto contro l’Italia», perché Letta e Saccomanni non battono un colpo?

Si si è svegliato pure Giannini e la Repubblica … qualcuno ricorda forse … ITALIA … MOODY’S: LA FRODE DEL RATING!  si andava in onda mentre loro dormivano. Continuate a comprare giornali e non sostenere l’informazione indipendente!

Perchè non battono un colpo? Non dico nulla, perchè un giorno anche in questo Paese i blogger potrebbero finire in prigione, in qualche segreta dei castelli romani.

Dite la verità non è affascinante! Ho trascorso gli ultimi due anni a raccontarvi che quello che stava accadendo al nostro Paese era un segno del destino, il Destino Manifesto, il loro destino, quello che loro desiderano per i loro interessi, gli interessi della plutocrazia mondiale, le ricchezze del nostro Paese, non importa se aziende statali o private, l’importante è privatizzare, alienare, liquidare…

Probabilmente molti di Voi non conoscono Andrew W.Mellon e quello che accadde durante la Grande Depressione del 1929. Mellon segretario al tesoro americano dal 1921 al 1932, banchiere e importante industriale era una delle persone più ricche d’America, terzo contribuente dopo John D. Rockefeller e Henry Ford passò alla storia per avere pronunciato e consigliato all’allora presidente Herbert Hoover  le seguenti parole…

“Liquidare il lavoro, liquidare le azioni, liquidare gli agricoltori, liquidare l’immobiliare…elinimare il marcio dall’economia…”

Provate a chiudere gli occhi e immaginare quello che sta accadendo in Italia…

“Liquidare il lavoro… missione compiuta…liquidare le azioni missione stracompiuta… liquidare gli agricoltori…missione in corso, liquidare l’immobiliare…missione già a buon punto, eliminare il marcio dall’economia…obiettivo fallito… eliminare il marcio dalla politica…obiettivo strafallito”

Ovviamente nessun complotto e non scherzo la stragrande maggioranza di loro svolge i compiti per i quali sono stati istruiti nelle facoltà di economia, ingegneria o giurisprudenza, o la propria avidità, tutto regolare nessun complotto!

Hanno truccato bilanci e contratti, manipolato azioni, tassi e valute e credete ancora q quello che vi raccontano, quotidianamente bevete le loro idiozie, vi manipolano il cervello attraverso media e televisioni e siete ancora li davanti alla scatola magica ad ascoltarli e quotidianamente chiedermi ai sentito cosa ha detto Tizio Caio o Sempronio.

Probabilmente anche questo resterà uno dei tanti post seguiti da quattro amici al bar come spesso è accaduto, quattro chiacchere tra amici. Diffondere consapevolezza è molto di più di stare qui a lamentarsi o parlarsi addosso, prima serve consapevolezza e poi al momento opportuno arriveranno le proposte. Qualunque proposta per quanto buona ed interessante possa essere, dovrà fare i conti con il , con il pareggio in bilancio, con la Troika, con il IMF, con la BCE, con la finanza, con la plutocrazia, con le agenzie di rating, con un gregge di uomini e donne inconsapevoli che passerà il resto della loro vita a chiedersi cosa è accaduto e cosa sta accadendo.

Il resto sono chiacchere come le promesse delle primarie o di chiunque cercherà di governare questo Paese senza comprendere quello che è accaduto, senza ripartire dal bene comune.

Non so perchè ma dopo questo post mi è tornata la voglia di tornare a girare l’Italia in lungo e in largo, soprattutto nelle scuole e nelle piazze, per raccontare anche l’altra faccia della medaglia, quella che nessuno o quasi vi racconta…chissà!

Mi raccomando tenetevelo per Voi…in fondo non è un complotto! Buona giornata Andrea

Maltempo: allagamenti a Pescara, abitanti evacuati

 

Fonte:http://www.lettera43.it/ambiente/maltempo-allagamenti-a-pescara-abitanti-evacuati_43675114908.htm

