Fonte: http://etleboro.blogspot.it/
Rabat – L’Osservatorio Italiano giunge nel Maghreb, mettendo la sua struttura di Intelligence Economica al servizio delle piccole e medie imprese italiane che intendono espandere le proprie attività nel Mediterraneo. Attraverso il suo comparto logistico, l’Osservatorio Italiano fornirà loro gli strumenti per comprendere questi mercati così complessi economie straniere e difendersi dagli attacchi non convenzionali di lobbies e concorrenti, spesso troppo forti. Queste le parole di Michele Altamura, fondatore della Etleboro ONG, nell’intervista rilasciata per Le Soir-Echos, media francofono del Marocco, che fa da apripista all’imminente apertura della sezione dell’Osservatorio Italiano dedicata alla regione del MENA, nonché ad Egitto e Libano.
“L’Osservatorio Italiano sostiene le società in difficoltà, in primo luogo con una coesa rete di professionisti ed esperti, che forniscono un supporto continuo. E in secondo luogo, con un sistema informatico e un modello di intelligence economica tutto italiano. Ed è per questo che il nostro progetto è ormai una realtà che si sta diffondendo sempre di più – afferma Altamura, continuando -. La nostra organizzazione non ha mai ricevuto finanziamenti pubblici, donazioni da fondazioni bancarie ed istituzioni europee. Sono le imprese che sostengono il nostro lavoro, a fronte di servizi per il monitoraggio e la tutela degli investimenti effettuati”.
Per l’Osservatorio Italiano il Mediterraneo è la nuova frontiera da infrangere, per affiancare così le imprese italiane in una regione a cui appartengono storicamente. La cooperazione sulla base di un concetto di sviluppo sostenibile, resta lo strumento per avvicinare le imprese al tessuto locale, mentre il contrasto alla disinformazione è un’arma di difesa delle eccellenze e del patrimonio italiano. Il nostro vuole essere quello di avvicinare i popoli arabi all’Italia, intesa non come Paese di rifugio, ma come “sentimento di affetto nei confronti di un patrimonio culturale condiviso”. I nostri collaboratori saranno appunto gli italofili, che nutrono un profondo legame con la civiltà italiana e che intendono mettere al servizio degli interessi comuni la propria conoscenza, per elevare il benessere della propria nazione. “Una giusta informazione è l’elemento essenziale per colmare le lacune e rafforzare le collaborazioni tra i paesi arabi e l’Italia”, conclude Altamura.