La battaglia di Londra: Una battaglia da riscrivere

Scritto da: Angelo Paratico, Hong Kong.
Fonte: http://www.storiainrete.com/

Da antico e fedele lettore di “Storia in rete”, pur residente all’estero, vorrei segnalarvi un libro uscito di recente a Londra e a New York, “The many not the few”: E’ un altro mattone tolto tolto alla vulgata britannica.

L’autore, Richerd North, è un inglese che si tiene molto attaccato ai documneti  e non fa assolutamente polemica. Fa parlare le carte e basta.

Il punto è che la battaglia d’Inghilterra non è mai accaduta. I tedeschi non hanno mai pensato seriamente ad una invasione: volevano portare gli inglesi al tavolo della pace. La minaccia di invasione fu una trovata propagandistica di Churchill per portare alla guerra la sua classe di aristocratici.

Le cifre di abbattimenti da parte dei piloti inglesi erano spesso esagerate del triplo; in’oltre l’Air Force britannica perse molti piloti perchè non aveva,a differenza dei tedeschi, un’efficiente struttura per il recupero in mare. Vi furono almeno cinque tentativi di portare la Gran Bretagna al tavolo della pace.  Il libro analizza giorno per giorno ciò che diceva la propaganda e ciò che effettivamente  accadeva.

Alla fine Churchill indicò, con la sua famosa frase (“Mai nella storia così pochi fecero così tanto”), i piloti dei caccia. In realtà molti fecero la loro parte senza nulla pretendere.  Anche la storia che la Gran Bretagna tirava avanti da sola è tutta da rivedere.

In realtà, accanto agli inglesi, erano mobilitati 500 milioni di uomini: India, Canada, Australia, Sidafrica.

 

 

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