xpescara-maltempo-131202131856_big.jpg.pagespeed.ic.kvTI1rKQp2Ancora emergenza maltempo al Centro-Sud. Situazione critica a Pescara e in provincia a causa della pioggia incessante.
Una donna è annegata in un sottopassaggio alle porte della città. La donna, Anna Maria Mancini, era originaria di S.Teresa di Spoltore (Pescara) e aveva 57 anni: di lei non si avevano tracce dalle 5.30 della mattina del 2 dicembre, quando avrebbe contattato il marito chiedendo aiuto e riferendo di stare annegando.
Sul posto si erano recati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco.
La donna sarebbe rimasta intrappolata nel sottopasso ‘Giangabriele Menichini’ nel quartiere di Fontanelle di Pescara al confine con il comune di San Giovanni Teatino (Chieti). Il sottopasso era ricoperto da oltre tre metri e mezzo di acqua.
ECACUATA UN’AREA RESIDENZIALE. Il Villaggio Alcyone, area residenziale nella zona Sud della città, è stato evacuato per il rischio di esondazione del Fosso Vallelunga, che ha già raggiunto il livello della strada e dei ponti. Circa 1.500 persone hanno lasciato le proprie abitazioni.
Le scuole sono rimaste chiuse il 2 dicembre nel capoluogo adriatico e in alcuni comuni del Pescarese, a partire da Montesilvano. Le amministrazioni comunali hanno invitato i cittadini a non mettersi in macchina, poiché le strade sono invase dall’acqua.
DERAGLIA TRENO FOGGIA-POTENZA. Anche nelle altre Regioni del Centro-Sud si sono registrati disagi: un treno delle Ferrovie dello Stato della linea Foggia-Potenza è deragliato la sera del primo dicembre nei pressi della stazione di Cervaro (Foggia), probabilmente a causa del cedimento della sede ferroviaria determinato dalla pioggia. A bordo del convoglio, oltre al macchinista e al capotreno ricoverati in prognosi riservata all’ospedale di Foggia, c’è erano due soli passeggeri, anche loro trasferiti nell’ospedale del capoluogo in codice verde. Le condizioni del capotreno sono ritenute molto gravi.
La circolazione dei treni sulla Potenza-Foggia è stata sospesa e sostituita con servizi di autocorriere. Regolare, invece, la circolazione dei treni da Potenza a Melfi e viceversa.
CHIUSO UN CASELLO DELLA A14. Complicata anche la situazione viaria, in Abruzzo. Per allagamenti è stato chiuso il casello Val Vibrata sull’autostrada A14 nei due sensi di marcia. Lo ha deciso la società Autostrade.
Vista la situazione maltempo critica, ma per ora sotto controllo, nel Teramano, la Provincia ha invitato la popolazione a non muoversi in auto se non per stretta necessità, per il pericolo di frane. In prefettura è stato aperto il Centro coordinamento soccorsi. I sindaci di Pineto, Atri e Tortoreto hanno deciso di chiudere la scuole.

Situazione difficile in Basilicata

Non piove più sulla Basilicata dove, a causa delle abbondanti piogge cadute nel weekend, la situazione è difficile in diverse zone della regione, con strade allagate o infangate e chiuse al traffico, circolazione ferroviaria difficile, campi trasformati in risaie e scuole chiuse in numerosi Comuni. Ma la Regione è col fiato sospeso perché le previsioni annunciano l’arrivo di nuove piogge il 2 dicembre.
CADUTI 142 MILLIMETRI DI PIOGGIA. Fra la serata di sabato e domenica primo dicembre nel Metapontino, l’area della Basilicata più colpita da ”Nettuno”, sono caduti 142 millimetri di pioggia: il dato, rilevato da una stazione situata a Bernalda (Matera), è stato diffuso il 2 dicembre dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Luca Braia, che ha visitato la zona. Le altre stazioni di rilevamento hanno registrato valori che variano dagli oltre 141 millimetri caduti a Lavello (Potenza) agli oltre 105 millimetri di pioggia registrati ad Albano di Lucania (Potenza).
LA REGIONE: «PREVISTE ESONDAZIONI». I dati relativi alla crescita dei fiumi, diffusi nella mattina del 2 dicembre dall’ufficio stampa della giunta regionale, fanno «prevedere probabili problemi di esondazione principalmente verso le zone limitrofe alle foci».
Il Basento è cresciuto di oltre quattro metri in alcuni punti, il Bradano di un metro e mezzo, il Cavone di quasi tre metri. Nell’evidenziare che «l’avviso di criticità non è rientrato», Braia ha fatto l’elenco dei primi danni, registrati in molte zone del Potentino e del Materano.
SCUOLE CHIUSE. In totale, nella giornata di domenica sono state sgomberate poco meno di 200 persone, la maggior parte (quasi 150) nella zona della costa jonica metapontina. In questa area molte scuole lunedì sono rimste chiuse. I danni all’agricoltura, invece, ammontano a 1 milione di euro.

