PETROLIO: ATTACCO AL CUORE DELL’ARABIA SAUDITA!


Fonte: https://icebergfinanza.finanza.com/2019/09/16/petrolio-attacco-al-cuore-dellarabia-saudita/

Fonte: FRED®. Solo a scopo illustrativo.

La notizia ormai la sapete tutti, quello che cercheremo di comprendere insieme è le ripercussioni che avrà nel breve la probabile esplosione dei prezzi del petrolio, cancellando alcune autentiche fesserie che circolano in questo momento sulle ipotesi di stagflazione o addirittura di aumenti dei tassi per frenare uno shock inflattivo…

Premesso che a molti fa comodo quello che è successo, magari anche alla futura quotazione di Saudi Aramco, la principale compagnia nazionale saudita di idrocarburi, di sicuro non all’Iran che non sembra aver alcun interesse a scatenare oggi una guerra nello Stretto di Hormuz, andiamo a dare un’occhiata a dove potrebbe finire i prezzi del petrolio nelle prossime settimane e forse mesi a seconda dell’interesse di qualcuno…

In questo articolo si va da un aumento di 15/20 dollari per un interruzione di una settimana sino a tre volte tanto in uno scenaro di un mese intero, alcuni prevedono sino a 10 dollari in più alla chiusura di lunedì, altri addirittura superiore ai 100 dollari nei prossimi mesi, se non si risolve .

Le previsioni di un certo livello vedono un aumento tra i 5 e i 10 dollari nella sessione asiatica pari al 10/20/30 % sui prezzi di chiusura di venerdì, mentre noi stiamo scrivendo sono le 22.00, vediamo cosa accadrà domani mattina.

UPDATE: ore 24.07 Prezzi del petrolio in rialzo sul massimo di circa il 15 % sopra 63.45, nulla di trascendentale per il momento, siamo ai livelli di giugno, rendimenti in ribasso e mercati con perdite contenute.

Molto dipenderà dall’aggiornamento in arrivo entro 48 ore da Aramco, alcuni vedono il WTI a 75 dollari.”

Vediamo cosa ci raccontano gli analisti di Goldman Sachs, una prima stima approssimativa dei possibili risultati sulla base del nostro quadro tariffario e delle esperienze delle sanzioni iraniane del 2018 e delle perdite di produzione del 2011 in Libia:

  • Un’interruzione molto breve – una settimana per esempio (…) un tale impatto sui prezzi potrebbe probabilmente essere di $ 3-5 / bbl.
  • Un’interruzione ai livelli attuali di 2-6 settimane (…)  la variazione di prezzo prevista sarebbe compresa tra $ 5 e $ 14 / bbl, commisurata alla durata dell’interruzione (un’interruzione di sei mesi di 1 mb / d sarebbe simile a una di sei settimane ai livelli attuali).
  • Se il livello attuale di interruzione dovesse essere annunciato per più di sei settimane, prevediamo che i prezzi del Brent cresceranno rapidamente al di sopra di $ 75 / bbl(…)

Ci fermiamo qui perchè come sempre la parola toccherà al mercato, alla speculazione, alla frenesia, al panico o euforia. La vera domanda è un’altra, dopo l’allontamento del falco Bolton, gli Stati Uniti vogliono davvero una guerra con l’Iran?

Oggi è arrivata la risposta del comandante del Corpo aerospaziale dei Pasdaran, Amirali Hajizadeh: «Tutti sanno – ha ammonito – che tutte le basi americani e le portaerei fino a una distanza di duemila chilometri sono alla portata dei nostri missili». L’Iran, ha aggiunto «è sempre pronto a una guerra a tutto campo».

Ho il sospetto che ci guadagna di più da tutto questo sia Israele.

Ma veniamo alle tante fesserie che circolano in queste ore sulle conseguenze di un rialzo dei prezzi del petrolio, soprattutto in rapporto ai rendimenti, vediamo cosa ci racconta il nostro amico FRED della Fed di St.Louis, il più spettacolare data base dei dati americani…

Ci racconta ad esempio che mentre i prezzi del petrolio si riprendevano dal collasso degli ultimi tre mesi del 2019, i rendimenti continuavano a scendere, scendere e ancora scendere, come accadde tra l’altro in occasione della Grande Recessione, dove mentre i prezzi del petrolio salivano da 70 dollari sino ad oltre 100, i rendimenti continuavano a scendere e i prezzi dei titoli a salire, sino a quando quel genio di Trichet in Europa ha pensato bene di aumentare i tassi per far crollare tutta l’economia, per paura dell’inflazione, ma si sa della storia non interessa nulla a nessuno…