Venere davanti al Sole: uno spettacolo unico

Scritto da: Aldo Comello
Fonte: http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/06/05/news/spettacolo-unico-venere-passera-davanti-al-sole-1.5205530

PADOVA. Il 6 giugno con l’allineamento Terra-Venere-Sole potremo assistere ad un evento straordinario che si verifica ogni 105 anni e quindi si ripete dopo 8 anni. Otto anni fa, l’8 giugno 2004, Venere è comparsa sullo sfondo del Sole e ne ha attraversato tutto lo specchio in 6 ore e 40 minuti. Questo spettacolo cosmico che ci aspetta il 6 giugno è piuttosto raro. L’allineamento si è prodotto nel dicembre del 1874 e, 8 anni dopo, nel dicembre del 1882. Passato il 6 giugno trascorrerà oltre un secolo perché il fenomeno si ripresenti. Insomma, o lo vediamo adesso o mai più.

Venere, dopo la Luna, è il corpo più luminoso del cielo notturno, i picchi di brillantezza si verificano poco prima dell’alba quando Venere impersona Lucifero e poco prima del tramonto (Vespero). Si dice che nel Medioevo, quando l’aria era trasparente Venere fosse visibile anche in pieno giorno. Questo pianeta che a livello simbolico è rappresentato dalla mano di Venere che regge uno specchio è, in realtà, un terribile inferno. Poco più piccolo della Terra (81,54% della massa terrestre) Venere ha una temperatura di 450 gradi centigradi, per cui un metallo come lo stagno diventa liquido; la pressione atmosferica è 92 volte superiore di quella terrestre, soffiano venti che in 3 giorni fanno il giro del pianeta, l’atmosfera è opaca, densa, con nuvole di acido solforico, soffre di un effetto serra esacerbato. Insomma, un umano sul pianeta della dea dell’amore sarebbe fritto e disossato in un nanosecondo.

L’Osservatorio Astronomico di Padova ha organizzato un meeting di osservazione del fenomeno dell’allineamento sia in diretta che via Internet e attraverso i social network. Se ne occupa un gruppetto di giovani astronomi guidati dal professor Leopoldo Benacchio: Simone Zaggia, Caterina Boccato, Valeria Zanini. Il sito in cui si assisterà in diretta al transito di Venere sulla superficie solare si chiama lanottedivenere.it. Gli astronomi forniranno anche immagini del fenomeno come apparirà in Australia, alle Hawai, in Giappone. Viene anche organizzata una visita speciale: dalla Sala della Meridiana, alla Specola, a 25 metri di altezza, un gruppo di visitatori potrà seguire il fenomeno dal vivo.

Al sorgere del sole che spunta dietro la Sala della Ragione alle 5 e 25 si potrà seguire per un’ora e mezza il transito del pianeta, non più di un cerchietto (Venere è la trentesima parte dell’astro che la illumina) che sembra muoversi sulla superficie solare. Alla visione stellare sono stati invitati il sindaco Zanonato e il Rettore Zaccaria; c’è posto per altre 23 persone, il limite di 25 è stato fissato dai Vigili del Fuoco. Si può assistere per prenotazione. Il fenomeno è allo studio anche di Hst il telescopio che viaggia a 350 chilometri dalla superficie terrestre, per evitare la fusione si usa la luna come specchio. Una raccomandazione che gli esperti non si stancano di fare: chi assiste al fenomeno deve essere attrezzato con occhiali speciali, guardare il sole a occhi nudi può provocare danni permanenti alla vista.

Nel 1874 la giovanissima monarchia italiana inviò una spedizione scientifica in India per studiare il transito di Venere. Partirono da Venezia diretti in Egitto, il Canale di Suez era stato aperto da poco (1869). Trasportavano casse con strumenti scientifici, materiale per costruirsi dei ricoveri-laboratorio, cibo. Erano diretti a Muddapur, India, e attendevano un passaggio da un piroscafo inglese che però non arrivò mai all’appuntamento per un malaugurato guasto alle eliche. Recuperarono un’altra imbarcazione che però attraccò a Bombay. Da lì per raggiungere Muddapur che si trova all’altro capo dell’India presero il treno che li condusse a destinazione dopo 70 ore di viaggio. Insomma, un calvario che tuttavia non scoraggiò questi vagabondi delle stelle. E, infatti, i risultati ottenuti furono soddisfacenti tanto che si decise di tornare in India 8 anni dopo, nel 1882. Sarebbe stato interessante confrontare i dati delle due osservazioni. La ricerca era portata avanti da Angelo Secchi, grande astronomo e spettroscopista. Interessava gli esperti la parallasse del Sole, primo passo per misurare le distanze cosmiche e la cromosfera sopra il Sole. Ma una disastrosa alluvione aveva svuotato le casse dello Stato, il ministro Guido Boccelli pose il veto alla spedizione e la nuova avventura fu cancellata, non c’erano soldi.

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