Aule inagibili a Bari

Scuola inagibile per il crollo di alcune controsoffittature e l’allagamento di alcune aule a causa probabilmente del maltempo di domenica. Gli studenti dell’istituto tecnico Giulio Cesare di Bari hanno protestato in corteo, dopo essere entrati nelle aule e aver scoperto la brutta sorpresa.
ALLAGAMENTI NEL TARANTINO. Ma in Puglia la situazione peggiore si è verificata nel Tarantino, dove l’esondazione del fiume Lato ha provocato vasti allagamenti e l’interruzione di alcune strade nel territorio di Castellaneta Marina. È interdetta la circolazione veicolare in viale Dei Pini e via Tratturello Pineto. La piena ha lambito anche alcune villette e il residence ‘Villaggio dei Turchesi’, che non sono stati fatti evacuare, e ha inondato i campi, estendendosi ad alcune contrade, in località Cicciariello. La strada statale 106 è chiusa al traffico dal bivio di Castellaneta Marina.
FANGO E DETRITI SULLA STRADA. L’Amministrazione comunale di Castellaneta ha segnalato problemi di percorribilità, per presenza di fango e detriti, sulla provinciale 21, strada percorsa solitamente dagli scuolabus. Il servizio alla riapertura delle scuole non può essere garantito fino al termine delle operazioni di messa in sicurezza. Allagamenti anche sulla strada provinciale 7 in contrada Scapati-Fatizzone. A Ginosa, altro Comune colpito dal nubifragio, è stata ripristinata la viabilità per la provinciale di via Cavese e per la circonvallazione, ma continuano i disagi in contrada Marinella, dove domenica sono state fatte evacuare 30 famiglie, ospitate poi in una scuola media.

Nelle Marche esonda il Tenna

NELLE MARCHE ESONDA IL TENNA. Nelle Marche la pioggia caduta incessantemente fra l’1 e 2 dicembre ha fatto esondare il fiume Tenna e il Tesino, in provincia di Fermo.
Alcune persone sono state evacuate dalle loro abitazioni nel comune di Sant’Elpidio a Mare, e anche l’Ete Morto, l’Ete Vivo e il fiume Chienti, che attraversa la provincia di Macerata, sono ai livelli di guardia.
TUTTI AI PIANI ALTI IN PROVINCIA DI FERMO. Nelle Marche sono state evacuate per precauzione alcune scuole di Casette d’Ete e Piane di Tenna (Fermo), dove sono esondati vari corsi d’acqua. La zona è la stessa colpita dall’alluvione del marzo 2011, che fece due vittime e oltre 600 milioni di danni. Critica la situazione alla foce del Chienti e in tutta l’area Sud della regione. L’amministrazione comunale di Sant’Elpidio a Mare ha invitato i cittadini a trasferirsi nei piani alti delle proprie abitazione, portando con sé gli oggetti più necessari.
FRANA TRAVOLGE AUTO: OCCUPANTI SALVI.  Lunedì 2 dicembre una frana lungo la strada provinciale di Roccafluvione, in provincia di Ascoli Piceno, ha travolto un’auto. Gli occupanti della vettura sono tutti salvi, e in buona salute. Lo hanno confermato i vigili del fuoco di Ascoli. Erano riusciti ad abbandonare l’abitacolo alla vista del primo cedimento di terriccio dal costone di montagna sovrastante.
GENOVA, TRASPORTI IN TILT. Ma il maltempo non ha risparmiato nemmeno il Nord: la tempesta che si è abbattuta su Genova con raffiche di grecale fino a 60 chilometri all’ora hanno mandato in tilt il traffico aereo, quello marittimo e anche quello autostradale.

 

Tumore alla prostata: si previene con ortaggi gialli e verdi

Scritto da: Francesca Biagioli
Fonte: http://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/11918-tumore-prostata-verdure

spesa-marzoCome ormai sappiamo l’arma più potente che abbiamo per difenderci dalle malattie, cancro compreso, è la prevenzione. Il messaggio che arriva sempre più spesso è quello di ridurre il consumo di carne, in particolare quella rossa, privilegiando invece frutta e verdura che andrebbero consumate ogni giorno in più porzioni e variando a seconda della stagionalità.

Un’ulteriore conferma della validità di questo consiglio arriva riguardo alla prevenzione del tumore alla prostata da parte degli oncologi dell’Aiom, Associazione Italiana di Oncologia Medica, riuniti a Napoli in occasione del Convegno Nazionale dedicato a questa malattia, la più diffusa tra gli uomini (nel 2013 ha colpito circa 36mila nuove persone).

Nonostante si sia registrata una diminuzione dell’incidenza di questa patologia negli ultimi anni, c’è ancora molto da fare ed è per questo che gli stessi oncologi consigliano di lavorare soprattutto in prevenzione, privilegiando una dieta a base di ortaggi gialli e verdi e frutta. Un ruolo di primissimo piano spetta all’olio di oliva capace, all’interno di una dieta sana ed equilibrata, di allontanare il rischio di incorrere in questo tumore.

Al contrario una dieta ricca di carne rossa, insaccati, fritture e più in generale di grassi saturi alimenta questa patologia, tant’è che anche le statistiche dimostrano che le zone del Nord Italia dove si mangiano di più questi alimenti sono anche le più colpite mentre le zone del Sud, dove abbondano i vegetali, l’incidenza è minore.

Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”, diceva Ippocrate. Una massima che dovremmo sempre tenere bene a mente!