Il Morbo di Alzheimer ha origine infettiva?

Fonte: http://www.giornalettismo.com/archives/154573/il-morbo-di-alzheimer-ha-origine-infettiva/

L’iniezione di tessuti malati ha riscontri su ratti sani.

 

 


El Pais riporta le scoperte effettuate da Claudio Soto dell’Università del Texas e di Joaquín Castilla del CIC bioGUNE riguardo al Morbo di Alzheimer, ovvero la forma più comune di demenza degenerativa invalidante ad esordio prevalentemente senile: si comporta come un’infezione.

SEMPRE PIU’ DETTAGLI – Secondo quanto rivela El Pais,

gli esperimenti condotti negli ultimi anni indicano un’origine infettiva di questa demenza senile dalla causa sconosciuta, e la più recente è un’ulteriore prova importante, anche se ancora da confermare.

Secondo gli scienziati, l’Alzheimer appare sempre più simile al morbo della mucca pazza, causato sempre da proteine impazzite che ne propagano gli effetti. I due studiosi hanno inoculato estratti di cervello di pazienti affetti dal morbo in topi, scoprendo che il risultato è la formazione di depositi di proteina beta-amiloide che caratterizzano l’infermità. L’accumulo di placche amiloidi nel cervello dei ratti aumenta progressivamente col tempo e si notano le lesioni caratteristiche anche nelle aree del cervello più lontane dal punto di iniezione. Secondo i ricercatori “i nostri risultati suggeriscono che alcune delle anomalie cerebrali associate con il Morbo di Alzheimer possono essere indotte da un meccanismo di trasmissione simile a quello che si verifica nelle malattie spongiformi trasmissibili chiamate anche malattie da prioni“.

MALATTIA INFETTIVA? – Questo tipo di esperimento viene normalmente condotto per malattie da prioni chiaramente trasmissibili, come appunto il morbo della mucca pazza. Ciò basta ad affermare che l’Alzheimer ha un’origine infettiva? Secondo Castilla, “la differenza principale tra le malattie da prioni, per la maggior parte infettive, e il morbo di Alzheimer è che nelle prime il processo di accumulo dei prioni nel cervello dell’individuo infettato causa irrimediabilmente la sua morte, mentre l’accumulo del peptide amiloidogenico non causa decesso“. Come spiega la fonte,

i prioni sono agenti infettivi molto specifici che non si trasmettono facilmente tra individui, per quanto ne sappiamo. Ciò comunque solleva il dubbio se altre malattie neurodegenerative, come l’Huntington, il Parkinson o la sclerosi laterale amiotrofica, abbiano la stessa origine. L’Alzheimer è un morbo complesso, di cui non si conoscono ancora molti aspetti. Non è ancora certo che le placche della proteina siano la causa della patologia, che si traduce in morte neuronale, o siano un sintomo dell’eccesso del peptide. I topi, infatti, hanno lesioni, ma non mostrano altri sintomi della patologia.

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